Sindaci con storie diverse alle spalle, da
monarchici a missini, a democristiani, a catto-comunisti. Uniti nel
“far ridere”. E’ vero che, stando all’elenco della vigilia, le
adesioni diffuse dal quotidiano on line Ivg
dovevano essere molte di più tra i 69 comuni della Provincia.
Persino il mini Massimino. E Savona
capoluogo?
Ma sul palco, si è lasciato sfuggire un
Angelo Vaccarezza raggiante e padrone di casa, <ci sono i
migliori>. Da non confondere
con “Il Migliore”, di storica memoria.
Si dirà: era una
serata a scopo benefico. Ha fruttato l’”astronomica” o sbalorditiva
somma, a secondo del metro di misura, di 1800 euro.
Cento euro a comparsa, a barzelletta. Denaro contanti, ricorda
Marina Beltrame che si è avvalsa di un ottimo servizio
fotografico di Tommy
Marinelli (bravo nell’evitare persino le smorfie), destinato
<interamente all’Unità Spinale del Santa Corona di Pietra Ligure,
tanto da essere annunciata al Maurizio Costanzo Show,
col patrocinio della Provincia di Savona >, quando era
ancora presidente Marco Bertolotto primario e dirigente
dello stesso ospedale e, pare ovvio, dal Comune di Loano.
Non è stato reso
noto il costo (gratuito?) della sala, il cui titolare, nella
centralissima piazza Valerga, ha in corso una legittima
ristrutturazione (ex vecchia bocciofila e casa unifamiliare) con una
“chiocciola” che farà nascere almeno una quindicina di monolocali e
bilocali. I lavori sono fermi da alcuni mesi. Perché?
Marina
Beltrame che col marito Augusto Rembado
(storico corrispondente ex Secolo XIX, ora Stampa)
ci raccontano ogni giorno cosa succede tra Borghetto
e Spotorno,
descrive con queste parole la cronaca della memorabile serata:
<Disinvolti e per nulla a disagio di fronte al pubblico e alle
telecamere. Cosi si sono presentati sul palco i sindaci della Provincia…>.
Be! Non sapevamo che ci fossero sindaci <non disinvolti, nè a disagio
di fronte al pubblico…>.
Tempi di magra, di sacrifici, perdita di posti di
lavoro, ansie e preoccupazioni. Chi ha investito in strumenti finanziari
(borsa soprattutto) sta perdendo il 50-70 per cento; il mercato
immobiliare si è fermato ed è prossimo al crollo, sostengono alcuni
analisti. Chi è proprietario di immobili (attività commerciali) o
alloggi dati in affitto si sente ripetere dall’inquilino <il
timore di non riuscire più a pagare per intero il canone, per bene che
vada>. Gli alberghi, i pochi rimasti, denunciano cali di
prenotazioni allarmanti. Come ristoranti e pizzerie, negozi. Quasi una
catena di Sant’Antonio che non si ricorda dal dopoguerra.
Fulvio Briano sindaco di Cairo |
Che c’è di
meglio di un gruppo di sindaci (anche se una minoranza) che ci
fa “morire dal ridere” e di buon umore. La risata,
assicura Marco Bertolotto, fa bene alla salute.
Solo l’estro senza pari di un “super Vaccarezza” potrebbe
far dimenticare quanto ha scritto Sergio Del Santo
(doppio stipendio, da pensionato giornalista del Secolo XIX
e da direttore di Primo Canale, redazione di Savona) sul
Decimonono il non lontano 12 novembre 2008: |
<All’assemblea degli
industriali savonesi la crisi spaventa le imprese. Il presidente
degli industriali, Marco Macciò, ha elencato una serie di
dati: il 50 per cento delle persone se la cava
risparmiando qualcosa, il 27 per cento spende
tutto, il 23 per cento è in difficoltà.
Il 66 per cento pensa che il miglior modo per far
soldi sia il turismo, il 52 per cento con l’edilizia, il
41 % col commercio, i servizi alla persona il 40%,
la ricerca il 37%, il porto il 36%. E ancora, il
70 per cento dei giovani costretti a trovare lavoro fuori
provincia…>.
E’ addirittura in picchiata il consumo di
energia elettrica delle famiglie liguri (fonte Enel
centrale di Vado).
Un piccolo intermezzo. Bisogna dare atto che
i nostri teatranti-barzellettieri-satirici, per una sera, non
hanno utilizzato il palco per dire cattiverie e malignità. Hanno
rispettato il ruolo con una perfetta diligenza non frequente nel
loro operato di “primi cittadini” che sanno preoccuparsi del
bene pubblico, iniziando dalle piccole cose.
Il loro <sorriso fuori dal Comune>, la gara,
ci ha ricordato Marina Beltrame, <era organizzata da
Eccoci Eventi di Albenga>, società che organizza importanti
manifestazioni anche per i comuni savonesi. I sindaci-spettacolo
non lo dimentichino quando devono scegliere tra i concorrenti e
le proposte di manifestazioni.
Ma se
La Stampa ha fatto bene a dedicare un’intera pagina
all’evento (non seguita dal Secolo XIX), ricordandoci
persino che <solo una barzelletta era riservata a
Berlusconi> (come si poteva fare un torto al padrone di
casa che presto diventerà il Primo cittadino della Provincia
di Savona, con un
annunciato consenso plebiscitario), lo stesso giorno,
Il Secolo XIX, a firma di Silvia Andreetto, ha
pubblicato un servizio da giornalismo d’inchiesta, da viaggio
nel mondo della sofferenza, dell’ingiustizia, delle privazioni,
dell’illegalità.
Ci ha
raccontato, ciò che in molti sanno e molti vivono sulla propria
pelle. Il fenomeno dei canoni in nero e la necessità che la
Guardia di Finanza non intervenga solo se “chiamata”.
Luca
Lettieri,
assessore ai servizi sociali del Comune di Loano, ha
fatto sapere: <Bisognerebbe che la Guardia di Finanza,
al di là di effettuare giusti controlli per combattere
l’evasione fiscale, programmasse severe verifiche sui contratti
d’affitto per combattere davvero il fenomeno dei canoni in
nero…alla luce di numerosi casi di famiglie e anziani che si
vedono negare il contributo regionale a sostegno del canone
d’affitto e tanto meno il rimborso dei buoni mensa per i figli.
La motivazione è semplice: capita sempre più spesso che un
inquilino paghi di affitto una cifra reale di 500 euro, a
fronte delle cento ufficiali risultanti dal contratto redatto
dal proprietario dell’immobile per godere di riduzioni
fiscali….quanto accade è letteralmente scandaloso, l’ultimo caso
mi è capitato con una signora di 73 anni alla quale non
ho potuto riconoscere il contributo di canone d’affitto. Pagando
400 euro al mese, il contratto registrato era solo di
180…>.
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L'assessore Luca Lettieri
tra due anziani che festeggiano i loro 65 anni
di matrimonio |
L’assessore Luca Lettieri, forse non è
informato, ma se fa svolgere un controllo dai vigili urbani
sulle dimore degli extracomunitari, a Loano, troverà
sgradite sorprese. Famiglie di 6-8 persone, con bimbi, che
vivono in bilocali, o addirittura monolocali. Residence che
ospitano da anni prostitute e viados che pagano 1000-1500
euro al mese, e ricevono ricevuta per 300-400, evitando
in tal modo la normativa che impone alle seconde case i 30
giorni, dopo di che scatta l’obbligo di denuncia alla questura.
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Un commercio allegro che va avanti da anni,
persino in ex ville sull’Aurelia, di proprietà di
condannati (e assolti) per stampo mafioso. Con personale
extracomunitario impiegato che è fonte di guadagni illeciti, per
non dire criminosi.
Ovviamente tutti aspetti che il vice
presidente nazionale di Assoutenti, Gianluigi Toboga,
fortunato cittadino benestante, non conosce perché
nessuno l’ha
informato, e che se lo sapesse correrebbe dal magistrato.
Serata delle barzellette, con un assente di
troppo. Il sindaco Vaccarezza ha dimenticato di invitare,
come ospite d’onore, il presidente borghettino della Camera di
Commercio, suo ex compagno di partito democristiano,
Giancarlo Grasso, tra i massimi esperti di navigazione in
burrasca (leggere i ritagli di giornale dell’ultimo anno, a
proposito di cosa è successo tra quelle mura del palazzo) che
finalmente ha una ricetta per “malati incurabili”. Scritta,
ancora una volta, da Sergio Del Santo: <Contro la
crisi è l’ora dei fatti>. Sbalorditivo, questa sì che è una
novità da terzo millennio.
Già, l’artigiano del mobile di Borghetto
è appena arrivato ieri, o ieri l’altro alla Camera di
Commercio. Non
conosceva il predecessore, Andrea De Filippi (vedi
altro servizio su questo blog), ha convocato in aiuto
il consulente Sergio Ravera.
Il
presidente degli Industriali gli fa da spalla e sprona: <Subito
il trasferimento della Piaggio a Villanova, subito le iniziative
per i porticcioli, dalla Margonara alle aree Rodriguez di
Pietra…>. Questi ultimi falliti tre volte, con un
esborso dello Stato di 47 miliardi complessivi. Soldi dei
contribuenti che pagano le tasse, evasori esclusi. E che i
soliti ottimisti, purchè siano gli altri a farlo, ci descrivono
come luogo ideale di insediamenti alberghieri a 4 stelle,
negozi, attività commerciali ed un piccolo cantiere di
rimessaggio, magari per miliardari provenienti da Dubai
che sicuramente privilegeranno Pietra e Loano, ma anche
Borghetto e forse Ceriale, e poi Albenga, la
Margonara, rispetto ai porti della disastrata Costa
Azzurra, rimasta molto indietro grazie ai nostri oculati
“sindaci and company”.
Della cronaca della serata, in onore dei
primi cittadini di razza, è stato taciuto ai lettori de La
Stampa un annuncio meraviglioso. Non potevano essere da meno
del collega di Millesimo, Mauro Righello (ex
impiegato Telecom) che come ci descrive Il Secolo XIX
dell’8 giugno 2008
ha deciso di <ridursi
stupendio ed emolumenti, unitamente agli assessori, per
destinarli alle famiglie in difficoltà>.
Cosi come
documenteremo in un prossimo servizio , pubblicando quanto
guadagnavano i “loro signori” nel marzo 2000 (come da
scheda del Secolo XIX) e quanto percepiscono ora, con
incrementi fino al 370 per cento;
e ancora dal Secolo del 16 dicembre la mappa dei
dipendenti comunali e quella di oggi.
La
“compagnia della barzelletta” è stata di parola e ha dato il
buon esempio tagliando i costi della “casta”, della “politica”?
Razionalizzando spese come la raccolta dei rifiuti (sempre più
differenziata?). Loano è al ventesimo posto, Alassio
al diciottesimo,
Andora al ventunesimo? Oppure con la classifica del “caro
Irpef”, addizionale comunale, che vede Loano ed Alassio
in maglia rosa.
Per non
parlare, come ha scritto Luca Rebagliati, su Il Secolo
XIX del 23 maggio 2008, della <case svendute ad Andora,
ma solo per il fisco. Con appartamenti lussuosi e garage a
prezzo di ruderi…>. E pensare, come ci ricorda Il Sole –24
Ore (giornale della Confindustria) che un solo Comune
italiano ha fatto domanda allo Stato per il contributo alla
lotta agli abusi edilizi e demolizioni.
Angelo
Vaccarezza,
nella sua veste di ex presentatore del piccolo schermo (Teletrill),
ex consulente finanziario (al posto degli uffici sul lungomare
Roma, è sorto un bar dato in affitto), sempre di
successo, ha raccolto attorno a sé il meglio di questa
provincia. Sarebbe ingiusto non dargliene atto.
Lo
Scajola-ministro sempre attento ai sondaggi locali, ha
potuto rivolgere un “bravi, ottimi in barzellette”.
Grazie a voi alle prossime provinciali di giugno, i
nostri candidati saranno ricoperti da un mare di voti. Sarà un
plebiscito. Questa è la democrazia sana. Quella ammalata
apparteneva ai Taviani, ai Pertini, ai Lucifredi, ai Russo,
ai Cappa, ai Giulio Cesco Baghino. “Ruderi”, in disuso,
d’altri tempi che non avevano il buon gusto delle ville, delle
passerelle a teatro, non potevano andare orgogliosi di
annoverare tra i fans
<sindaci da barzellette> in un momento tanto drammatico
della vita italiana e di milioni di famiglie.
Luciano Corrado
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