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mail della settimana/ Una nota congiunta di due sindaci smentisce La Stampa

Sul porto di Spotorno-Noli

“pascolano” le bufale

Intanto spunta il clamoroso parere tecnico dell’ingegner Giorgio Sirito che ha scritto una lettera a  Marengo e Repetto. Ha rinunciato e suggerisce di…

 

 

Spett.le Redazione

"Trucioli Savonesi"

 In riferimento all'articolo apparso su "TrucioliSavonesi.it (vedi…),

si trasmette in allegato la nota congiunta dei Sindaci di Spotorno e Noli del 27.02.2009 inviata a "La Stampa" (vedi…), come precisazione dell'articolo apparso sulla stessa in data 26.02.2009 e ripreso su "Trucioli Savonesi" (Progetti presentati Porticciolo Turistico, procedura nel rispetto della normativa vigente).

Saluti cordiali

 Bruno Marengo Sindaco di Spotorno


Bruno Marengo
Spotorno- Ci scusiamo con i sindaci Marengo e Repetto, con i lettori. Ci siamo fidati di una notizia, a tutta pagina, pubblicata dall’edizione locale de La Stampa, del 26 febbraio scorso, a firma di Marina Beltrame. Non potevamo immaginare che si potesse usare addirittura le virgolette, attribuendo dunque piena ufficialità alla notizia stessa. Ovvero che le due Amministrazioni comunali avessero diffuso (poi si rivelerà una balla) una nota congiunta per ufficializzare che, era scritto dal giornale <Il procedimento del nuovo porto è stato avviato con la presentazione a ottobre 2008 del progetto proposto dalla Fincosit Spa. Nei successivi 90 giorni di pubblicazione è stato presentato un nuovo progetto da parte della Marina Srl. L’iter di pubblicazione si concluderà a fine marzo 2009>.

La Stampa rimarcava che lo sbocco dell’iter sarà <l’approvazione definitiva>. Di conseguenza tutto già scontato per il “sì”.

Sorpresa! I due sindaci, per evitare equivoci spiacevoli, hanno ritenuto di smentire e chiarire, questa volta ufficialmente, che <le due amministrazioni comunali non si sono espresse ufficialmente sui due progetti presentati, non essendo questo previsto dall’iter procedurale in questa fase…>.

Chi ha seguito, nel corso degli anni, la storia del porticciolo di Spotorno-Noli, si è fatto un’idea abbastanza chiara. Gli articoli a favore della struttura (inizialmente prevedeva una massiccia iniezione di edilizia residenziale, seconde case sul mare) sono parecchie decine. Sul Secolo XIX e su La Stampa.  Favorevoli prima alla cementificazione dell’area; favorevoli ad un progetto, a prescindere da…Questa è storia documentata. Una chiara scelta di campo.

Piccola e insignificante presenza e spazio, invece, alle contestazioni, ai dubbi, agli oppositori. Dapprima sui metri cubi di cemento previsti ed in un secondo tempo su una questione abbastanza concreta, attuale. La Regione Liguria ha recepito le direttive della Comunità Europea, sulla tutela dei Sic (siti di interesse comunicatario) e della prateria di posidonia (alimento base per la flora e la fauna marina, ma anche per la dinamica naturale delle correnti, con la salvaguardia degli arenili), occorre valutare in via prioritaria la compatibilità dei nuovi progetti presentati, depurati finalmente dal cemento abitativo. Ora abolito. Meglio tardi che mai!

E’ quanto Trucioli Savonesi (ma in passato non erano mancate le prese di posizione, a convegni, con pubblicazioni molto documentate) ha cercato di porre, con insistenza, come tema di confronto, senza fughe in avanti o indietro. A che serve far finta di niente? E’ prima di tutto autolesionismo, poi un omaggio alla propaganda degli immancabili illusionisti, maestri di “annunci” e demagogia a scopo elettorale, sfruttando il generale stato di crisi in cui versa da anni il turismo, condannato prima di tutto dalla distruzione del territorio, dalla mostruosa carenza di infrastrutture.

A questi interrogativi, aggiungiamo, oggi, una notizia inedita e che dovrebbe contribuire a fare ulteriore chiarezza. 


Ambrogio Repetto

Non è un intervento basato su scelte politiche che spettano alla politica, ai suoi rappresentanti. E’ la presa di posizione, diciamo ufficiale, di un esperto di queste specifiche tematiche, del nostro mare, della nostra costa, l’ingegner Giorgio Sirito di Savona.

Ha scritto (vedi…) una lettera ai sindaci di Noli e Spotorno, per conoscenza all’ex sindaco Carlo Gambetta che in tutti questi anni è stato protagonista prima, testimone poi delle vicende legate al porto. Gambetta, ex democristiano di ferro, poi della Margherita e dell’Ulivo, ha sostenuto l’elezione del sindaco Repetto a Noli e di Marengo a Spotorno.

Difficile iscriverlo tra i “talebani” ambientalisti. Ha avversato non da oggi la cementizzazione come modello di sviluppo da tramandare alle future generazioni. Si batte, da anni, perché nell’impossibilità tecnica e legale (posidonia) di costruire un porticciolo, si ripieghi per un approdo meno invasivo. Non si perda altro tempo. Si valorizzi senza indugi la pesca e le risorse che il mare offre tra gli appassionati di attività sportive, ricreative.

Fosse dipeso da altri, oggi probabilmente ci sarebbe già il porticciolo e l’immancabile paesaggio di “seconde case” in riva al mare, a corredo del porto, il cui fine è quello di compensare le spese di costruzione dei porti stessi.

Al di là dell’utilità e del contesto della cementizzazione  che non ha arricchito il turismo alberghiero, non ha promosso turismo di qualità, nè valore aggiunto reale: dai posti di lavoro, alla valorizzazione delle attività commerciali, degli esercizi pubblici.

Negli ultimi suoi interventi, Gambetta ha scritto su Trucioli che se si vuole procedere alla costruzione del porto, sulla base dei progetti presentati fino ad oggi, occorre modificare la legge e far “sparire” la norma di salvaguardia delle praterie di posidonia. Qualora la Regione ritenga di poter “baipassare” le disposizione di legge. Resta difficile far passare il concetto che la prateria in mare si debba tutelare o meno, a secondo delle convenienze, delle scelte locali e non sia invece un “bene” superiore di tutta la comunità europea.

Cosa documenta nella lettera l’ingegner “veterano” Giorgio Sirito? In sintesi dice di non essere in grado di trovare soluzioni idonee al porto turistico, inteso come tale.

Scrive Sirito: <…tutte le ipotesi progettuali esaminate risulterebbero troppo aggettanti verso il largo ed ho ritenuto che il loro impatto paesaggistico sia incompatibili con le caratteristiche del golfo, per cui ho abbandonato. D’altra parte non ho potuto – aggiunge Sirito – prendere neppure in considerazione soluzioni meno aggettanti, ma protese in mare verso Spotorno per l’interferenza della rotta nautica di entrata con gli specchi acquei balneari….preciso che gli studi di alternative sono stati approfonditi, in due riprese e mi hanno convinto che sia più auspicabile puntare ad un risanamento ambientale che miri a sostituire le discariche con spiaggia ed attrezzature nautiche sistemate a terra>.

Nell’ultimo numero di Trucioli era stato fatto un cenno e posto interrogativi sulla possibile presenza nella discarica Serra di Spotorno (utilizzata in passato per scaricare materiale di fabbriche dismesse della Valle di Vado) di rifiuti tossici. Da qui l’utilità di carotaggi e comunque di indispensabili precauzioni per non rivedere “film” già visti e vissuti in altre zone della Riviera savonese, con ingenti danni, spese, cause, processi, paralisi nei lavori. Una prudenza dettata dal buon senso e della oculata amministrazione della cosa pubblica.

L.C.

Lo specchio della "verità"?

I due giornalini comunali

 

A completezza dell'informazione, riproduciamo le prime pagine dei due giornali comunali (pagati cioè dai contribuenti) di Noli e Spotorno del mese di dicembre 2008.  Il primo annuncia che il <porto turistico incrementerà il turismo>. Con una lunga intervista al sindaco Repetto. Il secondo, a firma dell'assessore all'urbanistica di Spotorno, Franco Riccobene, contiene nel sommario la frase ora contestata e che La Stampa non ha citato neppure nella smentita del 3 marzo, con una breve di tre righe. Nel richiamo dell'articolo di Riccobene si legge, tra l'altro, la frase: <...Successivamente la Conferenza dei Servizi avvierà l'iter di approvazione del porto>.  

E' quanto impone il dovere del giornalista di informare correttamente ed onestamente i lettori che potranno giudicare.