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L’intervista della settimana/ Chi è il bersaglio di ambientalisti e non solo…

Il politico delle sette vite

Bovero, roccia ieri, roccia oggi

<Mio nonno, mio padre…tutti socialisti della prima ora>. I posti di lavoro alla Maersk, i vantaggi per 1205 aziende di Vado, il ruolo positivo di Canavese. Le garanzie dell’accordo e la qualità della vita. Le “nebbie” della Fondazione Ferrero. Quel giorno che l’arciprete rifiutò il battesimo della figlia perché il padrino era comunista. Il galantuomo Briuglia...,il sindaco Borra amato da tutti. E ancora, malavita, corruzione, minacce, insulti. Il “no” ad entrare in massoneria. <Non mi sono arricchito e ho il 20 per cento dei consensi in un Comune rosso>

             di Luciano Corrado

 


Pietro Bovero

Vado Ligure - E’ forse il più longevo politico savonese in “piena attività”. Sulla plancia di comando. Mattatore e picconatore. La sua stella polare è il socialismo (con esordio socialdemocratico alla Saragat). Pietro Bovero, il geometra-imprenditore (non edile), presidente di società sportive, vice sindaco di Vado (dal 3 ottobre sull’avventino per via di un dissidio interno alla giunta)  è un volto popolarissimo. Da 43 anni consigliere comunale.

 Da sempre raccontato sulle pagine di cronaca e dello sport di provincia. Chiamato (anni ’80)  alla presidenza dell’Iacp (ora Arte), allora definito dai giudici <l’ente più corrotto della provincia>.

Bovero, grinta quanto ne basta, polemista, ma concreto, controverso e di buon cuore, generoso e rigoroso. Tanti avversari. Tante batoste. Non è abituato a far la damigella. Indomabile, eppure resta sulla scena politica ed amministrativa soprattutto della sua Vado, città dove è nato e per la quale dice di nutrire un <immenso amore>. Le turbolenze non lo spaventano, come le minacce. E’ un combattente vero.

In questa intervista a tutto campo si racconta e racconta. E’ soprattutto una testimonianza di ieri e di oggi. Su personaggi, fatti, esperienze di vita e di politica, argomenti attuali. Il ruolo dei “media”. Il coraggio di parlare con chi non ha potere da spendere. Che può al massimo documentare chi era Bovero ieri, visto dal giornalista di provincia, chi è Bovero oggi.

In una scenografia mediatica dove vanno in onda, quasi ogni giorno, gli “smemorati”. 

 

D) Chi sono i tenaci ambientalisti di Vado che vorrebbero “affondare” la piattaforma della Maerk, forti di un voto popolare.  Sono nemici del progresso o in nome del progresso non si dovrebbe uccidere il futuro. E’ d’accordo che non si può sacrificare tutto sull’altare di uno sviluppo non più sostenibile per i costi ambientali, per la qualità della vita, la salute soprattutto. Con le multinazionali che non finanziano solo le guerre…

Bovero - A Vado credo non ci siano veri ambientalisti. Con una distinzione doverosa. Spesso usa il nostro territorio un ambientalista di nome Vasconi, è consigliere regionale e presidente di commissione. Lui pur non essendo  d’accordo con la piattaforma cerca di esprimersi in modo ambientalista. Non fa “crociate”, cerca di “costruire” alternative, proporre costruttivamente. Vorrei chiarire questo mio giudizio sugli ambientalisti. Vivere Vado, Amare Vado, Gruppo delle firme, Rifondazione comunista sono, a loro modo, tutti avversari non solo dell’insediamento Maersk e fin qui ognuno è libero…, ma questi signori avversano da un po’ di tempo tutto ciò che si propone. Credo di avere le carte in regola per esprimermi così. Oltre ad essere nato a Vado, da 43 anni sono consigliere comunale e so benissimo che dopo l’ultima Grande Guerra la cittadina ha assunto una vocazione industriale e come tale ha progredito nei tempi.

D) A leggere le cronache dei giornali sei diventato il politico-pubblico amministratore più bersagliato di Vado. Più dello stesso sindaco. Il “grande vecchio” che fa solo disastri, il saltimbanco… Un detto recita “tanti nemici, tanto onore”, ma quando non si vive di politica, quando non si è professionisti della politica (come unica fonte di sostentamento), anzi si fa l’imprenditore, non si rischia di trascurare gli affari, l’amministrazione cittadina e nel tuo caso, anche lo sport…Non sei pentito di…

Non mi sono mai pentito di niente. Non perché non possa sbagliare. Come mio nonno ho un “vizio” radicato, guardare avanti. Guardare al progresso, onestamente. Ho sempre fatto le scelte con passione, con dedizione.  Prima a scuola, per diplomarmi. Poi con lo sport, insieme alla politica intesa come impegno civile, non arricchimento personale, affarismo. Mio nonno era un socialista e parlava di Giolitti. Mio padre era un socialista e parlava di Nenni. Io ho divaricato con Saragat. Il mio sogno, la cosa più bella che non succederà mai, è l’unione di tutta la sinistra per un progetto politico importante. Ci ho provato, con altri compagni,  nel 1999 con la fondazione dei Democratici di sinistra (al Palacrociere in porto). Esperienza da dimenticare. Ora milito nel partito socialista.

 

D) Torniamo a temi più concreti, di vita quotidiana. Chi ci guadagna e chi ci rimette con la piattaforma…

Ci guadagnano i cittadini di Vado dai 18 ai 50 anni che non hanno grandi possibilità di trovare lavoro, occupazione. Avranno benefici concreti le 1205 aziende operanti nel territorio da 1 a 580 dipendenti come la Bombardier. Mi spiego, nell’accordo di programma, già sottoscritto, con le dovute garanzie reciproche, all’articolo 8 si parla di questo argomento. Negli altri articoli dell’accordo…piattaforma, master plan e porto cantieristico-turistico fanno parte di un unico contesto. La priorità viene data ai cittadini di Vado, dopo…Tutta l’economia della provincia deve poter usufruire del rilancio, del  progresso da tutti invocato, mentre continua il declino. Si parla tanto dello scandalo della classe politica che evita di decidere. Cosa succede se nessuno ha la forza di decidere…Ci siamo assunti una responsabilità, non in 24 ore. Si è discusso, si sono fatte modifiche, sono state accolte osservazioni.

Non sono, invece, in grado di documentare chi ci rimette. Conosco bene l’accordo, le infrastrutture collaterali, la viabilità, il sovrappasso, il casello autostradale. Se abbiamo dimenticato qualcosa, eccoci qui…anche i pescatori saranno ricollocati in modo migliore.

E visto che mi viene chiesto, vorrei sfatare la storiella degli appartamenti, sul mare, messi in vendita per colpa della piattaforma. E’ stata una provocazione, una trovata degli ambientalisti. Quando andavi a chiedere se era in vendita dove erano affissi i cartelli, ti rispondevano…ha voglia di scherzare? 

 Pietro Bovero e Carlo Giacobbe 

D) Ambientalisti tenacissimi sul fronte del “no”, ma i media (Grillo e blog esclusi) sono stati dalla vostra parte. Ci sono decine di articoli; tra i più schierati per il “si” il quotidiano ligure per eccellenza, Il Secolo XIX. Ha riservato anche la prima pagina, criticando “l’ingenuità paradossale, un malinteso senso della democrazia, una profonda incapacità decisionale, della giunta di centro sinistra, guidata da Carlo Giacobbe”. La firma di quel macigno porta la firma di un big del giornale, Roberto Onofrio. Uno che conta….e conosce…a destra e a sinistra…il potere…

I due quotidiani più diffusi sul territorio hanno svolto il loro ruolo dando spazio a tutte le voci. Hanno seguito con scrupolo conferenze, incontri, dibattiti. Si è dato il giusto spazio alla protesta. Anche alle urla, agli insulti, agli atti vandalici di cui sono stato vittima, alla presenza insolita delle forze dell’ordine in consiglio comunale. Non saprei giudicare, invece, se si è dato il doveroso risalto alla politica del fare messa in atto dall’autorità portuale. Da chi si è esposto in prima persona, Rino Canavese. Sarà un “tipino particolare” nel carattere, ma è estremamente operativo. Porta lavoro dove non c’è. Ripeto lavoro, non chiacchiere e promesse…

D) Chi comanda in questa provincia. Ha letto cosa ha dichiarato a Trucioli la settimana scorsa, il notaio-testimone dei tempi, Enzo Motta. Un moderato.

Sono sincero, non uso il computer, ho letto perché mia figlia segue, un servizio che mi era stato dedicato da Trucioli e Uomini Liberi….Leggo ogni giorno i due quotidiani locali. Credo che non esista il predominio di nessuno in particolare. Penso, inoltre, siano pochi coloro che sono professionalmente all’altezza di imporsi, sia in politica, sia nel campo industriale. Ci fossero questi poteri e queste capacità saprebbero programmare meglio. Per divagare è sufficiente leggere la storia dei rifiuti, paradossale, di questa provincia. C’è chi fa il poeta, chi si trastulla, chi frena, mentre si continuano a chiudere discariche e nessuno vuole la discarica. Io non voglio, tu non vuoi, nessuno vogliamo…tutti sparano, nessun programma che dia certezze, nessun termovalorizzatore  d’accordo, neppure un “gasificatore”, ma le 220 mila tonnellate di produzione annua di questa provincia sono mine vaganti…Non caramelle, cioccolatini…

D) L’ultimo pensiero quando va a letto ed il primo al risveglio…

Un esame di coscienza di ciò che ho fatto durante il giorno. Al mattino, nel bagno, facendomi la barba, preparo mentalmente la giornata. Davvero impegnativa. L’azienda, la politica, lo sport e soprattutto i doveri con le mie due donne della casa. Pure loro terribilmente impegnate nella scuola e nello sport. Mia figlia Dina, 15 anni, con il Doria Nuoto di Loano è a quota 126 medaglie. 


Bovero durante il processo Teardo

D) Non tutti possono e debbono conoscere il suo passato di politico ed amministratore di enti. Le sue battaglie, più facile incensare che prendere decisioni scomode. Ormai i senza memoria imperversano. A che livello siamo, dalla sua visuale, sul fronte della “corruzione ambientale”, definiamola cosi.  A leggere le cronache sembra che siamo diventati una provincia “virtuosa”…

Puoi farmi un’altra domanda…se proprio…non è migliorato per niente….

 

D) Testimone dei tempi…il migliore sindaco di Vado ed il peggiore...

Non dico il peggiore, anche se potrei fare il nome. Il migliore è stato senza dubbio Pasquale Borra. Prendeva i voti non solo dalla mia famiglia e dal Pci, da tanti democristiani. Badava solo al bene di Vado, Non ha mai ritirato l’indennità da sindaco. in banca andava il segretario del partito che aveva la delega e i soldi servivano per le spese della sezione e aiutare qualche bisognoso.

 

D) Il futuro di Vado, possono convivere piattaforma, industria, turismo, ma soprattutto qualità della vita, dell’aria, salute che dovrebbero essere le vere priorità nella cosiddetta società civile. Altrimenti …

Sono esplicito, l’unica cosa che non può convivere, stante l’attuale e prossima situazione, è industria, piattaforma e turismo attrezzato. Può convivere, anzi è prioritario, il rispetto dell’ambiente, senza demagogia, restando con i piedi a terra; qualità della vita, attraverso controlli.

 

D) Come vorrebbe essere ricordato dai posteri il tenacissimo e longevo (politicamente) Pietro Bovero…

Le critiche non mi danno fastidio, a volte fa piacere ascoltarle. Servono sempre. Non ho mai ricavato un centesimo di profitto da tutti i benefici che potevo avere con gli incarichi ricoperti. E posso documentarlo.

 

D) L’accusa che più ti ferisce…

Non saprei…non mi hanno mai dato del ladro, è una bella cosa. Una volta, spiritosamente, mi dicevano  di non essere in grado di fare l’allenatore di calcio, pur essendo patentato. Poi si sono ricreduti. Le uniche persone che non vorrei avere attorno e mi feriscono, sono i falsi, gli ipocriti…

 

D) C’è qualcosa che più ti appaga…

Quando ottengo risultati reali, a livello amministrativo. Penso al piano urbanistico, alle opere…nell’interesse esclusivo del paese, degli abitanti. Anche se non si può accontentate tutti…

 

D) Bovero è una volpe o un lupo. Era il titolo di un nostro precedente articolo. Nessuno, sui giornali, ha mai documentato il tuo passato …

Nè volpe, né lupo. Se fossi una volpe avrei un robusto conto in banca e una fortuna immobiliare. E gli esempi non mancano. Eppure ho lavorato, come si suol dire, una vita. Se fossi un lupo non avrei  ottenuto il 20 per cento dei consensi in un paese da sempre “rosso fuoco”.

 

D) Perché il “partito del cemento” vince quasi ovunque le elezioni. Elegge sindaci ed assessori, parlamentari e godono, a livello locale, di buona stampa…escluso il libro di Sansa e Preve.

Tutti aspirano ad avere una casa. Con l’edilizia convenzionata o popolare. Oppure comprare, con mutui, possibilmente senza svenarsi. Altra aspetto spesso ignorato. Lo Stato sprecone e a volte parassitario non ha fondi per realizzare servizi, infrastrutture, opere pubbliche. Allora si ricorre, si attinge agli oneri provenienti dall’edilizia. Che non sono pochi. E dei quali si parla poco, di cifre e numeri. Questi sono fatti. Non opinioni.

 

D) La Provincia ha ancora ragione di esistere, alla luce dei costi e dei risultati…

Negli anni ha dato sempre meno alla comunità, un ente intermedio, schiacciato, molto burocratico e spesso “frenatore” di iniziative. Preferisco occuparmi d’altro.

l'Istituto Ottavia Amerio Ferrero di Vado Ligure
  Immagini dal giorno della inaugurazione - Il direttore Paolo Sacchetto (in piedi)  e Almerino  Lunardon.  Tra i presenti molte Autorità

 

D) C’è una brutta pagina su Vado e riguarda la “Fondazione Ferrero”. I titoli, i servizi e le fotografie. Prendiamo l’archivio del Secolo XIX. 14 marzo 2007, Fondazione Ferrero, conto alla rovescia. Mezza pagina, con tanto di scheda. Investimento di 40 milioni di euro, posti letto 320. dipendenti 250, tra fondazione cooperative e 7 della casa di riposo comunale. Foto e intervista di Almerino Lunardon indicato presidente, in realtà consulente, come peraltro scritto, al posto di Paolo Sacchetto e poi l’amministratore delegato Giorgio Balbo, ex assessore a Savona e noto nel Psi.  E ancora mezza pagina il 20 marzo, sempre con super foto di Lunardon, di una platea affollata con il vescovo Calcagno…le prime file con il potere istituzionale e non….Tanti osanna. Tutto dimenticato. Di queste primedonne, nessuno parla più. C’è un titolo a tutta pagina del Secolo XIX dell’8 ottobre scorso “Ferrero, un crac da 40 milioni….”. Barzellette, un gioco. La solita storia degli smemorati…

Mi sia consentito prudenza, prudenza per una vicenda cosi dolorosa. Quando si iniziò con il sindaco Peluffo, da zero, in un’area di 30 mila mq. destinata a servizi…Io personalmente ero molto favorevole. Vedovo i tanti benefici, per l’occupazione, per gli anziani di Vado e non solo. Poi i primi dolori…320 posti letto non occupati, il venir meno dell’aiuto di Regione e Asl….Meno male che abbiamo vincolato una parte della superficie…non può essere messa in vendita. Penso all’ospedale di Albenga con i suoi 180 posti letto, e noi con una struttura di 320. Il presidente della Fondazione Ferrero onlus ha un nome Sacchetto, come risulta dai giornali, non posso rispondere per Lunardon, c’era Balbo in stretta collaborazione con un legale di Savona che teneva i rapporti. Non posso parlare per loro, rispondere del loro operato. La Fondazione Ferrero onlus non esiste più, ha alienato tutto ad una immobiliare…Per quanto mi riguarda sono sempre in attesa di avere quanto richiesto, cioè gli atti di vendita. Sono molto rammaricato per le ansie degli ospiti, i nostri 50 assistiti ed una novantina di altri. Preoccupato per i dipendenti, una decina dei nostri erano stati trasferiti nella nuova struttura. Attendono mensilità arretrate. E’ una spada di Damocle che segue con grande impegno e discrezione il sindaco Giacobbe ed un’ottima Lucia Bacciu, eccezionale nel suo ruolo…

 

D) Rifarebbe le battaglie del passato. Alle Case popolari, denunce e richieste danni miliardarie ad imprenditori, politici, costituzione di parte civile…testimone d’accusa nei processi ai maggiori imputati del processo Teardo. Lei prese le redini dell’Iacp, ente che era definito, in atti ufficiali, il “più corrotto della provincia”...

A qualcuno rileggere queste cose non farà piacere. Altri hanno dimenticato in fretta. Questa è la vita. Rifarei tutto. So di aver dato tanti dispiaceri, ma non ho agito per rancore, odio…Non sono un eroe. Penso di aver fatto solo il mio dovere.

 

D) C’è una persona che nella vita ha stimato più di ogni altra…

 Fai un’ altra domanda…se insisti mi sia concesso citare Renzo Mantero, segretario del  Pci a Vado, mio avversario politico, scelto come padrino di mia figlia. Per lui l’arciprete rifiutò il battesimo. Colpevole di essere comunista.

 

D) La classe politica savonese è oggi all’altezza del compito…decide volentieri la cementizzazione, il resto può attendere…E sono sempre gli stessi sulla scena, da anni.

Siamo tutti colpevoli, anch’io. Non abbiamo mai dato spazio, nei fatti, alle nuove leve. Prevale la corsa alle poltrone. Non esiste più ideologia e passione. C’è un solo dio a prevalere e tutti sappiamo chi sia. Il denaro, le palanche.

 

D) Una corrente di pensiero, forse una minoranza, sostiene che in questa provincia comanda un gruppo di potere trasversale. Imprese, alcune banche, Scajola, Burlando, Orsero, Campostano, Canavese, le cooperative rosse, Delle Piane, Pasquale. Forse un po’ di Opus Dei… Con una regia genovese, savonese, imperiese.

A questi poteri io non credo, per esperienza diretta. Ci sono semmai personaggi che hanno acquisito potere e carisma. A volte usato bene, a volte male. Non mi pare corretto fare nomi, ci sono avversari politici. Ho sempre apprezzato chi combatte per ottenere risultati concreti, di cui tutti lamentiamo la mancanza.  Ben venga, dunque, chi rispettando l’etica non fa danni, ma crea posti di lavoro e benessere.

 

D) Hai denunciato ai carabinieri alcuni ambientalisti.  Sono in ballo gli avvocati di parte. Sei disposto a trovare un accordo extragiudiziale…

No, grazie. Dovevano pensarci prima. Parla uno che all’epoca dell’Iacp ricevette in un solo colpo 15 denunce, con richiesta danni ed l’allora presidente del tribunale Becchino, sbottò con una frase significativa “Non possono continuare a farci perdere del tempo….”.

 

D) Ti hanno chiesto di entrare in massoneria….

Si, nel 1978; non conosco il suo potere di cui tanto si parla o si straparla…

 

D) La domanda è delicata, soprattutto per chi segue da oltre 40 anni la cronaca di questa provincia…malavita e appalti, malavita organizzata e…

Posso usare un superlativo? Tantissima malavita, ma non faccio né l’inquirente, né il magistrato…osservo, ascolto, traggo conclusioni. La democrazia prevede ruoli e compiti. Diritti e doveri. Posso dire, con certezza, che io non ho paura. Ho subito incendi ed attentati, telefonate minatorie. Ovviamente sto parlando del passato. Gli anni più duri furono dopo il 1984.

 

D) Cosa vorresti cancellare dall’albo dei ricordi…oppure incorniciare

Cancellare un momento della mia vita. Il primo matrimonio. Ma posso ora ricordare che nel partito d’origine, il Psdi, di cui sono stato segretario provinciale, e unico esponente della vecchio guardia ancora impegnato politicamente, ho conosciuto compagni che non si dimenticano. L’albisolese Francesco Briuglia, era consigliere comunale, in linea con la componente Longo-Preti, segretario amministrativo, siciliano di Milazzo; era una persona squisita, simpaticissimo. Un galantuomo. Faceva il sarto. Una mosca bianca.

Luciano Corrado

 

 LE ALTRE INTERVISTE  DA ARCHIVIO

- Gerry Delfino (già assessore comunale di Albenga, ex presidente dell' associazione  libraia della Liguria)

- Umberto Ramella (avvocato, ex segretario PSDI, grado 33 della massoneria)

- Renzo Brunetti, avvocato, già assessore a Savona,  dirigente provinciale e regionale del Pri che ha abbandonato, già componente del Collegio della Corte Centrale dell'Obbedienza massonica del Grande Oriente che ha giudicato Licio Gelli, il "venerabile" della P 2.

- Luigi Bruni (Primario emerito dell' Ospedale  San Paolo di Savona)

- Pietro Moretti (già comandante della squadra di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Savona)

- Tiziana Saccone  (già della segreteria provinciale PCI/DS con incarichi nazionali)

- Enzo Motta (notaio,  Presidente del circolo Pirandello, ex maestro venerabile)