versione stampabile

Dietro le quinte della serata benefica a Loano. Cosa è stato nascosto ai cittadini

<La barzelletta è mia

gli evasori sono tuoi>

L’assessore che denuncia alla Finanza affitti in nero. I sindaci che annunciano, nel silenzio dei media, riduzione di stipendi?  Cronaca da Divina Provvidenza

       di Luciano Corrado


In tempi di difficoltà per tante famiglie, come non si stanca di ricordare lo stesso Papa, la Divina Provvidenza ci omaggia di sindaci savonesi che, dalla tribuna di un cinema-teatro, inventano barzellette per rendere più felici, meno ansiosi e meno preoccupati i concittadini. E la libera stampa (più precisamente La Stampa di Torino-edizione Ligure) testimonia l’evento dell’anno, della serata (vedi…). Tutti volti sorridenti, soddisfatti e beati, in qualche caso caricaturali. L’immancabile foto di gruppo.

 Sindaci con storie diverse alle spalle, da monarchici a missini, a democristiani, a catto-comunisti. Uniti nel “far ridere”. E’ vero che, stando all’elenco della vigilia, le adesioni diffuse dal quotidiano on line Ivg dovevano essere molte di più tra i 69 comuni della Provincia. Persino il mini Massimino. E Savona capoluogo?

Ma sul palco, si è lasciato sfuggire un Angelo Vaccarezza raggiante e padrone di casa, <ci sono i migliori>. Da non confondere  con “Il Migliore”, di storica memoria.

Si dirà: era una serata a scopo benefico. Ha fruttato l’”astronomica” o sbalorditiva somma, a secondo del metro di misura, di 1800 euro. Cento euro a comparsa, a barzelletta. Denaro contanti, ricorda Marina Beltrame che si è avvalsa di un ottimo servizio fotografico di  Tommy Marinelli (bravo nell’evitare persino le smorfie), destinato <interamente all’Unità Spinale del Santa Corona di Pietra Ligure, tanto da essere annunciata al Maurizio Costanzo Show, col patrocinio della Provincia di Savona >, quando era ancora presidente Marco Bertolotto primario e dirigente dello stesso ospedale e, pare ovvio, dal Comune di Loano.

Non è stato reso noto il costo (gratuito?) della sala, il cui titolare, nella centralissima piazza Valerga, ha in corso una legittima ristrutturazione (ex vecchia bocciofila e casa unifamiliare) con una “chiocciola” che farà nascere almeno una quindicina di monolocali e bilocali. I lavori sono fermi da alcuni mesi. Perché?

Marina Beltrame che col marito Augusto Rembado  (storico corrispondente ex Secolo XIX, ora Stampa)  ci raccontano ogni giorno cosa succede tra Borghetto e Spotorno,  descrive con queste parole la cronaca della memorabile serata: <Disinvolti e per nulla a disagio di fronte al pubblico e alle telecamere. Cosi si sono presentati sul palco i sindaci della Provincia…>. Be! Non sapevamo che ci fossero sindaci <non disinvolti, nè a disagio di fronte al pubblico…>.

Tempi di magra, di sacrifici, perdita di posti di lavoro, ansie e preoccupazioni. Chi ha investito in strumenti finanziari (borsa soprattutto) sta perdendo il 50-70 per cento; il mercato immobiliare si è fermato ed è prossimo al crollo, sostengono alcuni analisti. Chi è proprietario di immobili (attività commerciali) o alloggi dati in affitto si sente ripetere dall’inquilino <il timore di non riuscire più a pagare per intero il canone, per bene che vada>. Gli alberghi, i pochi rimasti, denunciano cali di prenotazioni allarmanti. Come ristoranti e pizzerie, negozi. Quasi una catena di Sant’Antonio che non si ricorda dal dopoguerra.


Fulvio Briano sindaco di Cairo

Che c’è di meglio di un gruppo di sindaci (anche se una minoranza) che ci fa “morire dal ridere” e di buon umore. La risata, assicura Marco Bertolotto, fa bene alla salute.

Solo l’estro senza pari di un “super Vaccarezza” potrebbe far dimenticare quanto ha scritto Sergio Del Santo (doppio stipendio, da pensionato giornalista del Secolo XIX e da direttore di Primo Canale, redazione di Savona) sul Decimonono il non lontano 12 novembre 2008:

<All’assemblea degli industriali savonesi la crisi spaventa le imprese. Il presidente degli industriali, Marco Macciò, ha elencato una serie di dati: il 50 per cento delle persone se la cava  risparmiando qualcosa, il 27 per cento spende tutto, il 23 per cento è in difficoltà.  Il 66 per cento pensa che il miglior modo per far soldi sia il turismo, il 52 per cento con l’edilizia, il 41 % col commercio, i servizi alla persona il 40%, la ricerca il 37%, il porto il 36%. E ancora, il 70 per cento dei giovani costretti a trovare lavoro fuori provincia…>. E’ addirittura in picchiata il consumo di energia elettrica delle famiglie liguri (fonte Enel centrale di Vado).

Un piccolo intermezzo. Bisogna dare atto che i nostri teatranti-barzellettieri-satirici, per una sera, non hanno utilizzato il palco per dire cattiverie e malignità. Hanno rispettato il ruolo con una perfetta diligenza non frequente nel loro operato di “primi cittadini” che sanno preoccuparsi del bene pubblico, iniziando dalle piccole cose.

Il loro <sorriso fuori dal Comune>, la gara, ci ha ricordato Marina Beltrame, <era organizzata da Eccoci Eventi di Albenga>, società che organizza importanti manifestazioni anche per i comuni savonesi. I sindaci-spettacolo non lo dimentichino quando devono scegliere tra i concorrenti e le proposte di manifestazioni.

Ma se La Stampa ha fatto bene a dedicare un’intera pagina all’evento (non seguita dal Secolo XIX), ricordandoci persino che <solo una barzelletta era riservata a Berlusconi> (come si poteva fare un torto al padrone di casa che presto diventerà il Primo cittadino della Provincia di Savona, con un  annunciato consenso plebiscitario), lo stesso giorno, Il Secolo XIX, a firma di Silvia Andreetto, ha pubblicato un servizio da giornalismo d’inchiesta, da viaggio nel mondo della sofferenza, dell’ingiustizia, delle privazioni, dell’illegalità.

Ci ha raccontato, ciò che in molti sanno e molti vivono sulla propria pelle. Il fenomeno dei canoni in nero e la necessità che la Guardia di Finanza non intervenga solo se “chiamata”.

Luca Lettieri, assessore ai servizi sociali del Comune di Loano, ha fatto sapere: <Bisognerebbe che la Guardia di Finanza, al di là di effettuare giusti controlli per combattere l’evasione fiscale, programmasse severe verifiche sui contratti d’affitto per combattere davvero il fenomeno dei canoni in nero…alla luce di numerosi casi di famiglie e anziani che si vedono negare il contributo regionale a sostegno del canone d’affitto e tanto meno il rimborso dei buoni mensa per i figli. La motivazione è semplice: capita sempre più spesso che un inquilino paghi di affitto una cifra reale di 500 euro, a fronte delle cento ufficiali risultanti dal contratto redatto dal proprietario dell’immobile per godere di riduzioni fiscali….quanto accade è letteralmente scandaloso, l’ultimo caso mi è capitato con una signora di 73 anni alla quale non ho potuto riconoscere il contributo di canone d’affitto. Pagando 400 euro al mese, il contratto registrato era solo di 180…>.


L'assessore Luca Lettieri tra due anziani che festeggiano  i   loro 65 anni di matrimonio

L’assessore Luca Lettieri, forse non è informato, ma se fa svolgere un controllo dai vigili urbani sulle dimore degli extracomunitari, a Loano, troverà sgradite sorprese. Famiglie di 6-8 persone, con bimbi, che vivono in bilocali, o addirittura monolocali. Residence che ospitano da anni prostitute e viados che pagano 1000-1500 euro al mese, e ricevono ricevuta per 300-400, evitando in tal modo la normativa che impone alle seconde case i 30 giorni, dopo di che scatta l’obbligo di denuncia alla questura.

Un commercio allegro che va avanti da anni, persino in ex ville sull’Aurelia, di proprietà di condannati (e assolti) per stampo mafioso. Con personale extracomunitario impiegato che è fonte di guadagni illeciti, per non dire criminosi.

Ovviamente tutti aspetti che il vice presidente nazionale di Assoutenti, Gianluigi Toboga,  fortunato cittadino benestante, non conosce perché nessuno l’ha  informato, e che se lo sapesse correrebbe dal magistrato.

Serata delle barzellette, con un assente di troppo. Il sindaco Vaccarezza ha dimenticato di invitare, come ospite d’onore, il presidente borghettino della Camera di Commercio, suo ex compagno di partito democristiano, Giancarlo Grasso, tra i massimi esperti di navigazione in burrasca (leggere i ritagli di giornale dell’ultimo anno, a proposito di cosa è successo tra quelle mura del palazzo) che finalmente ha una ricetta per “malati incurabili”. Scritta, ancora una volta, da Sergio Del Santo: <Contro la crisi è l’ora dei fatti>. Sbalorditivo, questa sì che è una novità da terzo millennio.

Già, l’artigiano del mobile di Borghetto è appena arrivato ieri, o ieri l’altro alla Camera di Commercio.  Non conosceva il predecessore, Andrea De Filippi (vedi altro servizio su questo blog), ha convocato in aiuto il consulente Sergio Ravera.

Il presidente degli Industriali gli fa da spalla e sprona: <Subito il trasferimento della Piaggio a Villanova, subito le iniziative per i porticcioli, dalla Margonara alle aree Rodriguez di Pietra…>. Questi ultimi falliti tre volte, con un esborso dello Stato di 47 miliardi complessivi. Soldi dei contribuenti che pagano le tasse, evasori esclusi. E che i soliti ottimisti, purchè siano gli altri a farlo, ci descrivono come luogo ideale di insediamenti alberghieri a 4 stelle, negozi, attività commerciali ed un piccolo cantiere di rimessaggio, magari per miliardari provenienti da Dubai che sicuramente privilegeranno Pietra e Loano, ma anche Borghetto e forse Ceriale, e poi Albenga, la Margonara, rispetto ai porti della disastrata Costa Azzurra, rimasta molto indietro grazie ai nostri oculati “sindaci and company”.

Della cronaca della serata, in onore dei primi cittadini di razza, è stato taciuto ai lettori de La Stampa un annuncio meraviglioso. Non potevano essere da meno del collega di Millesimo, Mauro Righello (ex impiegato Telecom) che come ci descrive Il Secolo XIX dell’8 giugno 2008  ha deciso di <ridursi  stupendio ed emolumenti, unitamente agli assessori, per destinarli alle famiglie in difficoltà>.

Cosi come documenteremo in un prossimo servizio , pubblicando quanto guadagnavano i “loro signori” nel marzo 2000 (come da scheda del Secolo XIX) e quanto percepiscono ora, con incrementi fino al 370 per cento;  e ancora dal Secolo del 16 dicembre la mappa dei dipendenti comunali e quella di oggi.

La “compagnia della barzelletta” è stata di parola e ha dato il buon esempio tagliando i costi della “casta”, della “politica”? Razionalizzando spese come la raccolta dei rifiuti (sempre più differenziata?). Loano è al ventesimo posto, Alassio al  diciottesimo, Andora al ventunesimo? Oppure con la classifica del “caro Irpef”, addizionale comunale, che vede Loano ed Alassio  in maglia rosa.

Per non parlare, come ha scritto Luca Rebagliati, su Il Secolo XIX del 23 maggio 2008, della <case svendute ad Andora, ma solo per il fisco. Con appartamenti lussuosi e garage a prezzo di ruderi…>. E pensare, come ci ricorda Il Sole –24 Ore (giornale della Confindustria) che un solo Comune italiano ha fatto domanda allo Stato per il contributo alla lotta agli abusi edilizi e demolizioni.

Angelo Vaccarezza, nella sua veste di ex presentatore del piccolo schermo (Teletrill), ex consulente finanziario (al posto degli uffici sul lungomare Roma, è sorto un bar dato in affitto), sempre di successo, ha raccolto attorno a sé il meglio di questa provincia. Sarebbe ingiusto non dargliene atto.

Lo Scajola-ministro sempre attento ai sondaggi locali, ha potuto rivolgere un “bravi, ottimi in barzellette”.  Grazie a voi alle prossime provinciali di giugno, i nostri candidati saranno ricoperti da un mare di voti. Sarà un plebiscito. Questa è la democrazia sana. Quella ammalata apparteneva ai Taviani, ai Pertini, ai Lucifredi, ai Russo, ai Cappa, ai Giulio Cesco Baghino. “Ruderi”, in disuso, d’altri tempi che non avevano il buon gusto delle ville, delle passerelle a teatro, non potevano andare orgogliosi di annoverare tra i fans  <sindaci da barzellette> in un momento tanto drammatico della vita italiana e di milioni di famiglie.

Luciano Corrado