I PROBLEMI SOCIALI DEL FUTURO VENTISETTESIMA PUNTATA LO SPORT E I DIVERSAMENTE ABILI Aldo Pastore
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| Sino a pochi anni fa, le Attività Sportive rappresentavano unicamente il simbolo della giovinezza, di un eccezionale abilità, della forza, della potenza, dell' agilità e di tante altre doti positive che sarebbe troppo lungo elencare; l 'essere "disabile" diventava, di conseguenza, un permanente ostacolo alla partecipazione verso queste Attività, non soltanto a livello agonistico, ma, anche, a livello amatoriale. | ||||||
Ma, per fortuna della nostra civiltà, progressivamente, le cose si sono modificate: hanno incominciato alcuni soggetti anziani e disabili a praticare Sport ed a partecipare a manifestazioni e gare agonistiche (dalla marcia, su brevi distanze, sino a giungere alla maratona); successivamente, hanno iniziato a partecipare ad esse soggetti Disabili in Carrozzella; il fenomeno è andato, sempre di più, intensificandosi, tanto che, ad iniziare dal 1960, è iniziata l'organizzazione di Giochi Paralimpici Estivi e, dal 1984, dei Giochi Paralimpici Invernali; ad essi, ovviamente, partecipano soltanto concorrenti disabili. All' interno del Movimento Paralimpico, sino ad oggi, sono stati individuati SEI GRUPPI SI DISABILITA' (rapportati alla capacità funzionale o al tipo di disabilità, in modo da ottenere una equa competizione) - AMPUTATI - CEREBROLESI - PERSONE CON MENOMAZIONI VISIVE (IPOVEDENTI E NON VEDENTI) - PERSONE CON INFORTUNI E DANNI SPINALI (PARA-E TETRAPLEGICI, INDIVIDUI AFFETTI DA SPINA BIFIDA - POLIOMELITICI ED ATLETI CHE, NORMALMENTE, UTILIZZANO LA CARROZZINA) - PERSONE CON DISABILITA' INTELLETTIVA - LES AUTRES (ESPRESSIONE FRANCESE CHE SIGNIFICA "GLI ALTRI" ED INDICA UN GRUPPO, CHE INCLUDE TUTTI COLORO CHE RIENTRANO IN UNA CONDIZIONE DI DISTURBO MOTORIO, MA CHE NON RIESCONO AD ESSERE INSERITI NEL TRADIZIONALE SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE). | |||||||
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In una recente e pregevole pubblicazione, intitolata " E LI CHIAMANO DISABILI" Candido Cannavò (mitico Direttore della "Gazzetta dello Sport" dal 1983 al 2002) ha opportunamente evidenziato che le DISCIPLINE SPORTIVE, praticate durante la PARALIMPIADE ESTIVA, sono Diciannove (Atletica Leggera, Basket, Boccia, Calcio a 5, Calcio a 7, Ciclismo, Equitazione, Goalball, Judo, Nuoto, Scherma, Sollevamento Pesi, Tennis, Tennis da Tavolo, Tiro a Segno, Tiro con l' Arco, Vela e Volley) e quelle praticate durante l 'EDIZIONE INVERNALE sono Quattro ( Curling, Hockey su Ghiaccio, Sci Alpino, Sci Nordico). | ||||||
Occorre, inoltre, sottolineare che dal 1960 al 2004 sono state effettuate ben dodici Edizioni dei Giochi Paralimpici Estivi e Nove edizioni di quelli Invernali; Candido Cannavò, con la puntuale precisione che gli è propria, ha riportato, altresì, i profili di alcuni atleti che hanno scritto parte della storia dello Sport italiano per Disabili; anche per questa motivazione, consiglio ai carissimi amici di "Trucioli Savonesi" di leggere questa pubblicazione, perchè densa, oltre che di dati statistici, di riflessioni e considerazioni di alto e nobile significato etico culturale. Ma, oggi, noi stiamo imboccando una nuova e ben più ardua strada competitiva; infatti, ci troviamo di fronte ad atlete e atleti disabili di alto profilo qualitativo, che aspirano o, addirittura, vogliono gareggiare non già con altri individui "diversamente abili", ma con atleti cosiddetti normodotati, posti, per di più, ad un livello così alto, nelle graduatorie mondiali da apparire inarrivabili e quindi quasi intoccabili. . Ha cominciato MARLA RUNYAN, oggi trentanovenne californiana, riconosciuta legalmente come cieca, la quale è riuscita ad approdare alla Finale dei 1.500 Metri Piani, ai Giochi Olimpici di Sidney 2000, terminando la sua gara, addirittura all' Ottavo Posto Assoluto. Questa formidabile atleta si è dedicata, negli anni successivi, alla Maratona, correndo in un sensazionale 2h. 27' 10" a New York; ricordo il suo semplice, ma meraviglioso commento all' arrivo: " VEDO OMBRE; SONO SUFFICIENTI PER TROVARE LA VIA". Attualmente, tuttavia, stiamo andando oltre: stiamo assistendo alla straordinaria avventura di due splendide figure sportive, che aspirano, addirittura, a raggiungere il Podio Olimpico nelle loro specifiche discipline; mi riferisco a :
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