Amministratori e politici savonesi (settima parte)

AMMINISTRATORI E  POLITICI
SAVONESI (settima parte)

 

 

 

 

RIARIO OTTAVIO (Savona (-   1629)

 

Riario Ottavio ascese alle più alte cariche di Sicilia e fu consigiere di Stato

(da F. Noberasco “ Savonesi  illustri”)

 


Giuseppe Saredo

 

GIUSEPPE SAREDO (Savona 1832 – Roma 1902).

Giuseppe Saredo, grande statista savonese che, autodidatta qual Vico e Bovio salì ai supremi fastigi. Professore di Scuola tecnica, di diritto costituzionale in varie Università del Regno, scrittore sobrio, profondo, fondatore della rivista “La Legge” si rese famoso e benemerito colla sua inchiesta su Napoli, che schiacciò la camorra. 

Presidente del Consiglio di Stato, fu, nel 1891 creato Senatore. Esempio luminoso di onestà, di disinteresse, di patriottismo. (da F. Noberasco, «Le strade savonesi», pag. 151). 

 Giureconsulto, uomo politico, insegnò successivamente nelle università di Sassari, Parma, Siena, Roma. Nel 1879 entrava a far parte del Consiglio di Stato e nel 1891 era nominato Senatore del Regno.

 il «Codice Costituzionale e Amministrativo», quello della «pubblica istruzione», quello dell’«igiene e della sanità pubblica», la legge sull’«amministrazione comunale e provinciale». Assurse a trattazione sistematiche: i «Principi di diritto costituzionale»; il «Trattato di diritto civile italiano», le «Istituzioni di procedura civile»; il «Trattamento delle leggi, dei loro conflitti di luogo e di tempo e della loro applicazione». Fra le monografie ricordiamo: Del procedimento in camera di consiglio; Del procedimento dell’azione civile contro l’autorità giudiziaria. Sul diritto costituzionale in Italia etc. Ispirò e diresse sino alla morte la pubblicazione della prima edizione del Digesto Italiano. (da Diz. UTET, 1935). Nella seduta del Consiglio Comunale di Savona del 2 gennaio 1903 il Saredo venne solennemente commemorato con alte e nobili parole del Sindaco cav. uff. avv. Agostino Cortese. Venne poi deliberato di collocare nella pinacoteca civica il ritratto dell’Estinto, e di apporre degna lapide nella casa ove nacque, nonchè, sulla proposta del consigliere Favari, di intitolare al suo nome una via della città. 

(da L. Bonfiglio, «Noterelle di vita savonese»).

 

  Tratto da  STORIA DI SAVONA di Nello Cerisola (editrice LIGURIA) e SCHEDARIO UOMINI ILLUSTRI IN SAVONA di  E. Baldassarre e Renato Bruno (A campanassa)

 

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