Prima di tutto l’autoambulanza in questione, non
è stata finanziata, con le modalità da Lei
descritte, ma è stata finanziata per 25 mila
euro da due singole donazioni private (nessun
notaio, forse ha commesso un errore di omonimia
o Le hanno dato un’informazione sbagliata), per
€ 29.470,61 da raccolte finalizzate svoltesi dal
2006 ad oggi e per € 8.529,39 direttamente dal
lavoro dei nostri volontari.
Il mezzo ci è stato consegnato il
16 giugno e non ad aprile/maggio, è
parcheggiato, come tutti i nostri mezzi da
sempre, all’esterno non avendo a disposizione
alcuna autorimessa ed è pronta all’uso,
funzionante e, in caso di necessità, può essere
impiegato senza alcun problema anche se, è vero,
che rispetto al capitolato ha presentato piccole
difformità che sono di lieve entità, che non ne
pregiudicano l’utilizzo e per le quali in ogni
caso si è già concordato da tempo con
l’allestitore una risoluzione.
La
scelta di non utilizzare l’autoambulanza
ordinariamente (assunta dall’attuale
Commissario Carlo Briozzo), è una scelta comune per i mezzi
più nuovi ed ha lo scopo di preservarli
allorquando si dispone di mezzi che, ancorchè
vetusti, sono ancora pienamente efficienti.
Esiste
poi
una seconda ragione di carattere tecnico.
Successivamente
all’acquisto, infatti, il Comitato locale di
Loano ha ricevuto la conferma di un contributo
da parte della
Fondazione CARISA per l’installazione
di un piano barella ammortizzato di 7 mila euro.
Questo presidio è molto importante per il
trasporto di politraumatizzati ma inizialmente
non si disponeva delle risorse finanziarie
sufficienti per l’acquisto.
Oggi
possiamo provvedere alla sua installazione che
avverrà, immediatamente dopo le feste e
l’allestitore non solo sistemerà i problemi
riscontrati ma installerà gratuitamente il piano
barella attuale, non ammortizzato ma comunque
tecnologicamente più avanzato,
su un altro mezzo e tutto senza alcuna
maggiorazione dei costi.
Per quanto riguarda la questione delle
nomine che vengono tirate in ballo con tono
polemico e con una malizia di fondo non
trascurabile, vorremmo renderla edotta del
curriculum personale dei due dirigenti citati
per farle rendere conto che la scelta è stata
fatta non sulla base di logiche che Lei ben
conosce e che da anni è abituato a raccontare
tramite i suoi articoli ma sulla base dei
risultati ottenuti in anni di lavoro all’interno
dell’ente.
Carlo
Briozzo:
è un volontario di Croce Rossa dal 1980, dal
1992 al 1995 ha ricoperto l’incarico di Capo
segreteria dell’Ispettorato regionale V.d.S.
Liguria, dal 1996 al 2001 ha ricoperto la carica
di Responsabile amministrativo del Comitato
locale di Toirano, dal 2001 al 2007 è stato
collaboratore del Consiglio direttivo del
Comitato locale di Loano dove nel 2008 è stato
nominato Commissario.
Adriano
Baldini:
è un volontario di Croce Rossa dal 1995, nel
novembre 2002 è stato nominato Responsabile del
Comitato locale di Loano che aveva, alla fine
dello stesso anno un avanzo di amministrazione
di € 1.622,05, dal 2002 fino al settembre 2008,
data in cui è stato nominato Commissario
provinciale, grazie al prezioso contributo di
tutto il suo staff di collaboratori e di tutti i
volontari e dipendenti presenti in quel periodo,
lascia al suo successore un avanzo di
amministrazione pari a € 81.961,00 (dati
ufficiali che possono essere consultati in ogni
momento - in questa cifra non sono inclusi i 25
mila euro di donazione dai due soggetti
privati).
Citando una sua frase:
“Baldini…indicato alla prestigiosa carica non
certamente in modo casuale” Le
rispondiamo:
“…è vero non
c’entra la casualità”,, nella nuova
nomina non sono subentrate logiche
politiche/partitiche ma una evidente capacità
manageriale nella gestione del bene pubblico che
ha portato il Comitato di Loano ad avere un
incremento economico di poco superiore al 5.000%
(cinquemila e non 5 punto zero zero zero) e un
progetto di ristrutturazione della vecchia sede
atteso da circa vent’anni.
Si tenga conto che in Croce Rossa, per
Statuto, nessun Volontario percepisce alcun
compenso anche per incarichi direttivi.
Vorremmo
chiudere con un ultimo passaggio. Il giornalismo
di inchiesta, in Italia, in questi anni in
qualche occasione ha segnato la storia del
nostro paese ma Lei ci insegna che un buon
giornalista prima di scrivere su determinate
tematiche, in questo caso la Croce Rossa che a
Loano è al fianco dei cittadini dal 1911,
dovrebbe dare la possibilità alla controparte
citata di esprimere il proprio punto di vista
su qualunque situazione la riguardi. Il
Suo lavoro è quello di far emergere i fatti e la
verità e non di stravolgere lo stato delle cose
o di rendere una informazione parziale e di
parte perché è pur vero che l’uomo della strada
rappresenta la società in cui viviamo ma non è
detto che a volte lo stesso parli per il bene
pubblico e non per interessi privati o personali
nei confronti di un ente o di suoi dirigenti.
Sicuri di una immediata pubblicazione
della nostra replica, porgiamo i ns. più
cordiali saluti.
Savona, li 4 gennaio 2010
Il Commissario
Adriano Baldini
Risponde
Luciano Corrado
 |
Ringraziamo per
l’intervento che
ha ritenuto
doveroso inviare
il Commissario
provinciale
della Croce
Rossa Italiana,
Adriano Baldini.
A Loano,
solitamente, non
si risponde agli
articoli di
Trucioli
Savonesi
o
Uomini Liberi,
salvo rarissime
eccezioni. Ai
lettori
chiariamo che
questa strategia
non è nuova e
una certa
delegittimazione
come
l’esperienza di
vita e
professionale
insegna, alla
lunga non paga.
Basta aspettare.
Chi ci ha
seguito
ricorderà
l’accenno fatto
in un articolo a
proposito del
candidato
presidente
Vaccarezza.
Non è superbia,
ma ribadiamo che
siamo stati
forse gli unici
sin dall’inizio
ad indicarlo
quale futuro
candidato, a non
avere dubbi
sulla vittoria
(oggi funestate
e offuscata da
veri e propri
pasticcioni,
alcuni citati
con buon
anticipo da
Trucioli). E già
che siamo in
tema, avevamo
indicato la
vittoria a
sindaco di
Ceriale di
Ennio Fazio
e a Laigueglia
del geometra
Maglione.
Grazie ed onore
a
Baldini,
dunque, la cui
famiglia di
commercianti
loanesi in molti
possiamo
onorarci di
ricordare. Tra i
simboli di chi
“resiste”, anche
a Finale Ligure.
Lasciamo da
parte
valutazioni e
commenti di
Baldini
sul nostro
operato, pieno
di errori
sicuramente,
anticipando un
chiarimento. Nel
pezzo che ha
provocato la
lettera abbiamo
scritto – non
casualmente –
che le notizie
erano state
“raccolte in
strada”, da un
cittadino, già
medico di
famiglia. Dunque
potevano
prestarsi ad
imprecisioni. Ma
entriamo nel
merito in modo
che chi legge
possa farsi la
sua opinione e
trarre le
conseguenze. In
modo
costruttivo. Ad
ognuno il suo
ruolo, il nostro
compreso.
|
1)
Baldini
scrive che
l’automezzo
nuovo è stato
consegnato il 16
giugno. Ne sarà
certo. Ma il
caso vuole che
il 5 giugno
risulta messo in
rete e
“caricato” con
relative
fotografie che
appaiono anche
sul calendario
della Croce
Rossa di Loano (vedi…).
Spicca
presenza nel
parcheggio della
nuova ambulanza.
Non sono i
giorni che
contano, è vero,
semmai la
credibilità di
chi firma un
documento
ufficiale, per
conto di un ente
pubblico.
2)
Circa l’importo
dei soldi non
siamo revisori
dei conti.
Prendiamo per
corrette le
cifre fornite da
Baldini.
La nostra
doglianza e
speriamo
di non aver
sbagliato, era
di altro tenore:
con i soldi
pubblici e
quelli ricevuti
da benefattori e
beneficenza
esistono anche
ragioni di
etica. Ovvero
l’ambulanza
nuova restava
ferma,
inutilizzata a
sei mesi dal suo
arrivo, senza
che all’opinione
pubblica fossero
chiariti motivi,
ragioni.
3)
Baldini
scrive che è
consuetudine
utilizzare e
dare la priorità
a mezzi già
usati. Non
dubitiamo, ma
sarebbe utile
conoscere gli
anni di vita del
parco auto della
Croce Rossa di
Loano, i
chilometri
percorsi, lo
stato d’uso. E
questo perché in
altre Regioni
d’Italia
esistono
convenzioni con
le
Regioni
che prescrivono
un limite di
chilometraggio
(cento mila
chilometri?), un
limite di anni
(4-5?).
Nell’interesse
di chi opera e
si sacrifica, e
dei trasportati.
Siamo sicuri che
Loano ha tutti i
mezzi senza
problematiche
per via dei
chilometri
percorsi e degli
anni?
4)
Chi ha preso in
consegna alla
sede della Croce
Rossa, la nuova
ambulanza
portata
appositamente da
Roma, con targa
di prova, aveva
strumenti e
preparazione per
firmare la
“liberatoria” di
accettazione,
visto le
problematiche
emerse
successivamente?
|


foto da Facebook pubblicate il 5 giugno |
5)
Non abbiamo
dubbi
sull’onestà e
l’impegno, i
meriti
pregressi, del
commissario in
carica
Carlo Briozzo;
dell’oculata
gestione al fine
di risanare i
bilanci lasciata
da
Baldini, ma
bisogna anche
conoscere quali
siano stati gli
investimenti
produttivi, al
fine di
migliorare il
parco auto, i
servizi, le
dotazioni di cui
necessita il
buon
funzionamento
complessivo. Non
è col silenzio
che risolviamo
un problema a
cui tutti
dovremmo essere
sensibili. Quali
sono le cause
reali che in
tempi non remoti
hanno portato
tanti volontari
(autisti,
barellieri) a
lasciare la loro
encomiabile
opera,
allontanandosi
dalla Croce
Rossa Loanese.
Alcuni nomi li
conosciamo
tutti. Non si
può far finta di
nulla.
6)
Non ci
interessano
scaldaletti o
denigrazione, ma
in più
circostanze
avevamo ricevuto
segnalazioni di
cittadini che a
fronte di una
richiesta di
servizio urgente
si sono trovati
in casa
personale
sprovvisto di
radio
sull’ambulanza e
c’è chi deve
fare affidamento
al cellulare
personale. Che
non sempre
riceve in certe
zone. E’ una
cosa normale che
succede nelle
pubbliche
assistenze di
altre città?
Baldini avrà
risollevato le
sorti
finanziarie – è
un merito – ma
c’è un
commissario che
potrebbe avere
problemi di “capacità
operativa-manageriale”
sul fronte della
pubblica
assistenza
stessa. Ovvero
dirigenza
operativa,
decisionale.
7)
Vogliamo
ricordare – e
speriamo di non
essere prolissi
– che ci era
giunta in
occasione del
“beach party”
organizzato
sulla spiaggia,
due anni fa, la
segnalazione di
un cittadino che
di primo mattino
aveva trovato la
sede “scoperta”-
anche al
telefono - , si
era rivolto a “Pietra
Soccorso”,
aveva segnalato
il caso a
Ivg
che per un paio
d’ore o forse
poco più, lasciò
la notizia in
rete per poi
decidere di
“eliminarla”.
Roba da bambini.
Come puerile
ignorare la
protesta di un
autista che
sbattè (almeno
pare) la porta.
Non condividendo
che l’ambulanza
superasse i 100
mila chilometri
(?) e non si
sentiva sicuro.
8)
Bisogna pure
dare atto che,
sempre stando ad
un articolo del
3 ottobre di
Ivg,
nel piano del
2007 erano
prevista la
ristrutturazione
dell’immobile
dove aveva sede
la
Croce Rossa,,
grazie
all’intervento
finanziario del
Comune di Loano.
Come emerge da
altri articoli
che furono
acquistate
ambulanze nel
2002. Altri
acquisti sono
frutto del dono
di
un’associazione,
poi di una
raccolta di
2700euro per un
defibrillatore,
sempre da
notizie del
giornale on line.
|
9)
Per ultimo, ma è
solo per
completezza
informativa, non
sappiamo quando
sia pervenuto
(la data) il
contributo della
Carisa
per
l’installazione
di un piano
barella.
Magari sbagliamo
e chiediamo
scusa, ma non
avremmo mai
lasciato per
oltre sei mesi,
inutilizzata,
un’ambulanza
nuova, a meno
che in effetti
non si doveva
usare per una
serie di ragioni
che pare
superfluo
elencare.
Comunque felici
se tutto si
risolverà senza
ulteriori
lungaggini sul
filo
Loano-Roma.
Forse una
scossa
potrebbe essere
salutare, perché
non ci sono solo
i 4 dipendenti
stipendiati, ma
i tanti giovani
volontari
loanesi che
devono essere
motivati non
solo a parole. A
cui deve sempre
andare il
riconoscimento,
lo stimolo,
l’esaltazioni
dei valori.
Senza lesinare
possibilmente
sulle dotazioni
di servizio
basilari.
Autisti,
barellieri che a
volte si trovano
sui giornali la
cronaca di
interventi
compiuti, a
Loano, da “Pietra
Soccorso””
citata come
emerge
dall’articolo
del 5 gennaio
2010 su Il
Secolo XIX,
pagina 25, sul
dramma
dell’incendio,
con anziana
deceduta, di via
Carducci: <…In
pochi minuti
sono arrivati i
militi di
Pietra Soccorso
che hanno
trovato…>. A noi
risultava che
anche i militi
di Loano avevano
contribuito,
allertati dal
“118“, con
l’ausilio di un
sottufficiale
dei carabinieri,
a mettere in
salvo
un’invalida ed
altre tre
persone. Un
grazie è
doveroso.
Luciano Corrado
|
|