Mi sembra che quasi tutti oramai abbiano un amante speciale di
origine tedesca: ALZHEIMER. Nessuno ricorda, nessuno pensa, nessuno
critica, nessuno riflette, nessuno usa quel buon senso tanto caro ai
nostri padri.
E mi fa proprio venire voglia di raccontare ai lettori un'altra di
dimenticanza! E che dimenticanza!
Il giorno otto ottobre scorso sono andato all'inaugurazione del
Santa Maria di Misericordia!!!in via Martiri della Foce e
non.........come qualcuno aveva osato chiamare questa parte di
Lungocenta!!!!
Felice, finalmente, di assistere all'impegno di
Mauro Zunino, orgoglioso di aver fatto parte della
sua giunta, contento di sentire solo una persona:
Angelo Barbero,
un vero gentiluomo.
A parte il direttore
Flavio Neirotti, che non ho mai conosciuto, ma mi ha
fatto una buona impressione, chi mi ha deluso sono stati gli altri
oratori.
Il sindaco
Antonello Tabbò che ricorda
Angioletto Viveri( e pensare che proprio luil non
voleva l'ospedale lì, ma a Campochiesa, il business è business)
quasi tralascia il predecessore Zunino
e si perde nel vuoto,"volemose bene".
Il presidente della Regione,
Claudio Burlando, passa otto minuti a parlare, di
dieci che ne aveva; a parlare di crostatine e di mangiare, fiero che
l'ospedale abbia le sue cucine e quindi niente trasloco di cibo in
contenitori ("panem et circenses" mi sbotta in un orecchio un mio
amico mentre la stessa cosa stavo per dire a lui!!!). Peccato che lo
smentisca subito dopo
Neirotti precisando che le cucine saranno a Pietra
ligure e quindi saranno cibi trasportati con automezzi ad Albenga.
Poi dopo il bellissimo e commovente intervento di
Angelo Barbero, l'unico che ricorda il passato
glorioso dell'ospedale nato dalla carità cristiana e menziona
due persone che si sono battute per un nuovo ospedale tanti anni fa,
il dottor
Abbo dapprima e
Gabrile Ciarlo, per tutti I VERI ALBENGANESI
"
Gabrì"che tante battaglie fece, amando la sua città,
non solo per l'ospedale, ma anche per l'acqua, per gli arenili, per
la collocazione del porto opposta alla scellerata (il business è
business) idea vadiniana dei viveriani,
E' la volta di
Marco Bertolotto, che si dilunga a parlare del nuovo
polo scolastico che sarà a fianco del nuovo Ospedale, nelle fu
caserme Turinetto. Esprimo a Lui un mio grazie per la sua
irrevocabile decisione e presa di posizione in questa scelta e non
come volevano i viveriani (il business è business) dietro il
Santuario di Pontelungo.
Alla fine arriva il Vescovo e neppure a Lui viene in mente di
ricordare chi ha permesso di costruire il nuovo Ospedale.
I BENEFATTORI CHE NEI SECOLI SCORSI HANNO LASCIATO PER
TESTAMENTO TANTISSIMI BENI, CHE , ALIENATI, ORA SONO SERVITI A
COPRIRE IL PIU' DELLE SPESE DI COSTRUZIONE.
Benefattori, che amavano Albenga; avevano tanto senso civico, quanto
il loro credo religioso, che hanno permesso al nostro nosocomio di
passare indenne in cinquecento e più anni di vita e che sono stati,
ora nel 2000, le colonne portanti, i pilastri materiali della nostra
crescita. Ed oggi sono a malapena ricordati intitolando loro alcuni
vicoli, maleodorosi del centro storico, quasi tutti nel quartiere di
San Giovanni, con saggia decisione dei nostri avi nell'ottocento.
Esiste l'elenco ed, in cuor mio, attendevo che qualcuno ne leggesse
i nomi per trapassare la loro memoria, il loro gesto esemplare, alle
nuove generazioni (era presente una insignificante rappresentanza di
bimbi).
Invece no, il passato si dimentica, troppo in fretta. Si ha voglia
di andare, andare senza vedere che passi fare e spesso, troppo
spesso, non vedere le pietre d'inciampo!
Un deluso
Gerry Delfino
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