Scuola
elementare Papa Giovanni: prove sul cemento e ricostruzione
Il
laboratorio dell’assessore di Taggia
crea un “caso” per la giunta Genduso
A chi giova
radere un edificio e vendere l’area in centro città a privati
di Claudio Mazza
![]() |
Dovevano essere delle normali verifiche
tecniche finalizzate alla riduzione del rischio
sismico sugli edifici scolastici, invece hanno
provocato “il caso”, che vede come protagonista
l’assessore al Turismo del Comune di Taggia,
Matteo Cagnacci, nonché proprietario,
Presidente del consiglio di amministrazione e
Amministratore Delegato, del laboratorio a cui è
stato affidato l’incarico di effettuare i
rilievi e le prove sul cemento armato, con il
quale sono costruite le scuole sul territorio
del Comune di Taggia.
|
Per questa vicenda, di cui tutti ne
parlano sia in Arma che a Taggia,
è stata presentata una mozione dal Gruppo
Consiliare dell’opposizione (PDL), con la
quale esprimeva una convinta censura nei
confronti dell’operato del sindaco Vincenzo
Genduso e invitava l’assessore Matteo
Cagnacci a devolvere, a nome del Consiglio
Comunale, l’importo di euro 36.742,57 a favore
del costruendo Ospedale di Carità per le
attività a favore degli anziani.
Mercoledì sera si è riunito il Consiglio
Comunale ed è stata dibattuta la mozione. I
pubblici amministratori si sono giustificati
dicendo che i laboratori contattati dall’ufficio
Lavori Pubblici non erano disponibili, e
vista l’urgenza con la quale le verifiche
dovevano essere effettuate, l’ufficio competente
ha dato l’incarico al laboratorio dell’assessore
Cagnacci. Adesso, l’ufficio anzidetto
dovrà trasmettere all’opposizione copie delle
lettere, o le mail, che il Comune ha inviato ai
laboratori interpellati, ai quali sono state
chieste le prestazioni. |
il sindaco Vincenzo Genduso |
Nel corso del dibattito il sindaco
Genduso ha dichiarato di aver consegnato
tutta la documentazione alla Procura della
Repubblica, accettando la richiesta del
Gruppo PDL, che ha chiesto una copia
della documentazione trasmessa alla
magistratura. A questo punto è stata ritirata la
mozione e il consigliere Maurizio Negroni
(PDL) è intervenuto dicendo: “Ritiriamo
la mozione in attesa di vedere cosa stabilisce
la magistratura. Se non ci saranno
responsabilità sono pronto a dimettermi”.
|
L’ultimo paragrafo dello stesso articolo
recita: “In seguito all’ordinanza dell’8
luglio, e al contemporaneo rapporto dei
Carabinieri, la Procura aveva già aperto
un’indagine sulle presunte carenze strutturali
della scuola di via Papa Giovanni. Al
momento, il fascicolo è contro ignoti”.
Molti dei miei concittadini (e il
sottoscritto compreso) si domandano se era
necessario che il sindaco e il consigliere si
presentassero dal procuratore, dal momento in
cui la Procura di Sanremo aveva già
aperto un fascicolo.
Sarebbe stato preferibile che
l’affidamento dell’incarico per eseguire i
rilievi e le prove sui materiali non fosse stato
affidato alla ditta di un assessore della Giunta
Genduso. A mio avviso, ciò che lascia
maggiormente perplessi è il fatto che
nel giro di soli
quindici giorni,
l’amministrazione comunale ha chiuso la scuola
elementare Papa Giovanni (ubicata in
centro città) e ha deciso che dovrà essere
abbattuta, senza adoperarsi minimamente per
trovare una soluzione per consolidare
l’edificio, che regge da una cinquantina di anni
e che ha resistito a diverse scosse di
terremoto.
La decisione di abbattere la scuola poteva
essere condivisa dalla cittadinanza se il Comune
disponesse dei capitali necessari per costruire
un nuovo edificio scolastico, in via Papa
Giovanni, e non per vendere il terreno a
privati imprenditori, la cui vocazione non è
quella di costruire scuole.
Claudio Mazza
http://www.leonardo666.splinder.com
3 ottobre 2009
|