Villa Zanelli

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO

Quattordicesima parte

RITORNIAMO A DISCUTERE DI VILLA ZANELLI

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO

Quattordicesima parte

RITORNIAMO A DISCUTERE DI VILLA ZANELLI

 

– In data 1° giugno 2010 è comparso sul Quotidiano “LA STAMPA” un breve inserto giornalistico, così intitolato:

 “UN CENTRO PER LA RICERCA SULLA CELIACHIA A VILLA ZANELLI

– Alla fine dell’Anno 2010 è più esattamente il giorno 31 Dicembre (pagina 17 de “IL SECOLOXIX) la notizia è stata, di fatto, confermata attraverso questa complessa intitolazione giornalistica;

“LA REGIONE HA MESSO L’IMMOBILE SUL MERCATO – PROPOSTA DELLA FONDAZIONE “LEONI DI LIGURIA” UN CENTRO MEDICO A VILLA ZANELLI

IL SINDACO: IN CAMBIO CHIEDIAMO LA RIQUALIFICAZIONE DEL PARCO E DELL’ACCESSO AL MARE”

 

– Tuttavia, in data 15 gennaio 2011 è comparsa su “LA STAMPA” un’altra sconvolgente notizia:

ALBERGO A VILLA ZANELLI – IERI GLI IMPRENDITORI IN COMUNE E REGIONE – UN EMISSARIO DI UNA SOCIETA’ ARGENTINA HA INCONTRATO IL SINDACO BERRUTI E GLI ASSESSORI RAMBAUDI E ROSSETTI

 

– Le destinazioni dell’immobile, ora citate, vengono ad aggiungersi a quelle già storicamente segnalate ed accertate e cioè:

. Nuova sede istituzionale e legale dell’ASL di Savona 

. Centro pluridisciplinare di riabilitazione, con particolare riferimento ai settori della cardiologia e della neuro-motricità 

. Centro benessere (elioterapia – talassoterapia) 

. Centro di formazione professionale di livello internazionale per il settore turistico – alberghiero 

. Centro culturale polivalente, con particolare predilezione per uno spazio dedicato all’esecuzione ed all’ascolto di musica cameristica 

. Scuola di vocalità con annesso settore di musicoterapia  

. Centro polifunzionale di aggregazione sociale per anziani autosufficienti 

. Comando provinciale dei Carabinieri

Di fronte a questo lungo e, per certi versi, paradossale elenco, viene istintivamente la voglia di invitare tutti i Savonesi a cantare in coro e ad alta voce il Testo (adeguatamente musicato) che, da quasi trent’anni, è posto sull’ingresso del Vecchio Edificio dell’Ex – Ospedale San Paolo:

“QUALUNQUE COSA, MA SUBITO!”

Ma, non voglio, carissimi Amici, cadere in un futile linguaggio umoristico (che pure e malgrado tutto, sarebbe il più consono per affrontare seriamente questo argomento); desidero, ricordare semplicemente a tutti i nostri concittadini le MOTIVAZIONI per la quali è necessario giungere, oggi, ad un razionale recupero di questo nostro straordinario edificio:

 

1) VILLA ZANELLI è un bene artistico e culturale di eccezionale valore e, come tale, deve essere considerato, nell’ambito del nostro patrimonio collettivo.

Non a caso, la Villa è di Proprietà Regionale e, quindi, Pubblica.

Di conseguenza, ogni cittadino (e non soltanto savonese) deve sentirsi eticamente compartecipe al suo recupero architettonico e funzionale.

Non dobbiamo dimenticare, al riguardo, che il Patrimonio Culturale (Nazionale e Locale) rappresenta, per tutti noi, la principale ricchezza (anche economica) di cui possiamo disporre, oggi, in Italia;

 

2) Nello specifico, Villa Zanelli è un luminoso esempio di Stile Liberty, vale a dire di un modello architettonico che, assieme ad altri Palazzi Storici Savonesi (il Palazzo dei Pavoni in via Paleocapa, la Casa dei Viglienzoni, detta dei Gatti, in via Luigi Corsi, il Palazzo Ricci, collocato al di sopra della Galleria del Garbasso, il Palazzo Delle Piane o delle Palle, situato al termine di Corso Italia all’angolo di Corso Mazzini) ha accompagnato la nascita, in Savona, della “Prima Rivoluzione Industriale”e, con essa, un periodo di straordinaria evoluzione socio-economica dell’intera Città.

Per di più, nel caso di Villa Zanelli, si tratta di un Liberty del tutto particolare; come ha magistralmente evidenziato Ilaria Pozzi “ il Liberty di villa Zanelli è dotato di una eccezionale ricchezza compositiva e formale, in cui all’ apparato decorativo della tradizione classica si alternano strane immagini fitomorfe, conchiglie e piante marmoree, che sembrano uscite da un mondo fantastico ed irreale.”

3) MA QUESTO SUGGESTIVO MONDO STA PROGRESSIVAMENTE SPARENDO.

Come ha opportunamente evidenziato Silvano Godani in un Suo pregevole articolo giornalistico (“LA STAMPA del 1 Febbraio 2009, pag. 50), “Villa Zanelli è diventata facile  rifugio per chicchessia attraverso una porta laterale sfondata a piano terra; di conseguenza la villa rivela, oggi, vetri e serramenti infranti ad ogni piano, muri imbrattati e variamente decorati da anonimi «graffitari», servizi igienici semidistrutti, soffitti crollati che scoprono il sottostante cannicciato, stratificazioni di guano lasciato da colombi e piccioni che frullano per ogni dove entrando e uscendo a piacimento da ogni pertugio.”

Ma ciò che lascia più preoccupati è, a mi modo di vedere, la scomparsa di due grandi riquadri pittorici, che ornavano i lati dello Scalone Centrale.

Si tratta probabilmente di una vergognosa sottrazione eseguita da Ignoti, su mandato di ignobili Speculatori e Mercanti d’arte; altri, invece, affermano (sulla base della testimonianza di una Anziana Signora che, nel 1997-1998, aveva il compito di aprire il Parco della Villa al pubblico) che sarebbe stato un camion della Regione a caricare un grande quadro per essere restaurato (come affermato anche dai trasportatori)

Ma ci troviamo all’interno di un buio e sinistro mistero; quello che è certo è che si è trattato (e si tratta tuttora) di una perdita molto grave per l’intera nostra collettività; l’importanza storica ed artistica di queste due opere è documentata da un’esemplare descrizione fatta da Eliana Mattiauda (Direttrice della Pinacoteca Civica) nell’ormai lontano 17 Maggio 1997, nel contesto di una pubblica manifestazione, denominata “PICNIC A VILLA ZANELLI”

Riporto uno stralcio di quella descrizione :

«I due ampi riquadri, sulle pareti lungo lo scalone, attestano il gusto autocelebrativo della moderna borghesia dell’epoca e sono dovuti all’intervento di Giuseppe Carosi, capace artista romano del gruppo dei ‘25 pittori della campagna romana’… in una sorta di ideale continuità con il verde parco di Villa Zanelli e con l’ambiente circostante, la lussureggiante vegetazione e le belle vedute incorniciano due scene trasportate in un’ideale antichità classica… permeata da suggestioni direttamente tratte dal Decadentismo.

Uomini e giovani donne di klimtiana memoria ed elegantemente abbigliati, non privi di accenti di verità (forse ritratti delle persone di casa) sono seduti nell’ascolto di piacevoli versi o stanno per salire su un’imbarcazione all’esterno di una grande villa sul mare».

4) Una particolare attenzione va, inoltre, riservata al Parco circostante la Villa ed alla spiaggia che si affaccia direttamente sul mare.

Si tratta di beni naturali preziosi, non soltanto per la loro intrinseca bellezza, ma soprattutto perché la loro ragione di essere e la loro conformazione sono strettamente collegati alla singolare specificità artistica dell’immobile, venendo a costituire, di fatto, un’ unicum assolutamente straordinario ed irripetibile.

5) Infine, va tenuto in doverosa considerazione il vincolo storico della destinazione dell’immobile ad utilizzo sanitario.

Non è necessario, in proposito, aggiungere altri commenti; mi limito a ripetere quanto, da sempre, ho affermato e cioè che le regole testamentarie vanno rigorosamente rispettate; ogni tentativo di disattenzione o, addirittura, di stravolgimento di tali regole si pone contro i principi della più elementare e consolidata etica.

Quali debbono essere, dunque, a mio modo di vedere, i presupposti fondamentali per raggiungere un vero ed autentico ricupero di Villa Zanelli?

Come già ampiamente scritto in passato (vedi la pubblicazione “TRUCIOLI SAVONESI pag. 129 e seguenti):

. LA SEVERA CONSERVAZIONE STATICA ED ARCHITETTONICA DELL’ IMMOBILE

. LA TUTELA DEL PARCO DELLA VILLA secondo i principi fondanti dei ” GIARDINI NATURALISTICI”.

. L’ ARMONIZZAZIONE DEL RAPPORTO  TRA LA  VILLA  ED  IL CONTESTO URBANO  ( ATTUALE E FUTURO)

. LA TUTELA DELL’ INTIMO RAPPORTO ESISTENTE TRA LA VILLA, LA SPIAGGIA ED IL MARE

Per ulteriori precisazioni su questi quattro argomenti, invito i miei carissimi lettori, a consultare la Pubblicazione sopra citata.

 

19 Gennaio 2011                                               Aldo Pastore

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