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UNA NAZIONE SVENTURATA

di Giovanni Gigliotti

 

  (La società è schizofrenica,  la  morale  è  un  impiccio)

   "Sventurata  quella  nazione  la   cui  politica  è  fatta   di   sotterfugi,   la    cui

  filosofia  è  impostura,  il   sociale è fatto di rattoppi"

(Gibran Kahlil)


Quando la morale è solo un impiccio del quotidiano  percorso, l'arroganza il modo più facile per  ottenere privilegi ed immunità, l'informazione è ostaggio e veleno che ammorba le coscienze e travisa  la verità; quando il nulla appanna i nostri sensi e  fiacca la nostra volontà, quando l'edonismo esasperato  ha il sopravvento, è saggia lezione di vita ricordare  chi ha dedicato, generosamente e con limpida coerenza,  la propria esistenza al prossimo più bisognoso:  da Gandhi a Martin Luther King, da Alberto Schweitzer  a Madre Teresa di Calcutta, dai grandi idealisti ai Santi indomiti.

Queste persone straordinarie, solitarie e ribelli in un  mondo segnato da un gravissimo disorientamento, hanno fortemente contrastato, combattuto al pari di Angeli guerrieri, il supino e sovente codardo accondiscendere alla violenza, alla sopraffazione, alla eliminazione  degli indifesi della terra.

 

  Il cristianesimo oggi, faro guida strategico in un  consesso di estrema difficoltà sociale e morale,  ha come compito essenziale e responsabile l'impegno  di ergersi a paladino dei fratelli più sfortunati, a dispetto e contro chi trama, per occulti o palesi

interessi, per l'affossamento o la distruzione dei  valori nobili e basilari dell'umanità: un cristianesimo  determinante,perseverante, sospinto dalla volontà e  dalla speranza, conscio della propria missione e delle  aspettative che ne derivano, esempio e costruttore instancabile di pace e fratellanza.

Sempre nuovi e numerosi crimini continuano a moltiplicarsi e radicare nella nostra società: impressionanti per la violenza, come i "baby killer" emuli di "Arancia meccanica", assassini in erba senza raziocinio ed inibizioni; o la violenza malata come la morbosa attrazione di adulti nei riguardi di minori innocenti con azioni nefande, sia psicologiche che fisiche, sovente spinte all'estrema perversione della loro uccisione; o della scellerata iniziazione di "allevamenti"  di esseri umani, a termine, utilizzati al solo scopo di lucro per la fornitura di organi per trapianti; o la morte di Stato, senza appello, per i malati terminali; o del sistematico danneggiamento delle risorse naturali ambientali con danni conseguenti ed irreversibili per l'intera collettività.

C'è di tutto e di più in questo calderone  esistenziale, dall'imbarbarimento della menti al diniego  del raziocinio, dalla disperazione alla follia, dal  surrogato del benessere al baco del malessere, dal pessimismo all'euforia killer delle droghe, dagli

sprechi enormi alla finta prodigalità verso il Terzo Mondo, dai focolai innescati di guerre per crudo profitto alla pace delle parole ambigue e fini a se stesse.

 

  La società è schizofrenica, i diritti fondamentali dell'uomo elusi e sistematicamente ignorati e calpestati, migliaia di persone vengono ogni giorno perseguitate, imprigionate ed uccise tra la più vergognosa indifferenza.

 

  Non sembra più possibile ritrovare, ricostruire una  convivenza civile di rispetto e dignità morale che nobiliti il senso vero della vita: solo l'uomo, fatto cristiano, potrà forse, in un sussulto di ritrovata coscienza, porre un freno a questa tragedia infernale edificando giorno per giorno, pietra su pietra, amore

  con amore, un mondo semplicemente più giusto.

 

  Gianni Gigliotti.

  www.azioneriformista.it