Il “regalo” avvolto nella discrezione dei media alla città proiettata nel nuovo
piano regolatore
Al “Palarock” pronti 58 ‘alloggetti’
Socio-assistenziale di qualità?
Tutte le tappe (vedi
delibera conclusiva di consiglio…).
Una storia lunga 20 anni
Inaugurazione
“virtuale” con Vaccarezza-Ruggeri e direttori di giornali
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Loano – L’anno che verrà sarà migliore per i cittadini loanesi? Sarà l’anno del riscatto, come il “ vedi caro amico” della bellissima canzone di Lucio Dalla? Con quel poter “riderci sopra, per continuare a sperare”. Per favore non urlatelo troppo forte, ma Loano potrebbe arricchirsi, in centro cittadino, di 58 nuovi monolocali e bilocali. Praticamente ultimati, in modo impeccabile. Laddove, vent’anni fa, si lasciava presagire che la città avrebbe ospitato spettacoli in alternativa al Festival di Sanremo (parole di Pietro Oliva, in consiglio comunale). |
Se c’è bisogno di una conferma c’è l’organo ufficioso di Palazzo Doria (Gazzetta di Loano), nel numero di agosto 2008 (vedi…). Ci informava che: <…il cosiddetto Palarock, costruzione dall’aspetto avveniristico, tutta cristalli e cemento, innalzata tra il Palasport ed il Torrente Nimbalto…doveva diventare sede di manifestazioni di diverso tipo, dallo sport agli spettacoli e alla cultura…>.
Volano
dell’economia turistica e del divertimento per
giovani. Al punto che sorgendo proprio a ridosso
dell’area storico-monumentale di
Borgo Castello,
con antiche mura a fare da sentinella perenne (vedi
foto…arcate del ponte romanico)
la insuperabile
Soprintendenza ai Beni Ambientali di Genova
autorizzò l’opera anche perché <
l’antico borgo si specchiava… in perfetta
simbiosi, arricchendo il patrimonio cittadino
…>. Ora, nella discrezione che l’avvenimento merita, il complesso residenziale ospiterà, secondo convenzione e strumento urbanistico vigente (salvo provvidenziali interventi innovatori da nuovo piano regolatore) attività “socio assistenziale” , con trasformazione in alloggi veri e propri. Una superficie di 5.100 mq. Tra l’immobilismo e l’abbandono, dopo lo scempio consumato in tanti anni di malgoverno urbanistico, privandoci delle originarie caratteristiche marinare ed agricole, dei mestieri (rimprovero dell’ingegnere “nucleare” Attilio Melone, scrittore ed ex esponente della Dc provinciale) ci sono pochi dubbi: il geometra Alessandro Provaggi, 81 anni compiuti il giorno di Natale, già sindaco di Toirano, già cittadino di Montecarlo (cosi scrisse sul Secolo XIX l’allora corrispondente Alessandra Costante, pure lei toiranese), ha fatto benissimo a “concludere l’operazione” in questa ottica. Basta rinvii e mercanteggiamenti.
Provaggi
è l’amministratore unico della
Turisport
srl, con sede a
Loano,
in via Aurelia
202, capitale
sociale interamente versato 3.570.000 mila euro.
Titolare di una struttura che inizialmente si
prevedeva ad
<uso turistico ricettivo socio sanitario
assistenziale>. Il sindaco Angelo Vaccarezza, fonte La Stampa del 1 maggio 2005 (vedi…) usava questo linguaggio: <L’immobile è esteticamente orribile. Non potrà subire modifiche di destinazione d’uso. Nell’ambito del sociale e dello sport possono essere trovate soluzioni diverse. Il Comune in qualche modo potrà monetizzare il 350 mi sui quali ha un diritto d’uso perenne…>. Nel consiglio comunale del 30 giugno 2008, aggiornava il suo pensiero (si può sempre cambiare idea) per ricordare: < che il definitivo accordo con la Turisport tiene conto dell’interesse complessivo dell’operazione, sia dal punto di vista economico, sia per definire vicende protrattesi per troppo tempo…e anche per evitare contenziosi…spese…>. |
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Trucioli Savonesi
si era interessato marginalmente del caso,
riportando documentazione (vedi
i numeri
185 e
189 dell’archivio…). A rifletterci vengono in mente le dichiarazioni, messe a verbale, di Carlo Perelli, nella precedente amministrazione e appartenente ad una storica famiglia di albergatori (ora ex, avendo trasformato l’albergo sul mare in residence). In
consiglio comunale disse:
<Gli
imprenditori di Loano hanno dimostrato di saper
fare i loro interessi, il Comune di Loano non sa
fare i propri interessi…Non mi pare molto chiaro
neppure
quale
destinazione finale
avrà il Palarock…avremo nuove sorprese?…>. |
La
cronaca edilizia degli ultimi 43 anni gli da
ragione. L’ultimo sindaco della tenacia, della
resistenza (messo tuttavia a
ko,
sotto ogni aspetto) fu il commendator
Felice Elice,
loanese vero. Prima venivano gli interessi della
città, poi quelli dell’iniziativa privata, senza
paraocchi, né battaglie komeiniste, visto che
era un democristiano di destra, tra i
finanziatori delle campagne elettorali
dell’allora potente ministro ligure,
Paolo Emilio Taviani.
Taviani, tre
lauree, che si è spento senza arricchirsi, nella
modestia che l’aveva sempre contraddistinto e
tramandata ai sette (uno se lo portò via precoce
una leucemia) figli. Elice è morto povero,
assistito dai servizi sociali del Comune di
Loano. Tornando a “bomba”, finora la sorte del Palarock è rimasta avvolta dalla sordina. Qualche articolino, una colonnina (vedi….) quando si concluse “finalmente” la lunga e nauseante odissea, trovando un accordo finale Comune-Turisport. Tre soli voti contrari: Pesce, Franco, Miceli. Due gli “spettatori” seduti tra il pubblico. Una lunga dichiarazione a verbale del capogruppo Elisabetta Garassini. La testimonianza di chi, la vicenda, l’aveva seguita al suo esordio come pubblico amministratore e per un periodo vice sindaco (Pier Luigi Pesce). Quindici i voti favorevoli. La maggioranza di centro destra che a Loano detiene saldissimo il potere, con un poco appariscente, ma influentissimo richiamo di un ristretto cerchio dei cosiddetti “affari immobiliari”, definiti pure in missive inviate a più destinatari: “banda bassotti”. Serbatoio eccezionale di voti clientelari, di scambio. Generali e soldatini delle varianti alle varianti del piano regolatore. Delle “occasioni da perdere” neppure con gli istituti religiosi. Questa è storia, scritta in atti pubblici, se alla crescita sociale e turistica di Loano ha portato benefici la sanno gli stessi cittadini. A iniziare dagli (ex) albergatori, da molti titolari di esercizi commerciali. Ovvero la qualità è migliorata? In futuro le case e i muri dei negozi saranno valorizzati? Perché Loano- ma non fatelo sapere se volete bene alla città- detiene di record provinciale/abitante di attività gestite da stranieri? Sarà pure vero che la Lega Nord locale è morta e sepolta (almeno sul fronte mediatico), ma non serve alla causa comune far finta di niente. Può
darsi che il nuovo complesso residenziale
di
regione
Fej vada incontro
a quella filosofia che trova in
Vaccarezza e C.
seguaci propugnatori.
Il Secolo XIX di
venerdi 20 novembre 2009, a pagina 24,
riportava, il “Vaccarezza
vangelo” :
<Bisogna
prendere coscienza che le seconde case sono
fondamentali nel “pacchetto” della nostra
offerta turistica…E’ essenziale garantire
qualità a chi viene a trascorrere un soggiorno
nelle nostre
località>. E dava la sua benedizione, man forte, persino il presidente provinciale degli albergatori della Confindustria, Angelo Galtieri (la famiglia ha in affitto un albergo a tre stelle di Alassio), <Le seconde case non ci danneggiano, non c’è una reale competizione tra alloggi e strutture alberghiere, poiché le filosofie dei servizi offerti sono diametralmente opposte>. Visto che questa è la linea vincente e prevalente, anche nell’elettorato ponentino, perché non essere d’accordo con il “Palarock residenziale…”? Qualche decina di mono e bilocali in più si ripercuoteranno semmai sulle future generazioni e sui proprietari di aree meno fortunati. Loro si, dovranno lasciare le quote per rispettare gli standard urbanistici imposti dalle normative regionali. Dalla gruviera di trasformazioni, frazionamenti, ingolfamenti abitativi. Qualcuno piangerà, altri brinderanno. Così va l’Italia dei furbi. Ai
meno abbienti ci pensano gli amministratori “cattolici
praticanti”,
da “presenzialisti
alle processioni”
e che assicurano (fonte
Il Secolo XIX
del 25 maggio 2008, pagina 39):
<Il disagio abitativo di
Loano
sta diventando il primo problema sociale. Nel
2007 il fondo a sostegno delle locazioni
abitative
ha registrato la
presentazione di
93
domande ed il contributo che il Comune ha
richiesto alla Regione Liguria è stato di
217
mila euro. Intanto
l’amministrazione Vaccarezza ha stanziato
13
mila
euro per dare una
risposta all’emergenza…> E
Pietro Oliva,
in attesa di dare il via
al nuovo agriturismo
di Verzi: <Metteremo
a disposizione dei giovani nucleo famigliari
loanesi alloggi, a prezzi competitivi …arriverà
l’edilizia sociale
in località
Fornaci…>. Non solo. Scorrendo la chilometrica delibera di transazione-accordo, il Comune di Loano ha incassato per il “dono”, 300 mila euro dalla società Turisport. Che c’è da lamentarsi? Meglio di cosi! Ma non era un’area con diritto d’uso perenne? Ammoniva il sindaco. Affinché qualcuno non pensi maliziosamente, tutto è modificabile. Ci sono gli atti notarili e due perizie asseverate, in Tribunale. E soprattutto tanto buon senso e lungimiranza. Che non mancano mai.
L.Cor.
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