Al dott. Paolo Caviglia…

Egregio Caviglia, non sono scienziato ma Savona la conosco
Come valorizzare la Darsena con un “percorso turistico”
E non rovinate Piazza Mameli, serve un silos da 2000 posti

Egregio Caviglia, non sono scienziato ma Savona la conosco
Come valorizzare la Darsena con un “percorso turistico”
E non rovinate Piazza Mameli, serve un silos da 2000 posti
 

Al dott. Paolo Caviglia,

vice sindaco del Comune di Savona

Il 28 settembre 2010, nella sala Consiliare del Comune di Savona, (ove ascoltare gli interventi è privilegio di orecchie finissime, e non è il mio caso) si è discussa l’interpellanza del consigliere Filippo Marino riguardante la proposta di sostituire il vostro progettando marciapiede scorrevole a filo d’acqua nella Darsena, con un tunnel sub marino da me a suo tempo suggerito.

Filippo Marino, ha fatto giustamente presente nell’occasione, che entrambe le soluzioni non risolverebbero comunque l’enorme traffico pedonale – crocieristico che, comunque imbottigliato alla “Torretta” e prima di entrare in città, provoca logici, gravi problemi alla circolazione sul concomitante tratto di “via Aurelia” .

Questo contingente problema, mai affrontato né quindi risolto, è stato baipassato dal Consiglio che si è limitato a richiedere un approfondimento dello studio e dei costi del sottopasso sub marino in sostituzione di quello a filo d’acqua.

A parte il fatto che un approfondimento di tale intervento presupporrebbe un progetto di “appalto Concorso” per Ditte specializzate in tale materia; è vero, ed è ormai chiaramente provato che si risolverebbe, con entrambe le soluzioni, sempre e comunque solamente il 50% dei problemi circolatori dei croceristi in quel punto !…

Vediamo allora l’unica (secondo me) possibile alternativa che risolverebbe definitivamente il problema.

Premesso che:

Tutti i turisti ambiscono passeggiare nei porti turistici, ed il nostro ormai lo è anche se ancora solo per definizione; tutti i turisti amano gli approdi pescherecci e noi li abbiamo, anche se qualche sprovveduto vorrebbe eliminarli; tutti i turisti amano i centri storici e noi ne abbiamo e di stupendi, anche se li tormentiamo con interventi molto discutibili.

Paolo Caviglia e Filippo Marino

Piazza Mameli

Domandiamoci allora perché vogliamo tagliare fuori un percorso “tutto pedonabile” così naturalmente Turistico qual è: via Baglietto, Calata Sbarbaro, Piazza del Brandale, Piazza della Rovere, Via Pia e le prospicenze del Duomo, che sono la nostra vera “Storia Savonese” , quando, avendo a disposizione un milione di Euro per il marciapiede a filo d’acqua, non si pensa di utilizzarli invece per collegare Calata Sbarbaro con Piazza del Brandale.

Sarebbe necessario solamente un ponte o un sottopassso con scale mobili, per ottenere un invidiabile e perfetto percorso “Turistico” e ripeto già“pedonabile”, che certamente svilupperebbe finalmente quegli incrementi necessari a quanto si è già fatto con la collaborazione gratuita di tutti i commercianti che si snodano speranzosi, ma sempre allibiti dalle iniziative comunali, su tale percorso.

Per quanto riguarda invece i parcheggi necessari alla nostra città ritengo che sotterrare auto nelle piazze sia quanto mai costoso ed inutile per la soluzione del vero problema riguardante il traffico savonese.

Infatti la ricerca di parcheggi “stanziali” è da sempre stata risolta nelle città di tutto il mondo, con silos di parcheggi privati, ed a basso costo.

Solo dopo, (ed a seguito di “provate” e inequivocabili necessità commerciali – produttive) si è scavato nelle piazze per fornire parcheggi a rotazione e pagamento, nelle zone centrali dei contesti urbani.

Ma la fortuna di avere a disposizione un’area libera e pianeggiante sita oltre i magnifici giardini di Piazza del Popolo suggerisce a qualsiasi urbanista (anche scalcinato) che, per la nostra Città…….

un “silos fuori terra” nella zona antistante il palazzo della Provincia, e con una capacità di “2000 posti – auto”, risolverebbe decisamente l’annoso ed ansioso problema circolatorio di Savona.

La nostra prima piazza quindi, (piazza Mameli) che si incontra entrando dal mare o dai monti, dovrebbe così diventare il “Salotto Urbano” delle zone limitrofe che inevitabilmente saranno destinate a diventare, a loro volta “pedonabili” .

Il “silos fuori terra” come si può vedere nell’allegato planimetrico disterebbe solo duecento metri dalla nostra Piazza Mameli, oggetto dell’intervento da Voi proposto, intervento che io ritengo quanto mai improbabile e distruttivo, lontano da qualsiasi ipotesi di sviluppo condivisibile con le intenzioni urbanistiche di chi ha dotato Savona di quei meravigliosi porticati che, sfociando in Piazza Mameli, coronano questo antico progetto che ha pochi eguali nel mondo intero!

Queste, e solo queste, sono le attuazioni Urbanistiche che collimerebbero con le, da Voi solo ventilate e (secondo me) uniche, possibilità di sviluppo Turistico della nostra Città e del suo comprensorio, in questi semplici contesti da Voi affrontati!

 

Guido Luccini

lucciniguido@libero.it

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