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Da anni ascoltiamo gli stessi discorsi, dalle stesse persone che hanno
fallito
I soldi veri con un turismo decente
L’Andalusia ci fa scuola
Le proposte sono precise,
ma chi parla con cognizione di causa viene ignorato |
Guido Luccini |
Portogallo - Lisbona 1973 A pranzo con il prof. Loris Corbi presidente della Condotte Espanola S.A., esaminando il progetto del nuovo porto di Lisbona che le Condotte Italiane avevano elaborato e sarebbe andato in appalto. Davanti a una bottiglia di “Tio Pepe”, Suo digestivo preferito, mi permisi far notare al professore che, secondo me, la nostra offerta d'asta non consentiva alcun guadagno, anzi, dall'attento esame dei prezzi Spagnoli, nostra base di partenza per certe acquisizioni, ero arrivato alla conclusione che sarebbe stato molto meglio...... lasciare ! |
E, con un simpatico sorriso mi sussurrò
“ Luccini è una questine di immagine ”, e chiuse il discorso !
Negli anni che seguirono
tutti noi siamo a conoscenza di quello che accadde a Bandarabas ove le
CONDOTTE costruirono un altro porto.......con un altro tracollo !.......
Anche lì era una questione di immagine?
Grande conoscitore della Spagna in quanto
Presidente di 17 Società Spagnole, il prof.
Corbi mi parlò
allora di quanto aveva proposto recentemente agli altri “big”
Italiani della finanza internazionale
“ Cefis e Sindona” ,
dopo una Sua attenta analisi del
Turismo Spagnolo.
.......Negli
anni 60 l' economia
Andalusa era in ginocchio, il sogno dei disoccupati Spagnoli
era quello di poter andare a
lavorare nelle miniere delle Asturie.
Questo disse a Cefis e Sindona, sostenendo che era questo, quello che si
doveva fare nel nostro meridione Italiano, molto più dotato della Spagna,
colmo di ricchezze culturali, di servizi disponibili, e con un mare
che turisticamente non aveva paragoni al Mondo !
E, quel simpaticone di “Zapatero” 35 anni dopo
oltre ad aver chiuso con
gli americani, ha lasciato riempire di seconde case le zone a mare Spagnole,
ricreando come in Italia lo scempio che ben conosciamo e che ci affligge..
Indubbiamente gli Spagnoli
stanno pagando e pagheranno salato per
questi errori!
Cambiammo ancora
argomento e parlammo quindi della situazione economica Italiana.
Non c'era già
allora da stare allegri, e, secondo il prof. Loris Corbi :
una Nazione che si rispetti deve stampare ogni anno la carta moneta
corrispondente a : |
1) ciò che proviene annualmente dal sotto-suolo, 2) ciò che proviene annualmente dal sopra-suolo (coltivazioni in genere), 3) alla somma delle braccia produttive annuali ( lavoratori con bilancio in attivo), 4) alle rimesse annuali degli emigranti Italiani, 5) all'ingresso dei capitali annuali provenienti dal Turismo, 6) agli investimenti annuali provenienti da capitali esteri finalizzati al Turismo. |
Chi
ne stampa di più si carica di debiti !
Eravamo nel 1973 e tutti noi
possiamo dedurre
facilmente dai bilanci complessivi o
annuali del Paese,
quale sia la nostra odierna situazione
debitoria.
Sono trascorsi quasi quarant'anni, il prof.
Corbi è mancato, la
Sua analisi di allora è quanto mai ancora valida tutt'oggi, ma il
panorama che si presenta, a
causa del congelamento di
qualsiasi decente programmazione turistica, rimane sempre, assolutamente
per nulla confortante.
1) dal sottosuolo continuiamo a
cavare ben poco,
2) dal sopra-suolo con le nostre
brave campagne d'inquinamento non destiamo invidia,
3) molte delle braccia produttive
annuali (1200 € al mese) vengono licenziate e accasate per produrre all'estero
al costo di 400 € al mese (1/3 esentasse !),
4) le rimesse dei nostri emigranti
si sono molto assottigliate mentre
sono aumentate le
rimesse che i nostri extracomunitari inviano ai loro Paesi d'origine,
5) l'ingresso dei capitali turistici
sta rivelando tutta la sua inconsistenza diminuendo proporzionalmente
agli errori che continuiamo a commettere,
6) gli investimenti esteri nel
nostro Paese diminuiscono in proporzione ai costi che la globalizzazione di cui
al punto 3) impone al mercato. P.S. In risposta a quelle persone che mi hanno mosso appunti nel merito delle discariche a mare del n°193 del 22/03/09 di truciolisavonesi, ribadisco che per decenni abbiamo usato i fiumi e i mari quale nostra privata ed unica pattumiera. Oggi con le moderne conoscenze tecniche dovremmo privilegiare nella qualità, i disastri “conosciuti” che ancora incombono sui nostri mari, che si identificano per quanto mi sovvenga ed in risposta agli appunti :... “nei liquami dei nostri depuratori” vedi n°180 del 14/12/08 di truciolisavonesi e nella pesca a strascico. Questi sono gli immediati, gravi, ed irrisolti problemi che un ecologista marino dovrebbe far presente, affrontare, descrivere, e magari “suggerire soluzioni”. E, se posso, prego notare che, sempre, nelle mie esposizioni dei problemi io suggerisco la soluzione! Sarei molto grato se a seguito delle normali critiche si suggerisse un'alternativa, anche qualunque, ma coraggiosa e firmata ! |
Guido Luccini e.mail lucciniguido@libero.it