Volantini anti Nucera

 

Storia di una clamorosa contestazione, nell’agosto 2008,
 contro le nuove colate di cemento
 

A Ceriale qualcuno ci lascia le “piume”
La giustizia chiede conto per i volantini anti Nucera
In tre finiscono sotto processo per diffamazione stampa. 
Sotto sequestro c’è solo la “villa agricola”

Storia di una clamorosa contestazione, nell’agosto 2008, contro le nuove colate di cemento 
A Ceriale qualcuno ci lascia le “piume”
La giustizia chiede conto per i volantini anti Nucera
In tre finiscono sotto processo per diffamazione stampa. Sotto sequestro c’è solo la “villa agricola”

 

Ceriale – Doveva essere la manifestazione per la “legalità” e ricordare a tutti che di cemento&mattoni, distruzione di aree agricole, la cittadina non aveva più bisogno. E tantomeno di seconde case.
L’imprenditore aveva ottenuto tutti i permessi, l’avallo di una maggioranza consiliare che è stata ripremiata dalla maggioranza schiacciante degli elettori. Anche in termini di preferenze personali il più “benemerito” e “beniamino” è risultato l’ex sindaco Piero Revetria, Pdl, ex Dc, che la maxi operazione edilizia l’aveva tenuta a battesimo dal primo all’ultimo momento. In buona compagnia. Una scelta politica e “popolare” di cui non si può non tenere conto. Cosi vuole la democrazia. Piaccia o non piaccia.

C’è chi aveva pensato che, alla fine, la nuova cittadella di ponente sarebbe stata bloccata. Dichiarata illeggittima. Se ne indicavano i motivi, gli estremi, i particolari. Si chiedevano indagini ed approfondimenti. Anche in Regione, all’assessorato all’Urbanistica che era retto da Carlo Ruggeri, ex sindaco di Savona, della sinistra più sensibile.

Cosa è accaduto? In breve per evitare, almeno in questa fase, di ricostruire tutta quella storia che si può sempre leggere sul battagliero ed indomabile sito della “casa della legalità”: non sono stati i politici a sentirsi “offesi”, ad essere indignati. Semmai l’imprenditore che, facendo il suo mestiere, si ritrovava chiamato pesantemente in causa.

Per i politici (nessuno accennò al ruolo di Revetria, il suo nome venne omesso nei resoconti consiliari di stampa di chi votò a favore e contro), a quanto pare, tutto si era fermato alle minacce di azioni legali e giudiziarie. 

Processo, invece, per Cristian Abbondanza, Simonetta Castiglion ed Enrico D’Agostino, difesi dall’avvocato Riccardo Di Rella. Imputati  (vedi sotto…) di aver distribuito nella zona di Ceriale “…volantini stampati a Genova…; nella terra teardiana….dominano i Nucera, e Ceriale si mostra china….; con alcune dichiarazioni riportata anche dal quotidiano La Stampa in data 5 settembre 2008…offendevano la reputazione di Nucera Andrea….in particolare, riferendo della presenza in Liguria dei Nucera di Condofuri, indicati come una delle cosche storiche della ‘ndrangheta calabrese, dichiarando che i Nucera di Cereale (errore di stampa ndr, leggi Ceriale)  si sono naturalmente dichiarati omonimi, sottointendevano l’esistenza di legami fra le due famiglie Nucera e soprattutto comuni legami con la ‘ndrangheta, circostanze prive di riscontro“.

Questo è il crudo linguaggio giuridico del capo d’accusa. Il seguito e le conclusioni finali le vedremo.

Finora le cronache locali hanno dato spazio alla notizia (a ripetizione per una serie di eventi) del sequestro di “Villa Nucera” (vedi sotto).

Sulla maxi lottitzzazione fronte mare non si è più saputo nulla.  Silenzio. E tutto lascia presupporre che, contrariamente alle contestazioni della “Villa agricola” –  nell’intera provincia sono cresciute come funghi e un censimento a tappetto rivelerebbe realtà sorprendenti – quel gran clamore di fine agosto  2008 si risolverà in bolla di sapone. Con Andrea Nucera parte lesa-parte civile e nelle vesti di “diffamato” a mezzo stampa.

R.T.

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