TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
Scuola elementare Papa Giovanni: prove sul cemento e ricostruzione Il
laboratorio dell’assessore di Taggia crea
un “caso” per la giunta Genduso A
chi giova radere un edificio e vendere l’area in centro città a privati di Claudio Mazza Dovevano
essere delle normali verifiche tecniche finalizzate alla riduzione del
rischio sismico sugli edifici scolastici, invece hanno provocato “il
caso”, che vede come protagonista l’assessore al Turismo del Comune di
Taggia, Matteo Cagnacci, nonché proprietario, Presidente del
consiglio di amministrazione e Amministratore Delegato, del laboratorio
a cui è stato affidato l’incarico di effettuare i rilievi e le prove sul
cemento armato, con il quale sono costruite le scuole sul territorio del
Comune di Taggia.
Per
questa vicenda, di cui tutti ne parlano sia in Arma che a
Taggia, è stata presentata una mozione dal Gruppo Consiliare
dell’opposizione (PDL), con la quale esprimeva una convinta
censura nei confronti dell’operato del sindaco Vincenzo Genduso e
invitava l’assessore Matteo Cagnacci a devolvere, a nome del
Consiglio Comunale, l’importo di euro 36.742,57 a favore del costruendo
Ospedale di Carità per le attività a favore degli anziani. Mercoledì
sera si è riunito il Consiglio Comunale ed è stata dibattuta la mozione.
I pubblici amministratori si sono giustificati dicendo che i laboratori
contattati dall’ufficio Lavori Pubblici non erano disponibili, e
vista l’urgenza con la quale le verifiche dovevano essere effettuate,
l’ufficio competente ha dato l’incarico al laboratorio dell’assessore
Cagnacci. Adesso, l’ufficio anzidetto dovrà trasmettere
all’opposizione copie delle lettere, o le mail, che il Comune ha inviato
ai laboratori interpellati, ai quali sono state chieste le prestazioni. Nel corso
del dibattito il sindaco Genduso ha dichiarato di aver consegnato
tutta la documentazione alla Procura della Repubblica, accettando
la richiesta del Gruppo PDL, che ha chiesto una copia della
documentazione trasmessa alla magistratura. A questo punto è stata
ritirata la mozione e il consigliere Maurizio Negroni (PDL) è
intervenuto dicendo: “Ritiriamo la mozione in attesa di vedere cosa
stabilisce la magistratura. Se non ci saranno responsabilità sono pronto
a dimettermi”. Sul
quotidiano Il Secolo XIX, edizione del 10 settembre scorso, si
legge che il sindaco di Taggia, Vincenzo Genduso, e il
consigliere delegato alla Pubblica Istruzione, Roberto Orengo, si
sono presentati spontaneamente nell’ufficio del procuratore della
Repubblica di Sanremo per chiedere che vengano accertate le circostanze
che hanno spinto lo stesso sindaco, il 6 luglio scorso, a emettere
l’ordinanza di chiusura dell’edificio scolastico. L’ultimo
paragrafo dello stesso articolo recita: “In seguito all’ordinanza
dell’8 luglio, e al contemporaneo rapporto dei Carabinieri, la Procura
aveva già aperto un’indagine sulle presunte carenze strutturali della
scuola di via Papa Giovanni. Al momento, il fascicolo è contro
ignoti”. Molti dei
miei concittadini (e il sottoscritto compreso) si domandano se era
necessario che il sindaco e il consigliere si presentassero dal
procuratore, dal momento in cui la Procura di Sanremo aveva già
aperto un fascicolo. Sarebbe
stato preferibile che l’affidamento dell’incarico per eseguire i rilievi
e le prove sui materiali non fosse stato affidato alla ditta di un
assessore della Giunta Genduso. A mio avviso, ciò che lascia
maggiormente perplessi è il fatto che
nel giro di soli quindici giorni,
l’amministrazione comunale ha chiuso la scuola elementare Papa
Giovanni (ubicata in centro città) e ha deciso che dovrà essere
abbattuta, senza adoperarsi minimamente per trovare una soluzione per
consolidare l’edificio, che regge da una cinquantina di anni e che ha
resistito a diverse scosse di terremoto. La
decisione di abbattere la scuola poteva essere condivisa dalla
cittadinanza se il Comune disponesse dei capitali necessari per
costruire un nuovo edificio scolastico, in via Papa Giovanni, e
non per vendere il terreno a privati imprenditori, la cui vocazione non
è quella di costruire scuole.
Claudio Mazza
http://www.leonardo666.splinder.com 3
ottobre 2009
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