TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
Pochi ricordano
perchè rifiorì quel litorale, grazie alla discarica
Come è nata la
spiaggia di Bergeggi
Una soluzione per
la frana di Capo Noli
Nella “baia nolese”
bisogna copiare soltanto il “sistema francese”
Savona – I lettori di Trucioli Savonesi avranno notato che tutto ciò di cui parlo e scrivo si basa su precise esperienze da me vissute, a differenza delle ipotesi in cui si cullano molti, troppi italiani che dai loro posti di potere, molto spesso lasciano il tempo che trovano. I soliti inconcludenti, alimentando la sfiducia dei cittadini, il loro crescente disinteresse alla politica.
Negli anni '60 la “spiaggia di
Bergeggi” consisteva nel minuscolo tratto che, dall'”ANGHELITO” di quegli
anni , ieri dal “FARO”, ed oggi da un cumulo di macerie, si snodava quasi
sino alla punta detta dell'Asino; il resto (della scogliera) lo potete
ammirare nella foto seguente
che risale al 1963:
Costruendo io, in prossimità
dell'Aurelia a mare, ero chiaramente interessato allo sviluppo del litorale,
per cui dovendo l'ENEL e la FIAT
smaltire milioni di metri cubi di materiale, previsti dallo spianamento
dei terreni necessari ai loro insediamenti in
Vado
Ligure, giudicai importantissimo
far convocare gli abitanti di
Bergeggi dal loro Sindaco ( mio caro amico
sig. Stacchini) e
presso il loro Comune, onde proporre il ripascimento delle scogliere
di Bergeggi con quel magnifico
materiale.
Conoscendo il valore, la
specializzazione e l'esperienza dell'
ing. Giorgio Berriolo per tali
operazioni, mi avvalsi della Sua presenza per convincere i politici ed i
cittadini più ostici
all'accettazione
dell'intervento, e, potete immaginare quanto sia stata dura la battaglia di
allora solo pensando al fatto che da quei giorni ai nostri, un ripascimento
“TURISTICO”
di tale importanza non si
è più mai più ripetuto nella
nostra Liguria. Potete renderVi conto ancora e nella foto che segue, come una discarica di ottimo materiale eseguita nel 1964 può trasformarsi nel magnifico arenile che tutti noi conosciamo!
E' nata così la spiaggia di
BERGEGGI, una delle spiagge Liguri più ambite ed apprezzate ! E posso
garantirVi che lo stesso
procedimento è stato eseguito, anche sulla
base delle esperienze Olandesi, in
Spagna in Portogallo in Francia
ed in Brasile ( che sappia io per averne seguito personalmente gli sviluppi
).
L'Autostrada dei Fiori :
Pochi sanno dove sono stati
smaltiti i materiali di scavo di quest'opera. Unici al mondo
(come spesso accade a noi) siamo stati costretti a spingere i nostri bilici
carichi di terra e materiale roccioso
sino alle coste
Francesi !
Ed i Francesi che molto
gentilmente accettarono tutto
questo materiale proveniente dai movimenti di terra
della nostra “Autostrada dei Fiori “ “sghignazzano ancora oggi” Eh... si ! Non
meravigliatevi!..... pare che in Italia,
dalle attente analisi chimiche eseguite, nessun materiale di scavo
può convivere con l'ambiente marino!
Si possono fare eccezioni quando si
tratti di eseguire aeroporti, impianti siderurgici o stoccaggi portuali
finalizzati a produzioni distanti anni luce da
Palme,
Parcheggi, Passeggiate,
Divertimenti, o Turismo in generale; ed in queste eccezzioni particolari
si può tranquillamente distruggere
ambiente , poseidonia,
ecosistema, e quant'altro, scaricando a mare qualsiasi materiale che
viene (e solo allora) bonariamente
accettato da chimici , Italia - nostrani e politici.
Come sia possibile perseverare
con tali sistemi è mortificante , inaccettabile e per quanto mi riguarda
anche stupido!
NOLI !
...... abbiamo “retinato”
diligentemente Capo Noli dopo la frana.
Nell'impossibilità però, di redigere tcnicamente e per iscritto una
qualsiasi garanzia o
“conformità” del lavoro eseguito,
è stato sistemato un semaforo che in caso di
“frana in atto” blocca la
circolazione automobilistica !
(CHE VIENE DOPO)
La soluzione “Francese “ sarebbe la seguente : Apertura di una
discarica invernale a Capo Noli,
di materiale roccioso in modo che
rivestendo tutta l'area
a mare sita al di sotto dello stesso
Capo Noli, prenda forma una nuova, definitiva, sicura, strada che le
nuove tecnologie consigliano e permettono. Il livello del
fondale marino, abbastanza
pianeggiante, varia dai meno 10 ai meno 20 metri
e consente quindi un'ottima tenuta del materiale riportato che,
protetto da una scogliera prefabbricata situata alla base dell'intervento e
con uno scoscendimento di
almeno 45°, frangerebbe decisamente
le alte onde che si abbattono da sempre
sullo stesso “Capo Noli”
ammorbidendone l'odierno
impatto.
La laboriosa, unica, e certa soluzione all' Italiana : Richiesta da
parte del Sindaco di Noli a :
Regione, Provincia, Demanio,
Capitaneria, Beni Ambientali,
Forestale, Anas, Asl e quant'altro, per l'ottenimento della discarica
invernale del tipo “soluzione Francese”, in previsione dello
stoccaggio di una corolla di
“container” atti a ravvivare e uniformare l'ambiente Ligure come già è
avvenuto a Bergeggi.
Ed i nostri figli
in questo modo, non prenderanno più in testa la “FRANA IN ATTO”. Guido Luccini
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