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che promuovono Alassio e Verezzi

Kappa: ecco le nuove scarpe “Superga Alassio”. Poste Italiane: maxi francobollo


Borgio Verezzi

Il mese di giugno dopo una sbornia senza precedenti di notizie dedicate alle elezioni, riserva alla Provincia di Savona due “belle notizie”. In altri tempi sarebbero entrambe da prima pagina.

La prima (vedi…Il Secolo XIX riprodotto) riguarda Alassio che in questo caso riesce a farsi una salutare promozione, lontana da guasconate e frivole passerelle di cui la EX REGINA delle vacanze (anni ’60) spesso subisce la mancanza di buon gusto.

Questa volta ci ha pensato il marchio Kappa che in una serate a Le Vele ha presentato le nuove scarpe che “faranno il giro dei negozi di mezzo mondo”.

Le scarpe di Kappa hanno fatto ad Alassio, a tutti i suoi operatori impegnati nel turismo, ai cittadini che di turismo traggono fonte di reddito, un bellissimo regalo.

Le nuove scarpe, in vendita nei quattro continenti, si chiamano “Superga Alassio”, con l’aggiunta della personalizzazione dei “pesciolini di Alassio”.

L’iniziativa è del Gruppo Basic, proprietario dei brand Superga e Kappa. Perché questo stupendo omaggio?

<Perché Alassio – parole di Marco Vitale, consulente musicale del Gruppo BasicNet – è una località italiana superqualificata. Sono indimenticabili le estati trascorse sulle spiagge e nel budello alassino>.

Per Verezzi è un riconoscimento di prestigio (diciamo anche culturale e promozionale) ancora maggiore. Sono le Poste Italiane, con la loro imponente macchina di clienti, a ricordarsi e celebrare gli onori a Verezzi, l’antica Veretum. Un francobollo di grande dimensioni sarà in vendita dai primi di luglio. Non è solo materia per i collezionisti, è un piccolo “ambasciatore” verezzino in Italia e in tutte le nazioni dove sarà inviata corrispondenza.

Borgio Verezzi è tra gli otto centri della provincia di Savona a potersi fregiare dell’ambito riconoscimento di “I Borghi più belli d’Italia”, associazione senza fini di lucro dei Comuni Italiani. Con Borgio figurano Castelbianco, Castelvecchio, Finalborgo, Laigueglia, Millesimo, Noli e Zuccarello.

 Il francobollo dedicato a Verezzi è anche la ricompensa a quanti, in tanti anni e tra tante lotte, si sono battuti affinché il borgo non subisse un secondo bombardamento, dopo quello dell’11 agosto 1944 (seconda Guerra Mondiale), a suon di cemento, brutture, scempi ambientali, distruzione di valori e tradizioni.

La stessa guida ufficiale dei Borghi più belli ricorda che <mentre il cemento ha selvaggiamente aggredito il centro e la prima collina, Verezzi è rimasta indenne grazie a…; creando anche una forte valorizzazione turistica e un’inversione di tendenza all’abbandono delle terre dove si coltivavano  vite, albicocco, ulivo>.

Chissà se un giorno i libri di storia daranno atto che quella durissima battaglia per salvare Verezzi non cadde dal cielo, ma ebbe degli alfieri. Tra essi un sindaco, Enrico Rembado,  un democristiano di sinistra che fu candidato invano al Parlamento. Rembado il galantuomo, inflessibile nella tutela ambientale, ma non quella “masochista”, che in troppi hanno dimenticato in fretta. Non è un problema di punteggi, di meriti, di pagelle. Ma di scuola di vita e di pubblica amministrazione, di politica al servizio degli interessi della comunità, di lungimiranza. Esempi sempre più rari nel panorama dell’arcobaleno ligure.

Oggi i mass media ci offrono con insistenza e persistenza altri personaggi pubblici, “eroi” dei nostri  tempi. Si diventa celebri non per avere “salvato” un paese, ma per i metri cubi rilasciati. Più ne rilasci, più prendi voti. Più l’illegalità prospera (nell’edilizia e dintorni, vedi evasione fiscale), più raccogli consensi.

Cosa ne sarebbe di Verezzi, Castelvecchio, Zuccarello, Millesimo, Finalborgo se il “dio cemento, denaro, speculazione e arricchimenti facili” avessero preso il sopravvento? Eppure, a parole, sono moltissimi i tifosi dei “borghi più belli”.  (l.c.)