Ancora una volta dobbiamo dire no agli orfanotrofi
Ancora una volta dobbiamo
dire no agli orfanotrofi
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RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
(Venticinquesima parte)
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Attraverso l’articolo odierno ed in quello della prossima settimana, cercheremo di richiamare l’attenzione e l’interesse dei nostri amici lettori sul drammatico problema dei bambini di strada, vale a dire dei minori (immigrati o nostri connazionali) che sono stati abbandonati dalle loro famiglie e, soprattutto, dai loro genitori e vagano, di conseguenza, nel nostro contesto territoriale senza dignitose prospettive future. Come già evidenziato nell’articolo della scorsa settimana, ad attendere questi bambini e ragazzi vi sarà soltanto:
Ma, più recentemente, alcuni studiosi ed esperti in sociologia hanno suggerito altre due soluzioni certamente più dignitose: Il ripristino degli orfanotrofi (e quindi l’inserimento dei bambini di strada in questa struttura) Il ricorso all’adozione del minore abbandonato o, più semplicemente, all’affidamento in una comunità d’accoglienza di tipo familiare. Di conseguenza, ci siamo rivolti ad Aldo, memori del fatto che egli, già in passato, si era soffermato su questi due ultimi argomenti. Come primo impegno, Aldo ci ha fatto pervenire questo articolo (datato 30 ottobre 2008) così intitolato: Ancora una volta dobbiamo dire no agli orfanotrofi ABBIAMO CONQUISTATO IL CIELO COME GLI UCCELLI – Queste magistrali parole di Martin Luther King ritornano, quasi fatalmente, alla mia memoria, allorquando sono costretto a vedere e toccare con mano, mio malgrado, le miserie materiali e, soprattutto, morali di questo nostro angusto Mondo, così tecnologicamente avanzato; in effetti, noi tutti possiamo constatare che LA CULTURA DELLA CRESCITA PRODUTTIVA ED ECONOMICA (ILLIMITATA), FONDATA, IN GRAN PARTE, SU INNOVATIVE TECNOLOGE NON VA, DI PARI PASSO CON LA CULTURA DELL’ UMANIZZAZIONE; al contrario, spesso e sempre più frequentemente, riscontriamo un crescente dislivello tra capacità economica di alcune, ben determinate, forze e fasce produttive (da un lato) e condizione esistenziale di molti esseri umani, costretti all’emarginazione ed alla miseria (dall’altro lato). – QUANTI SONO QUESTI MINORI IN ITALIA? Secondo i dati più recenti, pubblicati dall’ ISTAT, sono circa 46.000 (di cui: 34.000 Italiani); quindi, un autentico esercito di bambini, privi di affetti familiari, vaganti nelle strade, vittime dell’ accattonaggio, del lavoro nero, della droga e, quasi sempre, della povertà estrema. Oggi, desidero sottoporre alla cortese attenzione dei nostri Amici-Lettori le MODALITA’ DI ASSISTENZA E DI SOSTEGNO (esistenti o auspicabili per il Futuro) di questi nostri piccoli concittadini.
Martin Luther King
Aggiungo che la Legge e le Disposizioni attuative successive prevedono la stipula di un Accordo, tra Stato e Regioni, rivolto alla Definizione della Tipologia delle Strutture che debbono accogliere i minori (uscenti dagli orfanotrofi e che non possono trovare Famiglie Affidatarie); in particolare, è previsto che le Regioni debbano fornire i relativi dati al Governo Centrale. – Ma, come comunemente si dice, ancora una volta tra il DIRE ED IL FARE si è frapposto il MARE MINORI OSPITATI NEGLI ORFANOTROFI RESIDUI: 1.700 circa MINORI OSPITATI IN COMUNITA’ DI TIPO FAMILIARE: 15.000 ” MINORI IN AFFIDO FAMILIARE: 12.500 “ (FONTE: ISTITUTO DEGLI INNOCENTI – FIRENZE) ATTUALMENTE, la situazione è peggiorata e non certo per responsabilità delle Famiglie Italiane; infatti, SONO IN CALO IL NUMERO DEGLI AFFIDI E, soprattutto, DELLE ADOZIONI. In proposito, le Statistiche riferiscono che dai 3.200 provvedimenti di adottabilità, avviati nel 1995, si è passati ai 2.694 dell’ultimo anno. Possiamo concludere, in estrema sintesi, che, attualmente, circa 26.000 bambini senza famiglia sono correttamente collocati in COMUNITA’ E AFFIDI, ma altri 20.000 circa sono lasciati allo SBANDO PIU’ TOTALE; per di più, continuano ad essere aperti, sul Territorio nazionale, NOVE ORFANOTROFI Voglio aggiungere per tutti coloro che vedono i problemi, sotto la luce unicamente economica, che lo Stato, in media, per un Bambino in Istituto investe 10.695 Euro all’anno, a fronte dei 5.200 investiti per ogni singolo minore in Affidamento. – Ma, ritornando alla ragion d’essere della Legge 149/2001, occorre sottolineare che diversi uomini politici (e, purtroppo, alcuni esponenti della Chiesa Cattolica), oggi, parlano esplicitamente di “Fallimento di questa normativa legislativa” ed affermano la “necessità di riaprire gli orfanotrofi”, magari (aggiungo io, ironicamente), cambiando loro la denominazione, per mettersi in regola con la propria coscienza; è un atteggiamento analogo a tutti coloro che, in tema di Assistenza Psichiatrica, auspicano il ritorno ai Manicomi, definendoli “Presidi Neuro-Psicologici”. Queste incredibili defezioni nei modi e nei tempi sono, quindi, IL VERO ED AUTENTICO OSTACOLO che sta conducendo non soltanto al COSTANTE AUMENTO DELLA SPESA ASSISTENZIALE, ma, soprattutto, alla CADUTA DELLA CULTURA DELL’UMANIZZAZIONE, che impedirà, di fatto, la piena integrazione dei “minori abbandonati” nella Società del Futuro. 30 Ottobre 2008 Breve commento finale Con le proposte, inserite in questo articolo, abbiamo cercato di far passare la condizione esistenziale dei bambini di strada dalla di illegalità alla legalità. Ma noi dobbiamo andare oltre: dobbiamo percorrere la strada dell’umanità. Nascono, da questa considerazione, le proposte che avanzeremo dell’articolo della prossima settimana. ALDO PASTORE 18 Marzo 2018 |