D) Testimone
dei tempi…il migliore sindaco di Vado ed il peggiore...
Non dico il
peggiore, anche se potrei fare il nome. Il migliore è stato senza
dubbio
Pasquale Borra.
Prendeva i voti non solo dalla mia famiglia e dal Pci,
da tanti democristiani. Badava solo al bene di Vado, Non ha mai
ritirato l’indennità da sindaco. in banca andava il segretario del
partito che aveva la delega e i soldi servivano per le spese della
sezione e aiutare qualche bisognoso.
D) Il futuro
di Vado, possono convivere piattaforma, industria, turismo, ma
soprattutto qualità della vita, dell’aria, salute che dovrebbero
essere le vere priorità nella cosiddetta società civile. Altrimenti
…
Sono
esplicito, l’unica cosa che non può convivere, stante l’attuale e
prossima situazione, è industria, piattaforma e turismo attrezzato.
Può convivere, anzi è prioritario, il rispetto dell’ambiente, senza
demagogia, restando con i piedi a terra; qualità della vita,
attraverso controlli.
D) Come vorrebbe essere
ricordato dai posteri il tenacissimo e longevo (politicamente)
Pietro Bovero…
Le critiche
non mi danno fastidio, a volte fa piacere ascoltarle. Servono
sempre. Non ho mai ricavato un centesimo di profitto da tutti i
benefici che potevo avere con gli incarichi ricoperti. E posso
documentarlo.
D) L’accusa che più ti ferisce…
Non saprei…non mi hanno mai
dato del ladro, è una bella cosa. Una volta, spiritosamente, mi
dicevano di non essere
in grado di fare l’allenatore di calcio, pur essendo patentato. Poi
si sono ricreduti. Le uniche persone che non vorrei avere attorno e
mi feriscono, sono i falsi, gli ipocriti…
D) C’è
qualcosa che più ti appaga…
Quando
ottengo risultati reali, a livello amministrativo. Penso al piano
urbanistico, alle opere…nell’interesse esclusivo del paese, degli
abitanti. Anche se non si può accontentate tutti…
D) Bovero è
una volpe o un lupo. Era il titolo di un nostro precedente articolo.
Nessuno, sui giornali, ha mai documentato il tuo passato …
Nè volpe, né lupo. Se fossi
una volpe avrei un robusto conto in banca e una fortuna immobiliare.
E gli esempi non mancano. Eppure ho lavorato, come si suol dire, una
vita. Se fossi un lupo non avrei
ottenuto il 20 per cento dei consensi in un paese da sempre
“rosso fuoco”.
D) Perché il
“partito del cemento” vince quasi ovunque le elezioni. Elegge
sindaci ed assessori, parlamentari e godono, a livello locale, di
buona stampa…escluso il libro di Sansa e Preve.
Tutti
aspirano ad avere una casa. Con l’edilizia convenzionata o popolare.
Oppure comprare, con mutui, possibilmente senza svenarsi. Altra
aspetto spesso ignorato. Lo Stato sprecone e a volte parassitario
non ha fondi per realizzare servizi, infrastrutture, opere
pubbliche. Allora si ricorre, si attinge agli oneri provenienti
dall’edilizia. Che non sono pochi. E dei quali si parla poco, di
cifre e numeri. Questi sono fatti. Non opinioni.
D) La
Provincia ha ancora ragione di esistere, alla luce dei costi e dei risultati…
Negli anni
ha dato sempre meno alla comunità, un ente intermedio, schiacciato,
molto burocratico e spesso “frenatore” di iniziative. Preferisco
occuparmi d’altro.
Immagini dal giorno della inaugurazione - Il
direttore Paolo Sacchetto (in piedi) e Almerino Lunardon. Tra i presenti molte
Autorità |
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D) C’è una brutta pagina su
Vado e riguarda la “Fondazione Ferrero”. I titoli, i servizi e le
fotografie. Prendiamo l’archivio del Secolo XIX. 14 marzo 2007,
Fondazione Ferrero, conto alla rovescia. Mezza pagina, con tanto di
scheda. Investimento di 40 milioni di euro, posti letto 320.
dipendenti 250, tra fondazione cooperative e 7 della casa di riposo
comunale. Foto e intervista di Almerino Lunardon indicato
presidente, in realtà consulente, come peraltro scritto, al posto di
Paolo Sacchetto e poi l’amministratore delegato Giorgio Balbo, ex
assessore a Savona e noto nel Psi.
E ancora mezza pagina il 20 marzo, sempre con super foto di
Lunardon, di una platea affollata con il vescovo Calcagno…le prime
file con il potere istituzionale e non….Tanti osanna. Tutto
dimenticato. Di queste primedonne, nessuno parla più. C’è un titolo
a tutta pagina del Secolo XIX dell’8 ottobre scorso “Ferrero, un
crac da 40 milioni….”. Barzellette, un gioco. La solita storia degli
smemorati…
Mi sia
consentito prudenza, prudenza per una vicenda cosi dolorosa. Quando
si iniziò con il sindaco
Peluffo,
da zero, in un’area di 30 mila mq. destinata a servizi…Io
personalmente ero molto favorevole. Vedovo i tanti benefici, per
l’occupazione, per gli anziani di Vado e non solo. Poi i primi
dolori…320 posti letto non occupati, il venir meno dell’aiuto di
Regione e Asl….Meno male che
abbiamo vincolato una parte della superficie…non può essere messa in
vendita. Penso all’ospedale di Albenga con i suoi 180 posti letto, e
noi con una struttura di 320. Il presidente della Fondazione
Ferrero onlus ha un nome
Sacchetto, come risulta dai
giornali, non posso rispondere per Lunardon,
c’era Balbo in stretta
collaborazione con un legale di Savona che teneva i rapporti. Non
posso parlare per loro, rispondere del loro operato. La
Fondazione Ferrero onlus non esiste
più, ha alienato tutto ad una immobiliare…Per quanto mi riguarda
sono sempre in attesa di avere quanto richiesto, cioè gli atti di
vendita. Sono molto rammaricato per le ansie degli ospiti, i nostri
50 assistiti ed una novantina di altri. Preoccupato per i
dipendenti, una decina dei nostri erano stati trasferiti nella nuova
struttura. Attendono mensilità arretrate. E’ una spada di Damocle
che segue con grande impegno e discrezione il sindaco
Giacobbe ed un’ottima Lucia
Bacciu,
eccezionale nel suo ruolo…
D) Rifarebbe
le battaglie del passato. Alle Case popolari, denunce e richieste
danni miliardarie ad imprenditori, politici, costituzione di parte civile…testimone d’accusa nei processi ai maggiori imputati del
processo Teardo. Lei prese le redini dell’Iacp, ente che era
definito, in atti ufficiali, il “più corrotto della provincia”...
A qualcuno
rileggere queste cose non farà piacere. Altri hanno dimenticato in
fretta. Questa è la vita. Rifarei tutto. So di aver dato tanti
dispiaceri, ma non ho agito per rancore, odio…Non sono un eroe.
Penso di aver fatto solo il mio dovere.
D) C’è una
persona che nella vita ha stimato più di ogni altra…
Fai
un’ altra domanda…se insisti mi sia concesso citare
Renzo Mantero,
segretario del
Pci a Vado, mio avversario
politico, scelto come padrino di mia figlia. Per lui l’arciprete
rifiutò il battesimo. Colpevole di essere comunista.
D) La classe politica
savonese è oggi all’altezza del compito…decide volentieri la
cementizzazione, il resto può attendere…E sono sempre gli stessi
sulla scena, da anni.
Siamo tutti
colpevoli, anch’io. Non abbiamo mai dato spazio, nei fatti, alle
nuove leve. Prevale la corsa alle poltrone. Non esiste più ideologia
e passione. C’è un solo dio a prevalere e tutti sappiamo chi sia. Il
denaro, le palanche.
D) Una corrente di pensiero,
forse una minoranza, sostiene che in questa provincia comanda un
gruppo di potere trasversale. Imprese, alcune banche, Scajola,
Burlando, Orsero, Campostano, Canavese, le cooperative rosse, Delle
Piane, Pasquale. Forse un po’ di Opus Dei… Con una regia genovese,
savonese, imperiese.
A questi poteri io non
credo, per esperienza diretta. Ci sono semmai personaggi che hanno
acquisito potere e carisma. A volte usato bene, a volte male. Non mi
pare corretto fare nomi, ci sono avversari politici. Ho sempre
apprezzato chi combatte per ottenere risultati concreti, di cui
tutti lamentiamo la mancanza.
Ben venga, dunque, chi rispettando l’etica non fa danni, ma
crea posti di lavoro e benessere.
D) Hai denunciato ai
carabinieri alcuni ambientalisti.
Sono in ballo gli avvocati di parte. Sei disposto a trovare
un accordo extragiudiziale…
No, grazie.
Dovevano pensarci prima. Parla uno che all’epoca dell’Iacp
ricevette in un solo colpo 15
denunce, con richiesta danni ed l’allora presidente del tribunale
Becchino,
sbottò con una frase significativa “Non possono continuare a farci
perdere del tempo….”.
D) Ti hanno chiesto di
entrare in massoneria….
Si, nel 1978; non conosco il
suo potere di cui tanto si parla o si straparla…
D) La domanda è delicata,
soprattutto per chi segue da oltre 40 anni la cronaca di questa provincia…malavita e appalti, malavita organizzata e…
Posso usare un superlativo?
Tantissima malavita, ma non faccio né l’inquirente, né il
magistrato…osservo, ascolto, traggo conclusioni. La democrazia
prevede ruoli e compiti. Diritti e doveri. Posso dire, con certezza,
che io non ho paura. Ho subito incendi ed attentati, telefonate
minatorie. Ovviamente sto parlando del passato. Gli anni più duri
furono dopo il 1984.
D) Cosa vorresti cancellare
dall’albo dei ricordi…oppure incorniciare
Cancellare un momento della
mia vita. Il primo matrimonio. Ma posso ora ricordare che nel
partito d’origine, il Psdi, di cui sono stato segretario
provinciale, e unico esponente della vecchio guardia ancora
impegnato politicamente, ho conosciuto compagni che non si
dimenticano. L’albisolese
Francesco Briuglia,
era consigliere comunale, in linea con la componente Longo-Preti,
segretario amministrativo, siciliano di Milazzo;
era una persona squisita, simpaticissimo. Un galantuomo. Faceva il
sarto. Una mosca bianca.
Luciano
Corrado
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