versione stampabile Chiamati in causa “i moralisti da salotto” e le aree
Piaggio
I “magliari” sono in agguato
dopo Ferrania il “boccone” è Villanova
E …<Che errore votare Binario Blu in una Savona con migliaia di
case sfitte>
Il signor Cuneo ha qualcosa da rimproverarsi? Che pena assistere
alle scena!
di Franco Astengo
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Franco Astengo |
Savona – Mentre tutta
l'intellighenzia cittadina era impegnata ad indignarsi, discutendo
amabilmente attorno ai contenuti di un ottimo libro, sulla colata
di cemento che ha afflitto, sta affliggendo, affliggerà, la nostra amata
terra e dell'intreccio politica/affari ( dalle nostre parti: vecchio
ormai da far paura; tanto per parafrasare l'altrettanto antico Signor
Bonaventura) e l'ex (trombatissimo) candidato sindaco del centro –
destra (esponente quindi, sul terreno specifico della cementificazione
del collaudato asse Claudio & Claudio) si permette, naturalmente
dalle colonne di un quotidiano, di dare i voti agli interventi
sviluppatisi in un dibattito da lui presieduto. |
Mentre, insomma, questo
cicaleccio salottiero – mondano saliva sussurrando per le volte del
civico palazzo, senza che a qualcuno sorgesse un minimo dubbio circa le
proprie responsabilità politiche passate, presenti, future e ne traesse
un minimo di conseguenza sul piano personale e collettivo, un ulteriore
colpo alle prospettive economiche, produttive, occupazionali della
Provincia di Savona si abbatteva duramente sui già tartassatissimi
lavoratori di Ferrania. Non entro ancora nel merito di questo elemento: lo segnalo soltanto, perché mi interessa insistere sul dato politico e sulle contraddizioni di una sinistra che, davvero, mi pare giunta ad un abisso anche, sul piano, minimo della decenza nei comportamenti politici. Rifondazione Comunista vota,
al Comune di Savona, il “Binario Blu”, ulteriore esempio ,
maxi – esempio, di una politica, care compagne e cari compagni, che non
si combatte allargando i parcheggi. Si combatte producendo
una alternativa di progetto alla sciagurata linea pseudoturistica,
pseudotrasportistica, tuttospeculativa che viene portata avanti dalle
istituzioni locali danneggiando gravemente il futuro della Liguria,
della provincia di Savona, della Città di
Savona. Il gruppo consiliare di Rifondazione
Comunista vota questo ulteriore contributo alla cementificazione di
una Città, nella quale i grandi contenitori storici giacciono
inutilizzati ed in pezzi da decenni, esistono migliaia e migliaia di
case sfitte, non c'è il Piano Urbanistico Comunale, non si vede
uno straccio di iniziativa economica che abbia un qualche senso
produttivo: mentre nella vicina Vado Ligure rischia il fallimento
(mettendo a repentaglio 150 posti di lavoro) addirittura una casa di
riposo; insomma, falliamo anche nel secondo affare del secolo (dopo
quello dei rifiuti). E' soltanto un esempio, senza alcun malanimo per
i rappresentanti del partito neo- extraparlamentare: soltanto per
segnalare una situazione emblematica, che potrebbe essere ripetuta quasi
all'infinito. |
Ferrania |
Torniamo allora a Ferrania, dove l'idea
del laminatoio ( a proposito la siderurgia non era decotta, non
rappresentava il vecchio? Almeno per quel che riguardava le aree dell'Italsider
a Savona...) pare tramontare ed i principali esponenti della cordata si
defilano. La dimostrazione di un disastro, non compreso in
tempo: di una incapacità di comprenderà la realtà di una situazione
economica, produttiva, sociale, che appare palese, lampante, che si
tocca con mano. |
Ma nessuno ci ripensa, tutti vanno avanti,
attaccati alla poltrona. Pensate, l'accordo Ferrania è stato
stipulato in sede regionale: in quell'Ente la ex-Sinistra Arcobaleno
dispone di 8 consiglieri e di (mi pare) 3 assessori; nessuno ha trovato
la capacità e la forza di monitorare la situazione; seguirne gli
sviluppi; avvertire lo stato di cose in atto; contribuire alla
mobilitazione dei lavoratori. Ecco un punto su cui si riflettere quando si discetta di alleanze e di collocazione al governo o all'opposizione negli Enti Locali. Svolgo ancora un esempio
per dimostrare questa incapacità, questa miopia: il trasferimento della
Piaggio da Finale a Villanova
d'Albenga. I nostri moralisti da salotto (per alcuni dei
quali “il cemento non è il male assoluto”) sono tutti concentrati sulla
grande speculazione che si verificherà sulle aree lasciate libere a
Finale: non ho ancora sentito nessuno che si preoccupi di ciò che
succederà nella piana d'Albenga, sicuramente stravolta nei suoi assetti
infrastrutturali più importanti da una simile iniziativa, che pure è
necessaria. Insomma: latita la politica, la politica dei
progetti, la politica dei riferimenti sociali, la politica della “vera”
capacità di governo, che si può esercitare – beninteso – anche stando
sempre all'opposizione. Quella politica che si chiama egemonia. Abbiamo rinunciato a questo, abbiamo rinunciato
a dire che il futuro delle zone più importanti della provincia e della
Città di Savona debbono stare in un modello che preveda la
ripresa industriale, l'innovazione tecnologica, la crescita
infrastrutturale, l'equilibrio tra le diverse realtà, tra la costa e
l'entroterra. Ci siamo limiti al cicaleccio ed al “via libera”
a lor signori: questo,almeno da sinistra. Non ho parlato del PD, me ne rendo conto
adesso, ma credo, per farlo, che si debba tornare alla voce: “lorsignori”. Per il resto, ovviamente, ciascheduno fa il suo
mestiere. Savona, li 19 Luglio 2008
Franco Astengo |