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Pochi ricordano
perchè rifiorì quel litorale, grazie alla discarica Come è nata la
spiaggia di Bergeggi Una soluzione
per la frana di Capo Noli
Nella “baia
nolese” bisogna copiare soltanto il “sistema francese”
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Guido Luccini |
Savona – I lettori di Trucioli Savonesi avranno notato che tutto ciò di cui parlo e scrivo si basa su precise esperienze da me vissute, a differenza delle ipotesi in cui si cullano molti, troppi italiani che dai loro posti di potere, molto spesso lasciano il tempo che trovano. I soliti inconcludenti, alimentando la sfiducia dei cittadini, il loro crescente disinteresse alla politica. |
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Costruendo io, in prossimità dell'Aurelia a mare, ero
chiaramente interessato allo sviluppo del litorale, per cui dovendo l'ENEL
e la FIAT smaltire milioni di metri cubi di materiale,
previsti dallo spianamento dei terreni necessari ai loro insediamenti in
Vado
Ligure,
giudicai importantissimo far convocare gli abitanti di
Bergeggi dal
loro Sindaco (mio caro amico sig. Stacchini)
e presso il loro Comune, onde proporre il ripascimento
delle scogliere di
Bergeggi con quel
magnifico materiale.
Conoscendo
il valore, la specializzazione e l'esperienza dell'
ing. Giorgio
Berriolo per tali operazioni, mi avvalsi della
Sua presenza per convincere i politici ed i cittadini
più ostici all'accettazione
dell'intervento, e, potete immaginare quanto sia
stata dura la battaglia di allora solo pensando al fatto che da quei giorni ai
nostri, un ripascimento “TURISTICO”
di tale importanza
non
si è più mai più ripetuto
nella nostra
Liguria.
Potete renderVi conto ancora e nella foto che segue, come una discarica di ottimo materiale eseguita nel 1964 può trasformarsi nel magnifico arenile che tutti noi conosciamo!
E' nata così la spiaggia di
BERGEGGI, una delle spiagge Liguri più ambite ed apprezzate !
E posso garantirVi che lo
stesso procedimento è stato eseguito, anche sulla
base delle esperienze Olandesi, in Spagna in Portogallo
in Francia ed in Brasile (che sappia io per averne seguito personalmente gli
sviluppi).
L'Autostrada dei Fiori:
Pochi sanno dove sono stati
smaltiti i materiali di scavo di quest'opera.
Unici al mondo (come spesso accade a
noi) siamo stati costretti a spingere i nostri bilici carichi di terra e
materiale roccioso sino alle coste
Francesi !
Ed i Francesi che molto
gentilmente accettarono tutto questo materiale proveniente dai movimenti
di terra della nostra “Autostrada dei Fiori “ “sghignazzano ancora oggi”
Eh... si ! Non meravigliatevi!.....
pare che in Italia, dalle attente analisi chimiche eseguite, nessun
materiale di scavo può convivere con l'ambiente marino!
Si possono fare eccezioni quando si
tratti di eseguire aeroporti, impianti siderurgici o stoccaggi portuali
finalizzati a produzioni distanti anni luce da
Palme,
Parcheggi, Passeggiate, Divertimenti, o Turismo in generale;
ed in queste eccezzioni particolari si può
tranquillamente distruggere ambiente , poseidonia,
ecosistema, e quant'altro,
scaricando a mare qualsiasi materiale che viene (e solo allora)
bonariamente accettato da chimici, Italia - nostrani e
politici.
Come sia possibile perseverare
con tali sistemi è mortificante , inaccettabile e per quanto mi riguarda anche
stupido!
NOLI !
......
abbiamo “retinato” diligentemente Capo Noli dopo la
frana.
Nell'impossibilità però, di redigere
tcnicamente e per iscritto una qualsiasi
garanzia o “conformità” del lavoro eseguito,
è stato sistemato un semaforo che in caso di
“frana in atto” blocca la circolazione
automobilistica !
(CHE VIENE DOPO)
Quello che a me preoccupa
personalmente però, sono i cittadini che si prendono sulla testa la “frana in
atto”!
La soluzione “Francese “ sarebbe
la seguente :
Apertura di una discarica invernale
a Capo Noli,
di materiale roccioso in modo che rivestendo tutta l'area a mare
sita al di sotto dello stesso Capo Noli,
prenda forma una nuova, definitiva, sicura, strada che le nuove tecnologie
consigliano e permettono.
Il livello del fondale marino,
abbastanza pianeggiante, varia dai meno 10 ai meno 20 metri e
consente quindi un'ottima tenuta del materiale riportato che, protetto da una
scogliera prefabbricata situata alla base dell'intervento e con uno
scoscendimento di almeno 45°, frangerebbe decisamente le alte onde
che si abbattono da sempre sullo stesso “Capo
Noli” ammorbidendone l'odierno impatto.
La laboriosa, unica, e certa
soluzione all' Italiana :
Richiesta da parte del Sindaco di
Noli a : Regione, Provincia, Demanio,
Capitaneria, Beni Ambientali,
Forestale, Anas, Asl e quant'altro, per
l'ottenimento della discarica invernale del tipo “soluzione Francese”, in
previsione dello stoccaggio di una corolla di
“container” atti a ravvivare e uniformare
l'ambiente Ligure come già è avvenuto a
Bergeggi.
Ottenuti così , “immediatamente” i
permessi e tagliato il nastro inaugurale, si potrà, “procedendo
all'Italiana”, richiedere un cambio di
destinazione del “sedime containerizzato”,
a...... “strada consortile”......, come normalmente si fà quotidianamente per le
nostre strutture Alberghiere, e il gioco è fatto !
Ed i nostri figli in questo modo,
non prenderanno più in testa la “FRANA IN ATTO”.
Vi sono piaciuto? Siete d’accordo? Un
caro saluto,.... (tipo monito)....
a Voi ed a tutti gli automobilisti in transito sull'Aurelia
Guido Luccini
e.mail
lucciniguido@libero.it