I cittadini vogliono
leggere solo “belle notizie”? Eccole con tanto di cifre e dati
Grazie Trenitalia, a Loano cancellati i “veloci”
Ma la Befana porta il carbone a Palazzo Doria
Il “bacino loanese” più grande di Albenga, il doppio di Finale e Alassio. Eppure…
di Filippo Bonfiglietti
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Una vecchia storiella inglese narra di un parco
dove un tale si era seduto su una panchina
verniciata di fresco, si era imbrattato e se
l'era presa con il guardiano perché non era
stato messo il cartello "vernice fresca". Il guardiano si difese dicendo: "Certo che l'avevamo messo, ma poi abbiamo visto che tanto non si sedeva nessuno, e allora lo abbiamo tolto". La stazione di Loano sta perdendo viaggiatori perché le hanno tolto i treni veloci, senza pensare che quando uno parte deve anche tornare: e se parte da Loano deve per forza tornare con un treno lento. Perché se prende un treno veloce, poi deve anche andare a riprendersi l'auto o il motorino che lo hanno portato alla stazione. |
La stazione di
Loano
sta perdendo viaggiatori: una volta si fermavano
tutti i treni veloci, oggi non se ne ferma più
nessuno e a una biglietteria che funziona a
singhiozzo. Dunque perde clienti.
La ferrovia e le stazioni di Loano e Pietra
Ligure
Per qualche motivo, tecnicamente incomprensibile, Trenitalia da anni non fa più fermare i treni veloci né a Loano né a Pietra Ligure. Mentre li fa fermare a Finale Ligure, Albenga, Alassio e Andora. Certo, se si guarda solo ai numeri degli abitanti dei luoghi interessati, si può concludere - così come probabilmente si è pensato, da parte di chi ha steso i progetti dello spostamento a monte - che si tratti di cittadine intorno o inferiori ai 10.000 abitanti, dunque tali da non meritare una stazione di un certo riguardo.
Invece,
guardando da un punto di vista più inclusivo -
documentato dalle fotografie satellitari
allegate, oltre che dalla sottostante tabella -
si vede che il bacino d’utenza intorno a Loano è
così densamente abitato da costituire un insieme
compatto di 40.000 residenti stabili (che
d’estate quadruplica, come quello di Borghetto e
di Pietra), a cui vanno raggiunti almeno
altrettanti che ci abitano senza essere
ufficialmente residenti: quindi più importante
di Albenga (28.000 residenti, con un aumento
estivo molto meno importante) per non parlare di
Finale (14.000 residenti) e di Alassio (13.000
residenti).
I
dati statistici ufficiali
Non si capisce perché si privilegino stazioni come Finale ed Alassio, con un bacino d’utenti e con un’attrazione ben inferiore a quello dell’insieme Loano/Pietra/Borghetto. Così come non si capisce perché le Ferrovie non decidano, piuttosto, di scegliere tra Loano e Pietra, due stazioni separate solo da un paio di chilometri, costringendo molti a scegliere tra Albenga e Finale per poi farsi la dozzina di chilometri che li separa da Loano con mezzi pubblici lenti e radi, taxi o auto private. Col risultato di raddoppiare il tempo occorrente da Genova a Loano e/o Pietra Ligure. E non stanno in piedi neppure le distanze, perché tra Albenga e Alassio ci sono solo otto chilometri e ce ne son anche meno tra Alassio e Andora. Mentre tra Finale e Albenga ce ne sono più di venti, abbastanza da giustificare una fermata intermedia. Appunto Loano oppure Pietra. Anche se Loano è più grande e più baricentrica. E su Loano gravitano più centri abitati di quelli che gravitano su Pietra, come mostrato nella nostra tabella. Non voler guardare alla geografia locale rischia di danneggiare il turismo dell’insieme Loano/Pietra ecc senza fornire alle ferrovie nessun vantaggio concreto, anzi portando ad una riduzione dei clienti, in barba a tutte le pretese di migliorare l’ambiente e di ridurre il traffico automobilistico superfluo.
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