A Fior d’Albenga protagoniste “Donne in Campo” di CIA Savona fino al 15 maggio
In gara con l’aiuola dedicata al film “Pane e Tulipani”, fiori metafora della vita…
“Donne in Campo” di CIA Savona protagonista all’edizione 2022 di Fior d’Albenga, la tradizionale rassegna primaverile pronta nuovamente a decorare a tema le aiuole delle piazze del centro storico ingauno.
Il sodalizio di imprenditoria agricola “in rosa” della Confederazione Italiana Agricoltori sarà in gara con una aiuola ispirata alla grande cinematografia italiana “PANE E TULIPANI”, di Giovanni Soldini: Noemi Stella, Simona Merlino (delegata CIA Savona), Antonietta Capomolla e Brunella Parodi, con la speciale collaborazione dell’architetto paesaggista Gabriella, hanno realizzato l’aiuola per Fior d’Albenga.
Il grande cinema, infatti, è stato scelto come tema di quest’anno e il film scelto come fonte di ispirazione da “Donne in Campo” di CIA Savona non è stata certo casuale… I tulipani rappresentano un tipico addobbo floreale nelle decorazioni della Santa Pasqua, ma in questo caso i fiori sono attori primari e filo conduttore della stessa pellicola, con il rimando a una frase detta in una scena del lungometraggio: “… Tutti pensano che questi fiori provengano dall’Olanda, in realtà sono persiani…”.
Dunque un messaggio sull’importanza di uscire da facili apparenze e luoghi comuni, ma conoscere, approfondire e capire…
Sabato 16 aprile, dopo il taglio del nastro ufficiale all’evento albenganese, il via al tour delle aiuole fiorite in competizione, risultato di una laboriosa composizione artistica e identitaria della realtà florovivaistico locale, nella quale le “quote rosa” sono in progressivo aumento, specie nel settore floricolo: “Un segnale positivo per tutto il comparto e la vetrina della manifestazione è una occasione di promozione a livello territoriale” afferma CIA Savona, che lancia un in bocca al lupo sull’esito finale della gara.
In provincia di Savona ci sono circa 2.900 aziende agricole iscritte alla Camera di Commercio, di queste un 20% vedono come titolari proprio le donne, ovvero circa 600, di cui 150 iscritte CIA, imprenditrici in vari settori produttivi: vinicolo, floricolo, olivicolo, orticolo e allevamento.
La “rete” delle produttrici di “Donne in Campo” di CIA Savona si inserisce in un processo innovativo di aggregazione, per eventi tematici come Fior d’Albenga, ma in prospettiva anche a livello produttivo e di commercializzazione dei prodotti floricoli. L’obiettivo è quello di superare l’attuale gap sulla mancanza di un’agricoltura intensiva e realtà strutturate per quanto riguarda le aziende femminili nelle filiere agricole.
Inoltre, Fior d’Albenga presenta un format che punta a unire la bellezza dei fiori all’enogastronomia locale con show-cooking, degustazioni e cene a base di fiori e piante aromatiche locali, oltre a iniziative collaterali con convegni e incontri. Floricoltori, vivaisti e agricoltori avranno a disposizione una delle novità del 2022, un “Flowers Market” per l’esposizione dei loro prodotti, un vero e proprio mercato interamente dedicato ai fiori e alle erbe aromatiche, che durerà nei weekend dal 30 aprile fino al 15 maggio prossimo.
Tra i temi al centro dell’agenda: sostenibilità ambientale, cura e valorizzazione del territorio, nuovi indirizzi gestionali nell’ambito florovivaistico, innovazione e tecnologie digitali, oltre alle significative opportunità offerte dai numerosi bandi in corso, sia nel Pnrr quanto a livello di sostegno all’imprenditorialità femminile, sempre più presente nell’agricoltura ligure e savonese.
“Siamo in gara e ci rimettiamo al giudizio della giuria…” afferma la referente CIA Savona Simona Merlino. “Pensiamo di aver realizzato una composizione a tema e legata a uno scenario davvero floricolo, denso di significati…”.
“Donne in Campo rafforza la sua presenza e il suo ruolo nella valorizzazione delle imprese femminili nel settore, puntando anche su eventi di richiamo turistico per aumentare la promozione e gli stessi canali di vendita, senza contare l’importanza di coniugare le nostre eccellenze floricole e aromatiche all’enogastronomia e alle bellezze territoriali di un intero comprensorio” conclude Simona Merlino.