Zone Industriali decotte e Seconde case chiuse …

 Zone Industriali decotte e Seconde case chiuse
al posto di Zone Turistiche, Apart – Hotel ed Aeroporti

Zone Industriali decotte e Seconde case chiuse
al posto di Zone Turistiche, Apart – Hotel ed Aeroporti

 Nel 1962 costruivo piccoli alloggi di 40 mq. sulla costa Ligure, vendendoli a 5.000.000 di lire.

Firmato il contratto si andava a pranzo e lì mi premuravo  far presente all’acquirente  che entrambi rappresentavamo un debito per la Società del nostro Paese.

Infatti questi quattrini distolti quasi sempre dalle loro attività produttive Milanesi o Torinesi, venivano immobilizzati su alloggi vuoti per undici mesi l’anno, lasciando a noi Liguri le incombenze relative alle manutenzioni di strade, fognature, elettricità, mezzi pubblici, poste, assistenze ospedaliere e quant’altro  gli stand – urbanistici “dovevano e devono tutt’ora” prevedere per ogni metro cubo di residenze indipendentemente che esse siano abitate o meno.

Mi prendevano per un comunista, ed era difficile dimostrare che il mio era un discorso economico ampiamente giustificato dal disastro ancor più inconcepibile, che si stava verificando anche sulle nostre meravigliose località Alpine ove, i detti stand – urbanistici avevano costi ben maggiori, che definire iperbolici è una cortesia.

Cinquant’anni dopo continuiamo imperterriti a costruire alloggi di 40 mq. che, sul mercato Ligure valgono 400.000,00 €uro, (800 milioni di lire), mentre quelli che continuiamo a infilare malamente sui nostri versanti Alpini non hanno più mercato.

Da qui si può comprendere quale sia l’enorme valore potenziale dei nostri 8000 Kilometri di coste, e l’enorme sfacelo prodotto sulle nostre coste e sui nostri monti, mediante una politica urbanistico – distruttiva che ha impedito, senza remissione alcuna, la creazione di quelle unità Turistico – Produttive, che avrebbero avuto risultati economici di sicuro rilievo.

E noi che per cinquant’anni abbiamo continuato ad assistere all’ingigantire di questo assurdo mercato abbiamo provveduto, senza rendercene conto, al pagamento di tutti gli  stand – urbanistici necessari, e dobbiamo continuare a farlo, mentre i nostri politici con l’avvallo di regolamenti edilizi e di  Piani Regolatori obsoleti e permissivi, senza tregua ci propinano altre valanghe di queste residenze vuote, senza senso, erette proprio nelle migliori posizioni,  adatte proprio a quegli  interventi produttivi denominati comunemente Apart – Hotel, di cui ci hanno ormai fatto perdere addirittura le cognizioni!!!

Mi pare evidente che una Nazione come la nostra, ove sin da quando emettiamo il primo vagito culturale, tutte le nostre attività private sono protese a servizi turistici che risultano strettamente connessi  alle nostre coste, ai nostri mari, alle nostre montagne, ai nostri tesori d’arte, alle nostre chiese….. non può, e non deve, essere governata da persone che prescindano da queste nostre naturali  vocazioni.

Non può essere governata da persone che continuano a proporci……..una nuova Legge Elettorale per eleggere gruppi di persone che non sanno dirci a priori che cosa hanno in mente,… Elezioni Primarie di qualcuno che non si sa cosa farà una volta eletto,…invece di rivedere immediatamente la Pianificazione del Territorio ove anche loro (purtroppo per noi) sono nati e che oggi non prevede nessuna, dico nessuna, Attività Produttiva che dia  nel tempo  una speranza alla moltitudine dei nostri disoccupati ed a tutti noi………..

Ma lo sanno, che per cinquant’anni il “Nerbo Produttivo” si è sempre identificato nei Piani Regolatori esclusivamente  nelle sue “ZONE INDUSTRIALI”, e che le altre ZONE “Artigianali, Portuali, Commerciali, Agricole, di Ristrutturazione, e di Servizi” dipendevano in modo assoluto dalla PRODUTTIVITA’ delle stesse “ZONE INDUSTRIALI” …….

e che crollando questo “Nerbo Produttivo” le altre ZONE tutte legate quali “indotti strettamente connessi” a queste “ZONE INDUSTRIALI” non hanno più né salvaguardie economiche, né vie di scampo.

Ma lo sanno che dopo il crollo delle ZONE INDUSTRIALI consigliare con l’esborso di un …… €uro l’apertura  di imprese artigianali ai nostri ragazzi, che dovrebbero finalizzare le loro attività a mercati che si reggevano  da decenni SOLO su quelle industrie  decotte ed inquinanti che oggi abbiamo chiuso o stimo chiudendo, è una mostruosa offesa a tutti i cittadini ITALIANI !!!

Ma lo sanno che negli Stati Uniti i problemi di inquinamento industriale e di produzione, in zone esattamente uguali alla nostra acciaieria di Taranto, sono stati risolti cambiando il Piano Regolatore sostituendo le “ZONE INDUSTRIALI” con le “ZONE TURISTICHE” ?

Ci sono voluti cinque anni ed il mare li ha premiati,  nonostante che le loro prerogative  ambientali fossero molto inferiori alle nostre !!!……..

e posso garantirvi che hanno fatto questo senza abbandonare il rilancio degli  investimenti statali che riguardano l’ambiente, il territorio, le strade. le autostrade, “i ponti”, le energie alternative e quant’altro i nostri politicanti continuano a proporci quali soluzioni di “rilancio del lavoro”, sapendo perfettamente che questi sono e rimarranno semplici servizi, necessari anche loro per un’ indotto occupazionale a lunga scadenza, ma improduttivi per le vere, reali ed urgenti necessità di un popolo che “deve e vuole semplicemente lavorare”!!!!

Pensate quanto sarebbe bello che qualcuno dei nostri politicanti suggerisse, dopo aver letto questa mia proposta,  anche ………. un’altra ipotesi di Lavoro Produttivo, al posto della mia ………

 

Guido Luccini

Savona 12/11/2012

 

rileggi sempre “questo è turismo?”   e ….gli altri articoli 

lucciniguido@libero.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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