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Seconda puntata – Le Commissioni consiliari si fanno o non si fanno?

 

<A Loano comando io, parola di sindaco>

Chi disobbedisce dovrà vedersela con…

 i Vaccarezza 

 

        di Gilberto Costanza *

 

 


Gilberto Costanza

 

Continua l’esame della delibera n. 46

 

COMUNE DI LOANO

VERBALE DELLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Numero 46,    16/09/2008 del registro deliberazioni.

Oggetto:APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA CONSILIARE DEL 06.08.2008 -

Seduta del  16/09/2008 alle ore 20:00 in Loano, nel Civico Palazzo.

 

Alla trattazione risultano:

 

VACCAREZZA ANGELO    (Sindaco)

Presente

 

DELLISOLA ALBERTO    (Consigliere)

ASSENTE

ZACCARIA REMO    (Vice sindaco)

Presente

 

MANGIOLA SAVERIO    (Consigliere)

Presente

LETTIERI LUCA    (Assessore)

Presente

 

BOLOGNESI UMBERTA   (Consigliere)

Presente

PICCININI GIACOMO    (Assessore)

Presente

 

GARASSINI ELISABETTA(Consigliere)

Presente

GOTTI LORENZO    (Presidente)

Presente

 

PESCE PIERLUIGI    (Consigliere)

Presente

MARCONI NICOLETTA    (Assessore)

Presente

 

PULEO SANTO    (Consigliere)

Presente

PIGNOCCA LUIGI    (Assessore)

ASSENTE

 

SANDRE DINO    (Consigliere)

Presente

OLIVA PIETRO    (Consigliere)

Presente

 

TASSARA GIULIA    (Consigliere)

ASSENTE

BOCCHIO GIANLUIGI    (Consigliere)

Presente

 

FRANCO ROBERTO    (Consigliere)

Presente

GUERRA  ADRIANA    (Consigliere)

Presente

 

MICELI ANTONINO    (Consigliere)

Presente

ROCCA ENRICA    (Consigliere)

Presente

 

Totale:    21  

Presenti: 18

Assenti:  3

Partecipa alla seduta il Sig. ARALDO Dr. Piero  –          Segretario Generale

Sotto la presidenza del Sig. GOTTI Dr. Lorenzo -         Presidente del Consiglio Comunale

 

Partecipa alla seduta consiliare l’Assessore Esterno Francesco Cenere.

 

Fanno il loro ingresso nella Sala delle adunanze l’Assessore Comunale Luigi PIGNOCCA ed il Consigliere Comunale Alberto DELLISOLA – PRESENTI N° 20.

.…vedi precedente puntata……

CONSIGLIRE GARASSINI:

“Sì, Signor Sindaco e Consiglieri, dunque noi, se vi ricordavate, avevamo deliberato nel novembre del 2007 la costituzione di una Commissione di Studio finalizzata a lavorare per concordare o comunque lavorare insieme, per modificare lo Statuto Comunale e il Regolamento al fine non di istituire, perché l’istituzione delle Commissioni anche attualmente è una facoltà, ma al fine di rendere lo Statuto e il Regolamento compatibile con appunto la scelta più volte annunciata dal Sindaco di effettivamente dare il via a queste Commissioni Consiliari. La Commissione di Studio, alla quale faceva parte il Sindaco, che peraltro purtroppo per i molteplici impegni non abbiamo visto sovente se non la prima volta, ha lavorato in questi mesi e ha raggiunto un testo condiviso in gran parte. Solo su una piccola parte, una piccola modificazione relativa al Regolamento Comunale non c’è stato accordo fra i Membri di Opposizione e quelli di Maggioranza. Noi abbiamo terminato i lavori con un accordo all’interno della Commissione di Studio, cioè che si sarebbe portato in Consiglio Comunale una proposta di deliberazione sul testo condiviso che avremmo sottoposto al voto del Consiglio e poi un’ulteriore proposta di deliberazione con i due testi, quello proposto dall’Opposizione e quello proposto dalla Maggioranza, su quell’articolo, il famoso Art. 14, sul quale non avevamo raggiunto un accordo. Ecco, ci tengo a precisare appunto che l’accordo non si raggiunge perché la Minoranza ritiene non corretto che il Sindaco abbia un ruolo di filtro sostanzialmente sugli argomenti che dovrebbero essere discussi all’interno delle Commissioni, mentre la Maggioranza ritiene che questo ruolo di filtro del Sindaco sia opportuno. Ora, io sinceramente sulla base dei nostri lavori pensavo, e ritenevo logica conseguenza, visto che noi abbiamo ricevuto anche un testo, che fosse portato nel primo Consiglio Comunale utile per l’approvazione. Io sinceramente, in tutta serenità, pensavo che in questo Consiglio avremmo trovato all’Ordine del Giorno, finalmente, dopo quasi un anno, l’approvazione di queste modifiche del Regolamento e lo Statuto. Mi domando, e vorrei una risposta chiara, perché invece questo punto non è all’Ordine del Giorno. Perché non si era detto assolutamente che si doveva comunque arrivare ad un testo condiviso, (1) si era detto: lavoriamo, lavoriamo tutti insieme per cercare di modificare lo Statuto e il Regolamento, certamente è auspicabile un testo condiviso, l’abbiamo raggiunto direi per il novantanove per cento, ma se non si raggiunge al cento per cento sempre il Consiglio si può esprimere perché il Consiglio è sovrano e riguarda, tra l’altro, le Commissioni Consiliari che sono appunto le Commissioni del Consiglio. (2)  Per cui io chiederei veramente una risposta chiara, questa volta al Sindaco, e che ci dica una volta per tutte se queste Commissioni le vogliamo fare, perché se le vogliamo fare, ribadisco, si possono fare anche con questo Regolamento attuale; se invece abbiamo fatto un lavoro, ha portato dei risultati in larga parte condivisi perché nella Commissione di Studio c’è stato dialogo, contrariamente a quello che lei dice c’è stato dialogo, ci faccia capire effettivamente qual è la sua volontà.”

 

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 Il Sindaco Vaccarezza

 SINDACO:

“Volevo precisare che lo strumento della comunicazione non è lo strumento dell’interpellanza verbale, quindi un Consigliere fa una comunicazione al Consiglio, ritiene di rendere nota al Consiglio una cosa e poi se è del caso un Consigliere dell’altro Gruppo esprime la propria opinione. Quindi “ci faccia sapere “, “ci dica “, “vogliamo sapere “, va bene, lo faccio anche per rispetto del pubblico, comunque ci sono altri strumenti.., chiedo scusa, poi avrà spazio per la replica e nella replica dirà quello che dovrà dire. Non è la pratica oggi all’Ordine del Giorno per due motivi: principalmente perché, ed è stato spiegato travisando la realtà come sempre, non c’è una volontà da parte della Maggioranza di evitare che gli argomenti che entrano in Commissione non subiscano il filtro del Sindaco.

La richiesta che perviene dalla Minoranza è quella di ampliare gli argomenti che si trattano in Commissione. Le Commissioni Consiliari trattano solo e esclusivamente delle pratiche che vengono in Consiglio Comunale. Si è richiesto di modificare le Commissioni, di ampliare nelle Commissioni gli argomenti trattati, si è trovato un accordo sulla Maggioranza, con questo vi chiediamo semplicemente che ci sia una forma di limite. E la forma di limite data dalla buona volontà di ampliare, perché se no le Commissioni Consiliari solo e esclusivamente di argomenti di Consiglio trattano, data proprio dal fatto che ci sia una richiesta che viene fatta alla Maggioranza e poi il Sindaco porta gli argomenti in discussione. Sul fatto poi che dopo che sono state fatte una serie di richieste, molte, da parte della Minoranza, accolte tutte da parte della Maggioranza, la Maggioranza abbia richiesto che essendo arrivati ad un testo che accoglie il novanta per cento delle vostre richieste ci sia la fine dei lavori portando qua un testo condiviso e voi abbiate detto “no, noi cento volevamo e cento ci votiamo“, beh sicuramente non è un bel modo per cominciare a lavorare in sede di Commissione. Cioè le Commissioni saranno sempre così: voi arriverete con una serie di richieste, ne otterrete una parte e rimarrete sulla vostra posizione. Non arriveremo mai a una posizione nell’interesse comune per cercare di dare un contributo ad un prodotto che sia di tutti e due. In questo caso voi arrivate dicendo “benissimo, noi vi chiediamo una serie di cose e ce le concedete”. Bene. Quel testo lì con le cose che noi abbiamo voluto ve lo votate voi, noi ce ne votiamo uno ancora diverso nel quale ci mettiamo tutto quello che abbiamo richiesto “. (3)  Allora, in quest’ottica, visto che siamo andati così avanti e si è lavorato così bene, tanto, dal fatto che comunque voi siete rimasti sulle vostre posizioni mentre noi siamo venuti sulle vostre, in sede di Maggioranza sarebbe stato argomento di Capigruppo, lo anticipo qua, e lo porteremo nel prossimo Consiglio Comunale, la richiesta è quella di ampliare il lavoro di questa Commissione, che aveva come obiettivo modificare solo la parte relativa alle Commissioni e di entrare nel merito di Statuto e Regolamento, cioè di entrare in una revisione della Costituzione Loanese, portando anche altre modifiche che in questi due anni si sono evidenziate come difficoltà, dal nostro punto di vista, di tenuta dei Consigli Comunali. (4) E quindi la prossima volta chiederemo di ampliare le funzioni di questa Commissione a cui daremo sia Statuto che Regolamento da revisionare e li revisioneremo in maniera globale, sperando di trovare un accordo e diversamente, come mi sembra giusto e corretto, mantenendo le nostre posizioni, portando poi alla fine un testo voi e un testo noi, che voteremo qui, ma sperando che in Commissione si possa arrivare a una posizione mediana. La motivazione per cui non c’è oggi è questa. Sono due, la prima perché riteniamo che questa Commissione già che lavora continui a lavorare e finisca la modifica anche su altri argomenti; la seconda, onestamente ritenevo non così complicato da parte vostra arrivare a votare il testo per cui noi abbiamo praticamente recepito il novanta per cento delle vostre osservazioni; il mantenere con il vostro testo e comunque voi vi continuate a votare quello che portate non è neanche un buon viatico per quelle che saranno poi le Commissioni.”

 

CONSIGLIERE GARASSINI:

“Guardi, innanzitutto eventualmente sarà il Presidente del Consiglio a dire se un Consigliere si sta comportando non in aderenza al Regolamento del Consiglio. Lo abbiamo eletto, cioè c’è apposta, lo avete eletto, sì perché altrimenti sarebbe inutile la sua figura. Quindi, Signor Sindaco, se lei vuole essere Sindaco e Presidente del Consiglio, (5)  per carità, ma ne prendiamo atto e che non c’è problema. Vede, Signor Sindaco, lei in tutto quello che ha detto si è dimenticato di un dettaglio, cioè: alla prima riunione, un’unica riunione alla quale lei ha partecipato, era stato redatto un verbale di questa riunione nella quale il Gruppo di Studio, la Commissione di Studio, avevo dato i principi sulla base dei quali poi impostare il proprio lavoro. Uno di questi principi era proprio il discorso dell’ampliamento del ruolo e delle funzioni e delle competenze delle Commissioni Consiliari. (6) Quindi, come dire, questa era, è stata una scelta e come dire un caposaldo che i Membri del Gruppo di Studio, lei compreso Sindaco, forse si dimentica, però lei compreso, aveva condiviso in quella sede. Quindi le modifiche al Regolamento e allo Statuto non sono nient’altro che un’esplicazione dei principi che si erano dati in quella sede. Per cui le Commissioni Consiliari sì hanno competenza per le materie di Consiglio, ma proprio in quest’ottica e nell’ottica appunto indicata in quella prima riunione, si è pensato appunto che fosse corretto che nelle Commissioni Consiliari anche argomenti chiaramente di interesse per la collettività, per il paese, non argomenti qualsiasi, potessero entrare in Commissione in un momento appunto di confronto fra Maggioranza e Opposizione. Questo è quello che si era deciso e mi sembra insomma che i Membri della Commissione di Studio non potranno smentirmi. Ora il fatto che lei voglia comunque essere, diciamo, l’autorità a cui il singolo partecipante Consigliere debba riferirsi per decidere se in Commissione si discuterà o non si discuterà di un argomento, è una cosa molto avvilente per le Commissioni Consiliari stesse, per il Consiglio e soprattutto avvilente per il Presidente di quella Commissione. (7) Perché noi riteniamo che questo filtro che ci sarà senz’altro e che il Presidente eserciterà d’accordo con il Sindaco e con la Giunta, perché questo è chiaro, questo filtro eventualmente sia fatto dal Presidente della Commissione, che è nominato dalla Maggioranza. E invece no, Sindaco, lei vuole comunque mettere lo zampino e becco su cose che in realtà non la riguardano, perché le ricordo che sono Commissioni Consiliari. E tra l’altro, ribadisco, il Gruppo di Studio aveva deciso insieme, d’accordo, all’unanimità, lei compreso, che le materie sarebbero state ampliate. Il fatto che lei ora dica “questa Commissione di Studio dovrà anche occuparsi di tutta una serie di modifiche dello Statuto e del Regolamento “: va bene, Signor Sindaco, non siamo proprio sciocchi, l’anello al naso non l’abbiamo. Cioè, è un modo forse gentile, un po’ politichese, il suo solito modo, di aumentare la mole di lavoro per far sì che magari questa Commissione di Studio, che sappiamo con quanta difficoltà si è riunita, sempre per i suoi molteplici impegni, cioè lei era sempre impegnato, non si riuscivano mai a trovare le date per vederci, però poi alla fine lei non c’era mai. Allora, ci metteremo un altro anno, sa lei magari davanti avrà anche degli impegni non da poco, metteremo magari un altro anno per modificare magari qualche piccola cosa, insomma di fatto le Commissioni non le volete fare. Le avete annunciate in campagna elettorale, le avete annunciate dopo, sui giornali, “finalmente le Commissioni si fanno “, ma poi di fatto nella sostanza, diciamocelo chiaro, è evidente che non le volete perché altrimenti le avreste potute istituire già con il Regolamento attuale, con lo Statuto attuale e non l’avete fatto, abbiamo trovato un accordo, non lo volete portare in Consiglio, va beh, aggiungiamo noi non ci sottraiamo al lavoro, per carità, lavoreremo, però insomma non prendiamoci per il naso.” (8)

Riflessioni, ipotesi, domande

 

(1)   “…Io sinceramente, in tutta serenità, pensavo che in questo Consiglio avremmo trovato all’Ordine del Giorno, finalmente, dopo quasi un anno, … Mi domando, e vorrei una risposta chiara, perché invece questo punto non è all’Ordine del Giorno. Perché non si era detto assolutamente che si doveva comunque arrivare ad un testo condiviso,…” E’ il modo personale di amministrare del Sindaco: una volta dice…, la volta successiva smentisce e rettifica… e così via!

(2)   “…è auspicabile un testo condiviso, l’abbiamo raggiunto direi per il novantanove per cento, ma se non si raggiunge al cento per cento sempre il Consiglio si può esprimere perché il Consiglio è sovrano e riguarda, tra l’altro, le Commissioni Consiliari che sono appunto le Commissioni del Consiglio. La Capogruppo Garassini si rassegni. Il Sindaco Vaccarezza ha dimostrato e vuole dimostrare chi comanda: Lui vuole il 100 per cento!

(3)   “…la Maggioranza abbia richiesto che essendo arrivati ad un testo che accoglie il novanta per cento delle vostre richieste ci sia la fine dei lavori portando qua un testo condiviso e voi abbiate detto “no, noi cento volevamo e cento ci votiamo“, beh sicuramente non è un bel modo per cominciare a lavorare in sede di Commissione. … Non arriveremo mai a una posizione nell’interesse comune per cercare di dare un contributo ad un prodotto che sia di tutti e due. In questo caso voi arrivate dicendo “benissimo, noi vi chiediamo una serie di cose e ce le concedete”. Bene. Quel testo lì con le cose che noi abbiamo voluto ve lo votate voi, noi ce ne votiamo uno ancora diverso nel quale ci mettiamo tutto quello che abbiamo richiesto “. Argomenti puerili e non veritieri che dimostrano, ancora una volta, con quanta arroganza (e da anni) Vaccarezza sta amministrando Loano.  

(4)   “…lo anticipo qua, e lo porteremo nel prossimo Consiglio Comunale, la richiesta è quella di ampliare il lavoro di questa Commissione, che aveva come obiettivo modificare solo la parte relativa alle Commissioni e di entrare nel merito di Statuto e Regolamento, cioè di entrare in una revisione della Costituzione Loanese, portando anche altre modifiche che in questi due anni si sono evidenziate come difficoltà, dal nostro punto di vista, di tenuta dei Consigli Comunali. Il probabile pensiero del Sindaco:“Non posso fare una cosa? I Consiglieri di minoranza mi danno fastidio? Modifico il regolamento! Non posso comandare “a modo mio”? Cambio la Costituzione loanese e così via facendo…! Questa è la “Democrazia” del Sindaco Vaccarezza!

(5)   “…Guardi, innanzitutto eventualmente sarà il Presidente del Consiglio a dire se un Consigliere si sta comportando non in aderenza al Regolamento del Consiglio. Lo abbiamo eletto, cioè c’è apposta, lo avete eletto, sì perché altrimenti sarebbe inutile la sua figura. Quindi, Signor Sindaco, se lei vuole essere Sindaco e Presidente del Consiglio, per carità, ma ne prendiamo atto e che non c’è problema. Il presunto pensiero del Sindaco: Qui comando IO e dico quello che voglio IO! Il Presidente del Consiglio c’è…ma non deve esserci: Ci sono IO! Tutti i Consiglieri comunali (sia di maggioranza ed, in particolare, quelli di minoranza) devono sapere (e non mettere in discussione) che c’è solo IO, ossia il Sindaco VACCAREZZA!  

(6)   Vede, Signor Sindaco, lei in tutto quello che ha detto si è dimenticato di un dettaglio, cioè: alla prima riunione, un’unica riunione alla quale lei ha partecipato, era stato redatto un verbale … nella quale …, la Commissione di Studio, aveva dato i principi sulla base dei quali poi impostare il proprio lavoro. Uno di questi principi era proprio il discorso dell’ampliamento del ruolo e delle funzioni e delle competenze delle Commissioni Consiliari. Sempre il probabile pensiero del Sindaco:Ma cosa dice e cosa vuole la Garassini? I principi…? Ma via:Faccio quello che voglio IO!  

(7)   “ … Ora il fatto che lei voglia comunque essere, diciamo, l’autorità a cui il singolo partecipante Consigliere debba riferirsi per decidere… è una cosa molto avvilente per le Commissioni Consiliari stesse, per il Consiglio e soprattutto avvilente per il Presidente di quella Commissione. … Continua il presunto pensiero del Sindaco: Ma allora! Non insista la Consigliere Garassini! Avvilente per le Commissioni consiliari… per i Presidenti di Commissioni? Ma è chiaro o non è chiaro che “A LOANO COMANDO IO!”  

(8)   “…E invece no, Sindaco, lei vuole comunque mettere lo zampino e becco su cose che in realtà non la riguardano, perché le ricordo che sono Commissioni Consiliari. … Il fatto che lei ora dica “questa Commissione di Studio dovrà anche occuparsi di tutta una serie di modifiche dello Statuto e del Regolamento “: va bene, Signor Sindaco, non siamo proprio sciocchi, l’anello al naso non l’abbiamo…., il suo solito modo, di aumentare la mole di lavoro per far sì che magari questa Commissione di Studio, che sappiamo con quanta difficoltà si è riunita, .. Allora, ci metteremo un altro anno,…, metteremo magari un altro anno per modificare… , insomma di fatto le Commissioni non le volete fare. Le avete annunciate in campagna elettorale, …, diciamocelo chiaro, è evidente che non le volete perché altrimenti le avreste potute istituire già con il Regolamento attuale, con lo Statuto attuale e non l’avete fatto, abbiamo trovato un accordo, non lo volete portare in Consiglio, va beh, aggiungiamo noi non ci sottraiamo al lavoro, per carità, lavoreremo, però insomma non prendiamoci per il naso.”  Ultimo probabile pensiero del Sindaco: Basta! Ne ho le scatole piene! I loanesi mi hanno votato? E allora faccio quello che voglio pensando, prioritariamente, al bene e interessi della “Casta loanese” e al bene e interessi  degli “amici degli amici”. Non faccio gli interessi dei loanesi? Non va bene agli altri? Ebbene, me ne frego!   

 

 

*Gilberto Costanza (giornalista iscritto nell’elenco speciale dell’Ordine, già assessore e consigliere comunale di Loano)

 

 

e-mail: gilberto.costanza@alice.it