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By J. Bochaca
(brani proposti da Marco G. Pellifroni)
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Questo sistema, che sarà oggetto di scherno per
le future generazioni, conferisce al banchiere
il controllo del livello dei prezzi, e, come
logica conseguenza, dei salari. Praticamente il
banchiere mantiene, sui propri concittadini, un
potere assoluto, un potere quale mai il più
dispotico tiranno abbia immaginato: il potere di
assoggettare alle sue pretese chiunque osi
opporglisi, mediante la minaccia latente della
rovina. Il moderno banchiere o, più esattamente,
il sistema finanziario, è in grado di rovinare i
suoi debitori e di strappar loro "legalmente" la
proprietà. |
"Supponiamo che io sia un banchiere e che presti
mille dollari a John Smith, con la garanzia
della sua fabbrica. Subito dopo ritiro una parte
dei miei altri prestiti, diminuendo così il
potere di acquisto nella regione in cui John
Smith svolge la sua attività. Come conseguenza
di detta contrazione del potere di acquisto e
della relativa 'domanda', i prezzi scenderanno e
John Smith cesserà di guadagnare. Siccome deve
pagarmi gli interessi sul prestito, egli
comincia a diminuire il personale e a installare
macchine che gli consentano di economizzare mano
d'opera. Però io proseguo nella riduzione dei
prestiti. E i prezzi continuano a scendere,
tanto che, alla fine, John Smith si ritroverà
senza mezzi. Egli mi informa che non può
corrispondermi gli interessi. Pertanto gli
sequestro la fabbrica e la pongo in vendita. La
miglior offerta è di ottocento dollari e quindi
me la tengo in pagamento del mio prestito. Poco
più tardi riprendo a far prestiti e i prezzi
tornano a salire. La fabbrica di John Smith
acquista ora un notevole valore giacché,
somministrando il potere d'acquisto, ho fatto
aumentare la 'domanda' di quanto essa produceva.
Così posso ora venderla per cinquemila dollari,
lucrandone quattromila in piena legalità".
Crisi mondiale del
Altro esempio. Il 16
maggio 1963 il Tribunale Correzionale di
Nivelles in Belgio esaminava la questione del
fallimento della ditta SOCOGA. Paul Marie de
Launoy rese dinanzi al giudice la seguente
deposizione: "
Ma torniamo alla
situazione negli USA del 1929. Le mercanzie
erano più che abbondanti, i silos granari pieni
da straripare - si dovettero finanche
distruggere i raccolti bruciandoli - la mano
d'opera, sia specializzata che bracciantile,
pronta al lavoro: mancava solo il "danaro"! Le
banche vennero in possesso di decine di migliaia
di industrie, aziende commerciali, imprese
agricole, negozi.
Mancava danaro... mancava
qualcosa che, seppure ardua da guadagnare,
risulta, in cambio, la cosa più facile da farsi:
è sufficiente la tipografia dello Stato, che
tutela e controlla la quantità emessa, acciocché
sia proporzionata alla reale ricchezza prodotta.
E tuttavia il governo statunitense non fece
stampare il danaro occorrente. Per aumentare il
volume di danaro circolante fu abbassato il
tasso di sconto, a fine di scoraggiare
l'immobilizzo di capitali presso le banche. Ciò
aggravò la situazione di crisi dell'apparato
produttivo, dato che all'aumento della liquidità
non corrispose una ripresa della produzione,
bloccata dalla mancanza di capitali bancari di
investimento. Da tale situazione gli U.S.A.
usciranno soltanto con la politica economica di
inflazione programmata del presidente Roosevelt,
di ispirazione keinesiana (New
Deal).
Da questo momento in poi, negli U.S.A. inizierà
a svilupparsi una politica di intervento
crescente dello Stato nei campi economici
interni ed internazionali. Il governo degli
Stati Uniti, di concerto con il consiglio (Board)
dei direttori della
Federal Reserve Corporation*,
che è un
consorzio fondato nel 1913 al fine
di unificare gli enti di emissione della carta
moneta, prima costituiti ora dall' una ora
dall'altra banca privata, fissa il livello del
tasso di sconto, regolando in tal modo il volume
di danaro liquido presente sul mercato. |
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Nei confronti della Federal
Reserve Corporation (ente funzionante in
modo analogo alla Banca d'Italia [oggi
alla BCE]) il governo contrae un debito
nominale ogniqualvolta per effettuare lavori
pubblici, o per intervenire in sostegno di
particolari settori economici che si trovino in
grave crisi, fa stampare nuovo danaro. La
differenza tra le entrate, dovute a tasse,
imposte e utili delle aziende gestite dallo
Stato, e i prestiti contratti con |
Le conseguenze di una
completa libertà di azione da parte delle banche
balzano alla vista.
Essendo
onnipotenti - quindi irresponsabili - le banche
hanno potere di vita e di morte su qualsiasi
impresa, per quanto robusta essa sia. La
degenerazione finanziaria di tale fenomeno
comporta il gravissimo estremo che per effetto
del rifiuto di un prestito, un'impresa, per
quanto prospera, può in un determinato momento
vedersi costretta a vuotare i propri magazzini a
qualunque prezzo, anche in pura perdita, per far
fronte ad obbligazioni urgenti e scadenze. Dopo
averla obbligata a vendere sottocosto, gli
agenti della oligarchia bancaria comprano grosse
quantità delle giacenze deprezzate;
successivamente si approva il prestito, le
mercanzie salgono di prezzo e vengono rivendute
con fantastici guadagni. Detta pratica di
furto
legalizzato è giunta a un grado tale di
raffinatezza, che è sufficiente annunciare
attraverso la stampa un aumento o una riduzione
del tasso di sconto per far salire o scendere a
volontà il valore degli stock.
Grazie a tali sistemi
i membri della
Federal
Reserve e i loro vassalli delle banche
private hanno praticamente raggiunto il
controllo di tutte le grandi industrie
americane... e, movendo da ciò, hanno cominciato
la coca-colonizzazione del pianeta.
Per riassumere diremo che
il cosiddetto "Credito" consiste nel falso
impegno assunto dai banchieri di pagare dieci [oggi
sino a 50] volte di più del denaro che essi
posseggono, proveniente dai loro
depositanti-creditori. Il credito non consiste
in danaro autentico, a corso legale, ma potendo
far le veci del medesimo - per pagare beni o
servizi, o per estinguere debiti - di fatto
diventa impossibile distinguerlo dalla moneta
legale. Questi "impegni o promesse di pagamento", rilasciati dal banchiere sotto
forma di libretti di assegni bancari, nascono
come prestiti che devono essere rimborsati con
relativi interessi.
I banchieri si riservano il "diritto" di cancellare le loro
"promesse" - a credito! - potendo così a loro
arbitrio revocare il novanta per cento del
potere di acquisto - la "domanda" - di un Paese. In effetti essi si
limitano a suscitare fluttuazioni molto più
modeste, giacché anche piccole fluttuazioni sono
sufficienti ad alterare il livello dei prezzi in
un senso o nell'altro, alterazioni delle quali
essi vivono.
*
Tra i principali membri del primo consiglio di
questa
Corporation, troviamo il banchiere di
Amburgo Paul M. Warburg. Un fratello di questi
si trovò compromesso, e per questo ufficialmente
accusato dai servizi segreti statunitensi, per
aver contribuito a finanziare la rivoluzione
bolscevica del 1917. Un altro Warburg fu privato
della nazionalità tedesca, in applicazione delle
leggi razziali del Reich nel 1933.
(continua e termina
sul prossimo numero)
14 giugno
2009
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