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Rubrica satirica/ “Premio Pinocchio” riservato solo a sindaci, ex sindaci

Cenere a “scherzi a parte”:

<libero Loano dai passaggi a livello>

Solenne e popolare promessa (del 1996) con: <E ora compriamo il Palarock>



Loano- Inauguriamo con Loano la nuova rubrica dal titolo, tra il serio ed il faceto goliardico, “Premio Pinocchio”, rigorosamente riservato a sindaci ed ex sindaci del ponente ligure. Con i nostri potentissimi mezzi (saprete che stiamo cercando di scalzare l’impero di nonno Silvio 1°, primo re d’Italia, dopo la proclamazione della Repubblica) grazie soprattutto al massiccio appoggio finanziario dei veri poteri forti liguri, e, perché non ammetterlo, degli amici del “Partito del cemento” che non sanno più come e dove investire tanti soldini, in tempi di crisi nera per moltissime famiglie. Siamo stati scoperti e da pentiti sentiamo il bisogno di ammetterlo.  
Se Silvio consegna il tapiro d’oro”, affidando il compito ad Antonio Ricci; per quale ragione il concorrente miliardario, detto il “Silvio Signorile, padre padrone di blog dispersi per il mondo intero e soprattutto di Trucioli e Uomini Liberi, non può incaricare Valentino Gianburrasca di assegnare il “Premio Pinocchio”, addirittura di platino?
Inaugurazione solenne, senza ripensamenti, con
Francesco Cenere, 58 anni, da sempre fuoriclasse della politica.
Da piccolo ha fatto il consigliere comunale democristiano, da adolescente il sindaco di Loano prima e di Boissano dopo. Da quasi adulto il consigliere delegato del Consorzio Servizio ambientali a Borghetto, poi richiamato a furor di popolo a Loano come vice sindaco esperto del sindaco Angelo Vaccarezza, ex presentatore tivù di successo, ex promoter finanziario da prendi due e paghi uno.
Cenere munito, quale perito, di polizza assicurativa nella veste di degno successore del ragionier Angelo Vaccarezza.

Il Cenere definitivamente “maturo” dopo aver appreso le tecniche di rappresentante farmaceutico, poi di impiegato di concetto dell’Istituto tecnico per geometri di Loano, è stato applaudito “coram populi” insigne urbanistica e nessuno meglio di lui può regalare un futuro assetto del territorio che da bravo “Guastafeste” aveva, negli anni di sindaco, risparmiato dal furore degli insaziabili speculatori. Con gli ambientalisti (“mezzeseghe”) che potranno dormire tra “guanciali d’oro”.

<Viveri è come Previti -  scrisse in una lettera aperta al “Polo delle Libertà” il 10 marzo 1998, undici anni fa - , non è possibile essere garantisti solo per l’avvocato-senatore di Berlusconi e non anche con il sindaco di Albenga>. Applausi dai rossi.

Consenso plebiscitario per Cenere  anche in occasione di una dichiarazione stampa del 12 luglio 1996, tredici anni fa.(vedi...)

Impegno solenne: <I passaggi a livello, tortura della viabilità loanese, spariranno dalla cittadina>. Un progetto importante approvato all’unanimità e fortemente voluto dal sindaco Cenere. Stabilito il costo, circa 7 miliardi, di cui 4,5 finanziati dalle Ferrovie che hanno per tali progetti pronta disponibilità.  E giù il Cenere-pensiero: <Alle Ferrovie costa moltissimo il funzionamento dei passaggi a livello…mentre a noi torna evidentemente comodo liberare il centro storico e la viabilità di Loano dal peso di ben 7 barriere>.

Entro quanto tempo? Cenere ai giornali: <E’ un’opera rapida perché se il progetto esecutivo non tarderà tanto, già all’inizio della prossima estate potremo avere il cantiere. Al posto dei passaggi a livello Loano avrà finalmente  numerosi sottopassi, alcuni solo pedonali e molti ad uso carraio, anche se sempre a senso unico>.

Tutto come previsto, tempi rispettati, passaggi a livello aboliti, grandissima soddisfazione di residenti e turisti.

Altra grandiosa promessa, andata a buon fine. Siamo a giugno 2000, quasi nove anni fa. Eccolo il meraviglioso annuncio ai loanesi benedicenti e sempre affidato ai giornali che titolavano: <Cenere: Ora è un affare comprare il Palarock. Il sindaco rivela che è sua la proposta di adibirlo a polo scolastico, vendendo le “Ramella”>. (vedi...)

E da buon padre aggiungeva: <Non posso permettere che una struttura del genere  cada in mani sbagliate. Tre piani, 7200 metri quadrati di superficie, posizione centrale, è un grande affare per il Comune che oltrettutto come stabilito da una convenzione è proprietario di circa 300 metri quadrati dell’immobile..Sono stato io – incalza il sindaco Cenere -  a pensare ad una soluzione del genere e non può scandalizzare. Oggi chi critica questa scelta sono gli stessi che in futuro mi accuserebbero di non aver fatto nulla. Al Palarock andrà il polo scolastico, finanziato con la vendita del plesso delle scuole “Milanesi”…>.

Uno dei pochi che non aveva capito nulla e non ci credeva era Pierluigi Pesce, candidato sindaco trombato: <L’amministrazione deve pensarci bene, anzi io ci andrei cauto. Bisogna prima rendere edificabile l’area delle Milanesi….>.

E’ la stessa minoranza che in 25 anni ha accumulato solo sconfitte elettorali, brutte figure- parole del perito Cenere, che ha tutte le ragioni quando ammonisce, incalza, stupisce (cosa recente, di pochi mesi), come da verbale di seduta: <…Se il consigliere di minoranza non ha capito vuol dire che non rappresenta degnamente i cittadini  loanesi>. Avvocati Garassini, sorella e fratello, portatevela a casa. Un super “ko”.

Già, perchè la minoranza di Loano, unica al mondo, ignora il “curriculum” Cenere, a parte quello delle “bandiere”.

Intanto è sceso dalla bicicletta per salire sulle ammiraglie e a nessun altro loanese è stato riservato tanto onore. Grazie a: 1) giudice nelle gare regionali di ciclismo,  2) poi in quelle nazionali, 3) quindi commissario nazionale, 4) dal 1988 internazionale. Per l’Uci è stato 2 volte al Giro d’Italia, al tour del France, alla Tirreno Adriatica, almeno 4 volte alla Milano-Sanremo, al Giro di Lombardia, nel 1993 ai Campionati del Mondo di Oslo e il coronamento del sogno con le Olimpiadi.

I meriti di Cenere non sono soltanto quelli di aver mantenuto l’impegno solenne di abolire i passaggi a livello, comprare il Palarock per adibirlo a polo scolastico. I meriti li racconteranno, gli ha promesso Angelo, al prossimo festival delle barzellette dei sindaci savonesi. Evento che ha subito conquistato la scena nazionale, grazie al fiuto di “Eccoci”, l’agenzia dei miracoli di Albenga.

<Si fermi comunque un momentino, signor vice sindaco Cenere, scenda dal “trono”. A nome di tanti suoi estimatori e degli omnipresenti, antipatici “rompiballe”, Le consegniamo il “Premio Pinocchio”, nella Riviera delle barzellette, sicuri di ritrovarla sindaco, primo cittadino, ovviamente fieri ed orgogliosi del suo passato ad honorem>.