La delocalizzazione Turistica

La  delocalizzazione Turistica
Onore al merito di Francesco Olivo del SECOLO XIX

La  delocalizzazione Turistica

Onore al merito di Francesco Olivo del SECOLO XIX

  La delocalizzazione industriale continua a prostrare la nostra economia produttiva nel modo più atroce. Tragicamente inoltre, l’unica industria che non era e non è delocalizzabile “IL TURISMO”, siamo riusciti a delocalizzarla all’interno del nostro stesso Paese! Ci ritroviamo infatti dopo cumuli di errori di politici, urbanisti, e magistrati, con milioni di alloggi che privatamente o attraverso catene quali Air BnB, vengono affittati ai turisti in alternativa alle esistenti strutture ricettive.

Ma non basta … visto il risultato economico, si subaffittano pure altre unità abitative con un altro certo, immancabile guadagno; (a Parigi, Berlino, Barcellona, per questo c’è la galera da noi NO!)

  Anzi, ringraziamo Francesco Ulivo sul… Secolo XIX il 13/11/16 a pag.8… ove il sig. Alunni Andrea dichiara candidamente “ESSERE IL SUO LAVORO” affittare 2 alloggi a Roma, di cui uno, il suo, al netto di tutte le spese, gli rende 1800 euro al mese, mentre l’altro non suo che subaffitta, ovviamente meno.


 

Ha la licenza  Comunale, rilasciata in quanto rilascianti e richiedenti si dichiarano  convinti, che chi sceglie questo sistema di soggiorno non vuole l’Hotel, … pur conoscendo perfettamente: che  in un alloggio x 2 persone trovano posti “incontrollati” molte altre persone; che i contratti verbali sono tutti inferiori ai 30 giorni x evadere i permessi della questura (antiterrorismo);  che dispongono degli stessi servizi che hanno lasciato a casa loro;  che questo imperante abusivismo si sviluppa oltre che nei  9milioni di alloggi vuoti, anche in cantine, magazzini, negozi, adibiti alla buona; che stiamo trasformando tutti nostri Hotel in RESIDENCE,  C.A.V., ed R.T.A. di 50 mq. x 2 persone, rivenduti ad altri signori che come Alunni Andrea ne faranno a loro scelta, buon o cattivo uso; che continuiamo a costruire R.T.A. anche se a Grosseto la Magistratura ne ha sequestrato 800 (ottocento); IL TUTTO SENZA QUINDI PRODURRE MANCO UN POSTO DI LAVORO INDETERMINATO!!!       

Mentre: 

la Confcommercio Italiana pone al via il nuovo osservatorio permanente sui piani strategici del TURISMO EUROPEO. (tragicomico)  la Confindustria di Grosseto si preoccupa di strumenti innovativi per la gestione della sicurezza. (penoso) la Confartigianato Ligure ci assicura che le microimprese vogliono ripartire. (ridicolo) E nonostante il fatto che molte persone del pianeta desiderano vivere sulle nostre coste situate sul prolungamento del mare e del sole di Montecarlo, noi continuiamo ad offrire a questo enorme serbatoio di richieste solo seconde CASE e ancora seconde CASE … pur avendo ormai intuito che questa è la causa principale del nostro IMMOBILISMO tecnico – esistenziale. La progressiva e inarrestabile chiusura di tutte le strutture ricettivo – alberghiere, sostituite da  R.T.A. (ove la A di ALBERGHIERO non corrisponde mai ai suoi necessari e vincolanti servizi)  che nell’autunno si affacciano quindi su panorami ove mancano solo le balle di fieno rotolanti nelle contrade del vecchio West, ha trasformato le nostre coste in inutili paesaggi desertificati e improduttivi per 8/9 mesi l’anno. 


 Questo non può continuare! Elettricisti, idraulici, muratori, avvocati e notai hanno capito che sotto le gru imperversanti si nasconde l’inghippo improduttivo di un lavoro momentaneo seguito dalla paralisi totale!…. …. mentre Sindaci e architetti sono ancora abbarbicati, per ragioni di errate convenienze sociali o personali, al vecchio costume edilizio. Certamente Sinistre estreme e Grillini non vedono di buon occhio le propensioni ad APARTHOTEL di 13 piani, in buona parte abitati da residenti in modo stabile, quale unica soluzione ai problemi occupazionali e di risanamento delle nostre enormi difficoltà di bilancio

 

   
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 ... ma non avendo comunque alternative, accetterebbero in via di principio la collocazione di questi complessi al lato opposto del Crescent portuale, sull’area ex Solimano, e sulla Margonara, mentre sulle zone collinari esprimono ancora puerili limitazioni, derivanti da una cultura di negazione per qualsiasi forma di lavoro discosto dalla coop., anche se le cooperative denunciano ormai, tutti i loro limiti.

E’ evidente che sia i proprietari di aree private, che la stessa Amministrazione Comunale sui suoi beni patrimoniali, con la semplice progettazione di varanti urbanistiche prevedenti “vere Residenze Turistico Alberghiere” composte da unità di mq. 24 commerciali in serie, alla verifica del loro mercato, troverebbero le necessarie risposte al lavoro, al benessere, ed al risanamento che ricerchiamo da troppi  anni senza soluzione.

     
Dario Franceschini e Onofrio Cutaia

MA RIUSCIREMO MAI A CONTRASTARE I MILIONI DI SIGNORI PROPRIETARI DI MILIONI DI ALLOGGI, DI RESIDENCE, DI C.A.V., DI R.T.A., CHE AVENDO TROVATO UN VARCO NELL’ ENORME MERCATO TURISTICO ITALIANO, CI SGUAZZANO COMPIENDO LA PIU’ GRANDE TRUFFA DEL SECOLO, …FUORI DA OGNI POSSIBILE CONTROLLO? Con un Franceschini che delega un certo Cutaia a “Dirigente generale del Ministero del Turismo” definito tristemente fautore del “Teatro del Turismo”; e certa Flavia Concia che riconosce: “Il Turismo non è mai stato considerato come un investimento su cui puntare per lo sviluppo del Paese”!!!   

Infatti le varianti tecnologiche costituite dalla costruzione di VERE R.T.A. o APARTHOTEL cambierebbero radicalmente gli scenari della comunicazione e dell’economia, e poiché la tecnologia non è nata con l’informatica, ma con l’invenzione della ruota … forse anche prima … è evidente che noi la ruota necessaria al buon funzionamento delle istituzioni legate al turismo, a tutt’oggi non l’abbiamo ancora trovata, né ricopiata, né quindi inserita.

Savona 18/12/2016 Guido Luccini 

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