20 anni di imprese attive in Liguria – Dati Movimprese

20 anni di imprese attive in Liguria

Dati Movimprese

20 anni di imprese attive in Liguria 

Dati Movimprese

 Trend di lungo periodo

Dal 31 marzo 1995 al 31 marzo 2016 le imprese attive liguri sono cresciute complessivamente del 21,7% (dato inferiore al +28,4% del Nord Ovest e al + 44,5% dell’Italia) con andamenti differenziati per provincia.


Nel lungo periodo la performance migliore è stata quella di Imperia che chiude con una variazione del +38% (di cui a seguire verrà specificata la dinamica nel tempo), seguita da Savona le cui imprese attive crescono del 22,6% (anch’esso dato migliore della media regionale), mentre per La Spezia (+19,1%) e Genova (+17,6%) che terminano la graduatoria, le variazioni denotano crescite inferiori a quella ligure. I trend di Imperia e Savona risentono di quanto avvenuto nei primi due anni analizzati ed in particolare tra il quarto trimestre 1996 e il primo trimestre 1997 quando a rimpinguare il numero di imprese attive nel nuovo Registro Imprese provvide l’immissione dei Coltivatori Diretti nella sezione dei Piccoli Imprenditori, con conseguente notevole incremento in ogni provincia (+31,8% a Imperia, + 22% a Savona, +9% a La Spezia e + 4,8% a Genova), direttamente proporzionale all’importanza dell’agricoltura in ciascuna di esse.


Suddividendo il periodo considerato nei due sotto periodi  I trimestre 1995 – I trimestre 1997 e I trimestre 1997 – I trimestre 2016 si nota che la crescita di Imperia nel biennio iniziale del 48,8% è stata seguita da una diminuzione del 7,3% nel corso dei diciotto anni successivi (si tratta dell’unico caso in Liguria in cui si è verificato un tale andamento), con il massimo storico raggiunto tre anni prima di quello regionale (III trimestre 2008, in linea con molte regioni italiane e del Nord Ovest) ed un deciso decremento a partire dal I trimestre 2013 a tassi maggiori all’1%  fino al III trimestre 2015 (complessivamente negli ultimi tre anni la diminuzione è pari all’8,2% (quasi doppia rispetto al – 4,2% del totale regionale), legata peraltro a più di 1.400 cessazioni d’ufficio (1.033 nel 2013 e 389 nel 2014) che ne hanno pesantemente influenzato l’andamento.

Nel caso di Savona al forte aumento del primo biennio (+22%) fa seguito una stabilizzazione (+0,5%) tra il 1997 e il 2016, con il massimo raggiunto nel III trimestre 2010 ed una diminuzione delle imprese attive a partire dal I trimestre 2013 del 5,3% (anche in questo caso il dato risente delle numerose cessazioni d’ufficio degli anni 2013-2014 pari a 480 unità), seconda nel periodo solo a quella registrata dalla provincia di Imperia.

Sul lungo periodo Genova e La Spezia sembrano aver retto meglio delle altre due province liguri (escludendo l’effetto SCAU), non solo per una minore presenza di imprese agricole e imprese individuali ma anche probabilmente per un minore utilizzo (finora) delle cancellazioni d’ufficio (almeno nel caso di Genova). Sui 73 trimestri (dal primo 1998 al primo del 2016) il tasso tendenziale medio anno è infatti dello 0,5% a Genova, dello 0,4% a la Spezia, nullo a Savona e del -0,4% a Imperia, per una media regionale del +0,2%.

Analisi per forme giuridiche

L’analisi per forme giuridiche evidenzia che la crescita complessiva di 24.124 unità a livello regionale è determinata per il 45,4% da quella delle imprese individuali (quota inferiore a quella detenuta dalla forma giuridica sul totale delle imprese attive, con conseguente diminuzione di quest’ultima dal 66% del 1995 al 62,3% del 2015), per il 43,9% dalle società di capitale (con un conseguente aumento della loro quota dal 9,0% iniziale al 15,2% finale), per il 6,1% dalle società di persone (unica forma giuridica, che seppure nella sola provincia di La Spezia, registra un diminuzione sui vent’anni; il peso percentuale scende dall’iniziale 23,5% al 20,4%) e per finire dal 4,6% delle altre forme giuridiche che passano dall’1,5% al 2,1%.


 


A conferma della particolarità dell’economia italiana costituita in grande maggioranza da micro e piccole imprese, nonostante la ricomposizione delle quote, permane l’impresa individuale come forma giuridica modale rappresentata da più di sei imprese  su dieci. La diminuzione della quota delle imprese individuali si è verificata a Genova, la Spezia e Savona, mentre a Imperia si registra un dato in controtendenza con sette imprese su dieci appartenenti a tale forma giuridica.

Il decremento generalizzato delle società di persone nei vent’anni  è più evidente ad Imperia (superiore ai cinque punti percentuali) mentre la crescita delle società di capitale è di 9,5 punti percentuali a La Spezia che grazie a questo balzo supera Genova con il 19,3% a fronte del 17,8% a fine periodo (le quote erano rispettivamente 9,8% e 11,2% nel 1995).

Le dinamiche quinquennali

Nel complesso l’aumento delle imprese attive dal 31/12/1995 al 31/12/2015 è stato di 24.124 unità in Liguria determinato in buona ragione da un balzo di 20.781 (di cui 16.203 imprese individuali) dal 1995 al 2000, con le province di Imperia e Savona che presentano un dato complessivo di crescita superiore a quello di Genova, per quanto già visto in precedenza.


Nei due quinquenni tra il 2000 e il 2010 si registrano crescite decrescenti (5.100 e 4.025 unità), il cui motore è rappresentato dalle società di capitale (+3.371 tra il 2000 e il 2005 e 4.281 nel quinquennio 2005-2010, in cui il loro saldo supera quello complessivo, condizionato dalla diminuzione delle imprese individuali a Genova e Imperia).


Nell’ultimo quinquennio, con l’aggravarsi della crisi economica globale, anche la dinamicità imprenditoriale ha perso smalto, determinando in Liguria una variazione negativa di 5.782 unità in cui le società di persone (-2.589) e le imprese individuali (-4.728) segnano il passo e condizionano pesantemente l’andamento complessivo.


Tra il 1995 e il 2010 tutte le province sono cresciute in genere più nei primi due quinquenni e meno nel terzo, con l’esclusione di Savona che, invece, nel quinquennio 2005-2010 ha evidenziato una maggiore vitalità rispetto al periodo precedente (grazie, oltre alle società di capitale, alla buona tenuta delle imprese individuali, a differenza di quanto avvenuto tra il 2000 e il 2005).

Hanno mostrato una crescita complessiva durante tutto il periodo le società di capitali (con particolare intensità nel primo decennio del nuovo millennio, con un saldo positivo complessivo di 7.652 unità) e le altre forme che invece hanno presentato saldi decrescenti da + 480 nel 1995-2000 a +118 nel periodo 2010-2015.

Nel quinquennio 2010-2015 si nota la Forte diminuzione delle ditte individuali a Imperia (-1.920, 40,6% del totale regionale) e Savona -1.758 (37,2%) quote decisamente superiori alla consistenza delle due province nel quadro generale delle imprese in Liguria.

Nell’intero periodo si è verificata una ricomposizione delle quote con Genova che ha perso l’1,6% dal 53,5% al 51,8%, una crescita di quasi 2 punti percentuali a Imperia (dal 14,2% al 16,1%) e sostanziale stabilità a La Spezia (12,9%-12,6%) e Savona (19,4% e 19,6% rispettivamente).

28 giugno 2016       CLAUDIA SIRITO

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