Arma di Taggia

Determina dirigenziale da atto di un certificato pubblico mai redatto
Taggia, un falso (galeotto?) per pagare 127 mila euro
Opera pubblica malfatta: consigliere accusa, l’assessore ammette
Condotte a mare e manufatti Bagni Idelmary.
Chiamato in causa il caposervizio e direttore dei lavori.
 Parla Albanese e Alberghi risponde. Tubi e boe scandalosi. La Procura cosa dice?

Determina dirigenziale del 5 agosto da atto di un certificato pubblico mai redatto
Taggia, un falso (galeotto?) per pagare 127 mila euro
Opera pubblica malfatta: consigliere accusa, l’assessore ammette
Condotte a mare e manufatti Bagni Idelmary.
Chiamato in causa il caposervizio e direttore dei lavori.
 Parla Albanese e Alberghi risponde. Tubi e boe scandalosi. La Procura cosa dice?
 

TAGGIA (1) – Le riunioni di Consiglio Comunale della città sono sempre interessanti, in alcune ancor più animate dai tanti interventi dei Consiglieri presenti (in prevalenza della minoranza), con un fiorire di notizie (documentate) che vengono trascritte nei verbali.

Tra l’altro, tanti anni or sono i corrispondenti dei giornali locali assistevano pedissequamente a tutte le riunioni consiliari che a volte si protraevano fino alle ore piccole. Oggi è prevalso, salvo eccezioni, il metodo dei consigli a tempo e non in ore notturne, anche per motivi di risparmio.

 E’ cambiato il modo di fare informazione, rare le presenze del corrispondente-cronista ed il cittadino-contribuente finisce per essere sempre meno informato, oppure leggere notizie di parte, magari gli aspetti meno scomodi.

Insomma, anche su questo fronte, abbiamo fatto passi indietro nell’ambito della comunicazione, a discapito dell’informazione completa.

Cosi ci sono fatti che difficilmente vengono a conoscenza dei cittadini taggiaschi e non solo.

Una di queste è la delibera consigliare n. 55 del 18 ottobre 2010, oggetto: Interrogazione del Gruppo “Il Popolo delle Libertà” in merito ad un possibile rifacimento dell’intervento di ripristino delle condotte di sfioro a mare e riparazione dei manufatti di presa/prelivo presso lo stabilimento balneare Idelmary.

Il Consiglio Comunale di Taggia è composto dai signori: Genduso Dr. Vincenzo – Sindaco, Alberghi Massimo – Assessore, Arieta Piero Salvatore, Assessore, Cagnacci Matteo – Assessore, Manni Mario – Assessore, Cordoni Giovanni – Assessore, Garofalo Domenico, Assessore – Lanteri Andrea – Consigliere, Lombardi Ivan – Vice Sindaco, Beghello Luigi – Consigliere, Orengo Roberto – Consigliere, Belcamino Cosimo – Consigliere, Roggeri Cristina – Consigliere, Caselli Diego – Consigliere, Negroni Maurizio – Consigliere, Albanese Salvatore Mauro – Consigliere, Raffa Riccardo – Consigliere, Lupi Piera – Consigliere, Aschero Uberto – Consigliere, Lupi Cristian – Consigliere, Bolla Massimo – Consigliere.

il Sindaco Genduso

Alla seduta: Presenti 18 – Assenti 3 (Roggeri Cristina, Raffa Riccardo, Lupi Piera). Presiede il Sindaco Genduso Dr. Vincenzo. Assiste il Segretario Comunale Dr. Luigi Maurelli.

Il Presidente da parola al Consigliere Albanese Salvatore Mauro il quale procede con la lettura dell’interrogazione presentata, che allegata (?) al presente atto ne costituisce parte integrante e sostanziale. (?)

Prosegue quindi il suo intervento lo stesso Consigliere Albanese che dichiara: “Ho presentato questa interrogazione in quanto è del tutto evidente che si tratta di un lavoro fatto male. C’è una parte del tubo che fuoriesce dalla sabbia, (?) e le boe che delimitano il pericolo sicuramente non costituiscono arredo urbano. Ho chiesto degli atti in merito alla pratica per poter fare l’interrogazione e purtroppo dagli atti ho avuto modo di accertare delle cose che sinceramente mai si sarebbe aspettato di verificare”.

Ricorda che questa pratica è stata già gestita molto male, nella gestione delle somme urgenze. Ricorda infatti che le somme urgenze risalivano al 3 gennaio, la copertura finanziaria andava fatta entro un mese ed invece è stata fatta al 29 luglio facendole diventare debito fuori bilancio.

Quindi la cosa era già stata gestita in modo un po’ approssimativo. Ma la cosa più grave che rileva dagli atti in suo possesso rileva l’esistenza di una determina del 5 agosto 2010 che fa riferimento ad un certificato di regolare esecuzione dal quale si evince che il lavoro è stato eseguito in tempo utile e a regola d’arte, (?) e che si può procedere al pagamento di euro 127.800,00.

C’è un particolare: il certificato di regolare esecuzione non è mai stato redatto. Questo assume una gravità inaudita.

In questo caso si è forzata la mano per procedere al pagamento di un qualcosa che a suo avviso non è dovuto, ma che va contestato, perché il lavoro è stato fatto male e non occorre essere tecnici per rilevarlo. Tra l’altro il capo servizio lavori pubblici è anche il Direttore lavori di quell’opera e quindi si chiede al’epoca che cosa stava verificando e dirigendo. (?)

Il lavoro è fatto male e questo lo sa la stessa amministrazione, basta vederlo. Inoltre il certificato di regolare esecuzione richiamato non esiste e sono stati pagati 127.800,00 euro.

Inoltre anche la tempistica fa pensare: il Consiglio Comunale approva i debiti fuori bilancio il 29 luglio, la Determina è del 5 agosto, 4 giorni lavorativi: una fretta incredibile. (?)

Si chiede quando i lavori saranno sistemati in quanto, così come sono attualmente, non possono proseguire. Se ognuno di noi ricevesse a casa un lavoro fatto in quel modo lo contesterebbe, ma i soldi sono pubblici e quindi si va avanti lo stesso. (?) Interessa sapere quando i lavori saranno eseguiti a regola d’arte.”

L’assessore Alberghi

Alberghi Massimo (Assessore ai Lavori Pubblici): “Prendo atto di queste argomentazioni molto precise. Non posso non sottolineare dal punto di vista tecnico, anche se non sono un tecnico, che i lavori non mi soddisfano.

Non voglio entrare in questa sede nella procedura amministrativa, ma i lavori non mi soddisfano. Non mi piace il fatto di dover vedere delle boe in mezzo al mare che segnalano che c’è un tubo a 50 cm, boe che prima non c’erano.

Sicuramente questo non è quello che voleva fare l’Amministrazione quando si è ritenuto che lo sfioratore fosse stato danneggiato dalle mareggiate di fine anno e quindi era necessario sostituirlo.

Prendo atto delle argomentazioni del Consigliere Albanese e il mio impegno è quello di chiedere al Capoufficio una relazione chiara e precisa sui documenti citati e mi impegno a portarla al prossimo Consiglio comunale e parlarne direttamente.”

Consigliere Albanese: “Mi dichiaro soddisfatto della risposta. Quello che chiedo è di poter avere la relazione prima del prossimo Consiglio comunale da poterla verificare e leggere e chiedo pertanto di poterla avere nel giro di dieci giorni e se sarà il caso se ne parlerà nel prossimo Consiglio comunale.”

 

Assessore Alberghi: “Il caposervizio è, attualmente, ancora in malattia e quindi credo che, in un termine così breve, non sia possibile avere la relazione. Sicuramente gli sarà comunicata l’esigenza di avere questa relazione da portare al primo Consiglio comunale utile.”

 Consigliere Albanese: “Confermo la richiesta di avere agli atti qualche giorno prima del Consiglio per poterli valutare attentamente.”

@@@

 

Una interrogazione molto mirata e dettagliata del Consigliere Albanese. Carente e piuttosto improvvisata la risposta dell’Assessore Alberghi.

Come si sa, i tempi per la presentazione delle interpellanze e interrogazioni hanno dei termini ben precisi. Non conoscendo la data in cui è stata presentata l’interrogazione in oggetto (che non è determinante) prassi amministrativa vuole che siano fatte fotocopie delle interrogazioni e interpellanze da consegnare ai Responsabili dei rispettivi Settori.

Nel caso specifico si presuppone che è stata consegnata al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, il quale normalmente dispone affinché sia fatta una adeguata relazione, con risposte esplicative a carattere tecnico. Tanto più che lo stesso Assessore ha dichiarato di non essere un tecnico.

Prima di entrare nel merito delle diverse osservazioni fatte dal consigliere interrogante, riteniamo giusto e opportuno segnalare che è anomalo che il testo letto in consiglio comunale non sia riportato integralmente nella delibera. E’ normale e legittimo? Abbiamo dei forti dubbi! In particolare, ai fini di trasparenza e giusta comunicazione.

Qualsiasi cittadino che prende visione la delibera consiliare n. 55 non è nella condizione di poter conoscere il testo su cui si è basata la discussione dell’interpellanza e quindi di poter valutare, con maggior cognizione, quanto è stato oggetto delle dichiarazioni fatte, sia dal Consigliere interrogante che dall’Assessore.

Dovrebbe essere il Segretario Comunale a disporre e far sì che quanto letto e detto sia riportato fedelmente nei verbali.

E’ sacrosanto diritto di tutti i cittadini di potersi informare e documentare, nella forma più chiara e trasparente, sui tanti problemi che gli Amministratori, democraticamente eletti, debbono gestire al meglio, e come “un padre di famiglia”, la cosa pubblica.

Non di poco conto e significativi sono stati i rilievi che il consigliere Albanese ha sollevato nella sua interrogazione.

Perché per i lavori urgenti accertati il 3 gennaio 2010 è stata decisa la copertura finanziaria sette mesi dopo, ossia il 29 luglio 2010? Perché il Bilancio di previsione per l’esercizio anno 2010 è stato approvato solo il 16 giugno 2010? Quali gravi motivi hanno procrastinato il termine di approvazione al mese di giugno 2010?

Nessuno si è posto il problema di chi sarà chiamato a pagare le conseguenze finanziarie che, quasi certamente, ne deriveranno?          

Come è possibile che una determina del 5 agosto 2010 faccia riferimento ad un certificato di regolare esecuzione dal quale si evince che il lavoro è stato eseguito in tempo utile e a regola d’arte.e che il certificato di regolare esecuzione non è mai stato redatto?

Nulla, nel merito, ha chiarito purtroppo l’Assessore Alberghi. Com’è possibile? Cosa devono pensare i cittadini di Taggia? Come devono e possono giudicare i loro Amministratori?  

Sono da escludersi ipotesi di presunti irregolarità che potrebbero interessare organi inquirenti? La Corte dei Conti della Regione Liguria e/o la Procura della Repubblica?

Sarà portata la relazione del Caposervizio in un prossimo consiglio comunale come dichiarato dall’Assessore Alberghi? Se così sarà, ritorneremo sull’argomento per informare i nostri lettori.

 

Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it

20/01/2010 – Trucioli Savonesi n. 277

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.