25 Aprile

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO

ventiseiesima  parte

L’ ATTUALITA’ DELLA LIBERAZIONE

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO

ventiseiesima parte

L’ ATTUALITA’ DELLA LIBERAZIONE

25 APRILE 1945: In quale modo, carissimi amici, possiamo ricordare questa data?

Troppo ci è vicino quel tempo, anche se, qualche volta, tentiamo coprirlo con gli strati opachi della nostra memoria, oppure, nel ricordarlo, ci affidiamo a vuote ed enfatiche frasi retoriche, quasi sempre avulse dal vero ed autentico significato di quella data.

Io vorrei, con questo mio scritto, distaccarmi da questa duplice ed ambigua visione; vorrei unicamente far giungere a tutti voi, che mi leggete, le VOCI DI TRE MARTIRI SAVONESI, che hanno donato la loro vita per la nostra libertà, per la nostra democrazia, per il nostro avvenire.

Mi auguro che queste voci e la loro purezza possano rimanere in noi, ogni volta che pensiamo a questa data; queste voci sono tuttora vive ed inviano all’intera Società, nell’attuale, difficile momento storico che stiamo attraversando, un indimenticabile insegnamento, assolutamente necessario per programmare il nostro futuro.

Ascoltiamole:

PAOLA GARELLI (MIRKA)

Di anni 28 – pettinatrice – nata a Mondovi (Cuneo) il 14 maggio 1916 – Dall’ottobre 1943 svolge a Savona attività clandestina – entrata a far parte della Brigata sap « Colombo », Divisione « Gramsci », assolve compiti di collegamento e di rifornimento viveri e materiali per le formazioni operanti nei dintorni della città.

Arrestata nella notte fra il 14 e il 15 ottobre 1944 nella propria abitazione di Savona, ad opera di militi delle Brigate Nere – tradotta nella sede della Federazione Fascista di Savona

Fucilata il 1° novembre 1944, senza processo, nel fossato della Fortezza ex Priamar di Savona, da plotone fascista, con Giuseppe Baldassarre, Pietro Casari, Luigia Comatto, Franca Lanzone e Stefano Peluffo.

Questa la sua ultima lettera:

Mimma cara,

la tua mamma se ne va pensandoti e amandoti, mia creatura adorata, sii buona, studia ed ubbidisci sempre gli zii che t’allevano, amali come fossi io.

Io sono tranquilla. Tu devi dire a tutti i nostri cari parenti, nonna e gli altri, che mi perdonino il dolore che do loro. Non devi piangere né vergognarti per me. Quando sarai grande capirai meglio. Ti chiedo una cosa sola: studia, io ti proteggerò dal cielo.

Abbraccio con il pensiero te e tutti, ricordandovi.

la tua infelice mamma

FRANCA LANZONE

Di anni 25 – casalinga – nata a Savona il 28 settembre 1919 – Il 1° ottobre 1943 si unisce alla Brigata «Colombo», Divisione «Gramsci», svolgendovi attività di informatrice e collegatrice e procurando vettovagliamento alle formazioni di montagna –

Arrestata la sera del 21 ottobre 1944, nella propria casa di Savona, da militi delle Brigate Nere – tradotta nella Sede della Federazione Fascista di Savona.

Fucilata il 1° novembre 1944, senza processo, da plotone fascista, nel fossato della Fortezza ex Priamar di Savona.

Queste le Sue due ultime lettere:

Caro Mario,

sono le ultime ore della mia vita, ma con questo vado alla morte senza rancore delle ore vissute.

Ricordati i tuoi doveri verso di me, ti ricorderò sempre

Franca

Cara mamma,

perdonami e coraggio. Dio solo farà ciò che la vita umana non sarà in grado di adempiere.

Ti bacio. La tua Franca

STEFANO PELUFFO (MARIO)

Di anni 18 – impiegato – nato a Savona il 12 aprile 1926 – dall’ottobre 1943, si unisce alla Brigata Sap «Falco», Divisione «Gramsci», svolgendovi azioni di collegamento, di diffusione della stampa clandestina e di rifornimento, partecipando a numerose azioni armate-

Arrestato la notte fra il 14 ed il 15 ottobre 1944 nella propria abitazione di Savona, in seguito a delazione, ad opera di militi delle Brigate Nere- Tradotto nella sede della Federazione Fascista di Savona-

Fucilato il 1° novembre 1944, senza processo, sul prolungamento a mare della Fortezza di Savona, da plotone fascista. Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Questa la sua ultima lettera

Carissimi genitori e fratelli,

vi scrivo in questi ultimi istanti della mia vita muoio contento di aver fatto il mio dovere.

State bene e mi raccomando: fate che la mamma non abbia a soffrire. Consolatela. Saluto tutti coloro che mi conobbero e che mi amarono.

Non imprecate contro la cattiva sorte.

Saluti e abbracci              Peluffo Stefano

  

  

A queste lettere di TRE MARTIRI SAVONESI, desidero aggiungere quest’ultima LETTERA DI RENZO (ignoto il suo cognome), conservata presso l’ARCHIVIO DI MILANO DEL CORPO VOLONTARI LIBERTA’:

Carissimi amici e parenti tutti,

è nel più profondo ed accorato dolore che vi lascio in questa valle di lacrime.

Ci ritroveremo tutti nel più alto dei cieli, nel cielo dei giusti e della gloria.

Muoio da eroe e non da vile, muoio per la mia cara Italia che ho sempre adorato; muoio e nel più estremo dei miei momenti di vita terrena, grido vendetta per il mio sangue sparso cosi innocentemente.

Miei cari zii e zie allevate i vostri figli con il più alto dei sentimenti: quello della Patria e dell’onore.

Al mio caro cuginetto che dovrà nascere, come mia ultima volontà, gli porrete nome Vittorio, come a simboleggiare la vittoria della mia causa.

Miei cari amici e compagni, tenete sempre alto il mio nome come uno dei più puri, ricordandomi nei più sereni momenti di allegria festosa, che ho passato con voi.

Con questo vi abbraccio e vi benedico.

Vostro  Renzo

 

Carissimi amici Lettori,

non aggiungo altre parole; a voi tutti, soltanto un cortese invito, a firma di Franco Antonicelli:

MEDITATE; QUESTE LETTERE NON POSSONO NOJN ESSERE COMPRESE NEL LORO INFINITO VALORE, E, COMPRESE, NON POSSONO NON CHIARIRE I NOSTRI GIUDIZI E MIGLIORARE I NOSTRI ANIMI.

25 Aprile 2011                                                       Aldo Pastore

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