Alassio – Spiagge comunali, il Sindaco risponde ma non convince

ALASSIO – SPIAGGE COMUNALI DI NUOVO NEL CAOS!!!
IL SINDACO RISPONDE MA NON CONVINCE NESSUNO
LE NOSTRE CONSIDERAZIONI

ALASSIO – SPIAGGE COMUNALI DI NUOVO NEL CAOS!!!
IL SINDACO RISPONDE MA NON CONVINCE NESSUNO
LE NOSTRE CONSIDERAZIONI

 Alcuni giorni fa abbiamo ricevuto questo articolo pubblicato anche su altri siti.

A poco più di un mese dall’apertura della stagione turistica, la situazione delle spiagge comunali alassine  sembra essere nuovamente e totalmente nel caos.

Il tutto nasce dal fatto che una delle cooperative che due anni fa si è aggiudicata le gare per la gestione di parte degli stabilimenti comunali (Bagni Ponente, Bagni Caorna e Bagni Adelasia) la MA.RIS., a pochi giorni dall’inizio della stagione estiva, per motivi “misteriosi” sembrerebbe volersi ritirare un anno prima della scadenza del contratto.


Voci di “corridoio” imputerebbero il fatto al venir meno di appoggi politici (ricordiamo infatti che le Cooperative erano venute alla ribalta con la precedente amministrazione di sinistra del ex sindaco Avogadro), altre invece a “pressioni” da parte del Comune per far rientrare i vecchi gestori, con i quali, ricordiamo, esiste ad oggi un ricorso ancora aperto al Consiglio di Stato, proprio per le irregolarità riscontrate nella procedura di gara per l’assegnazione delle spiagge e che aveva visto soccombere l’amministrazione al T.A.R.

La complicata trattativa tra MA.RIS., Comune e “vecchi gestori” sembrerebbe a buon punto. La strada che si tenterebbe di percorrere è la seguente:

La MA.RIS. cederebbe il ramo d’azienda delle spiagge alassine ad una società (costituita in parte da parenti dei precedenti gestori) e il Comune avvallerebbe il tutto concedendo il subingresso.

Probabilmente siamo al limite della regolarità ed infatti l’avvocatura comunale sta prendendo un po’ di tempo per verificare la tenuta giuridica di tutto l’impianto.

I problemi sono molteplici ma soprattutto bisognerà verificare se la MA.RIS. possa cedere o meno il ramo d’azienda e il relativo 45 Bis (articolo del Codice della Navigazione che non permetterebbe di dare in subappalto ne di cedere le concessioni demaniali);

Oltre a tutto ciò, come se già non bastasse, anche le altre 9 Spiagge Comunali alassine le cosiddette S.L.A. sono nella più totale incertezza e nel caos organizzativo. Infatti ad oggi, le Cooperative Arcadia e Cammino, che hanno già dato l’ultimatum al Comune per sapere se verranno loro prorogate le concessioni per i prossimi due anni, non hanno ancora alcuna certezza per l’imminente stagione. Ed anche qui circolano sempre voci di pressioni politiche dei soliti personaggi dell’ambiente alassino e delle sue società compartecipate.

Pare evidente quindi che la “querelle” delle spiagge alassine sembra non avere fine e da qui a pochi mesi ne vedremo ancora delle belle.

ALCUNE CONSIDERAZIONI

La Giunta Canepa

 

La risposta del Sindaco… leggi da IVG… non convince nessuno.

La Maris vuol rinunciare perchè non ha trovato le gestioni remunerative e la nuova Amministrazione di fatto pare non riconoscere gli innominabili accordi a suo tempo presi con la Giunta Avogadro relativamente ad appalti per servizi. Tuttavia non si comprende perché il Comune non faccia valere le fidejussioni fornite a garanzia dell’assegnazione dell’appalto. Fidejussioni che garantiscono gli introiti del Comune anche per la prossima stagione. Né si comprende come il Comune possa acconsentire al trasferimento del contratto con la Maris ad altra Società costituita da parenti e amici di chi ha in essere con l’Amministrazione una causa per danni conseguente alla assegnazione dell’appalto stesso. Causa già vinta dai privati (Carossino) e per la quale il Comune è ricorso al Consiglio di Stato. Non si comprende come in ogni caso non si configuri un Sub-45 bis tanto caro alla Procura di Savona.

Diversa la posizione delle altre cooperative Arcadia e Cammino-Jobel che gestiscono le Sla che avevano un affidamento per 2 anni, rinnovabile se tutto procedeva bene, ma purtroppo queste si sono sempre trovate in difficoltà nell’adempiere ai pagamenti non peraltro sanzionate. Le proposte di modifica del contratto e del sul rinnovo imporrebbe un nuovo bando: ma il consenso delle cooperative pare legato in questo caso all’affidamento di sevizi, alcuni dei quali sembrerebbe già nel mirino della Procura come le pulizie delle strutture comunali, la pubblicità della Biblioteca e la potatura dei viali comunali.

 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.