Via Cimarosa, i Bagni marini

Via Cimarosa, i Bagni marini
restituiscono la spiaggia libera
Cornuti e mazziati, va bene…Ma anche presi per il c…o, no!
Con la risposta dei proprietari dei bagni Bagnarci
e la precisazione di Beltrami

Via Cimarosa, i Bagni marini
restituiscono la spiaggia libera
Cornuti e mazziati, va bene… Ma anche presi per il c…o, no!
 
 Con la risposta a fondo pagina dei proprietari dei bagni Bagnarci
e la precisazione di Flavio Beltrami

E oggi, a leggere le parole di Mimmo Pallone sulla storia della spiaggia libera di via Cimarosa, Govi mi è sembrato più attuale che mai. 
 L’articolo in oggetto…leggi…fa riferimento alla situazione degli ultimi anni. Ma la storia è lunga e risale agli anni ’80 quando, dopo un lungo periodo di abbandono, la struttura già “Bagni Comunali” venne affidata all’Arci (in parte stabilimento balneare, in parte spiaggia attrezzata per pescatori dilettanti).
Con la gestione del sig. Pallone, ex ferroviere con pensione (baby?), piano piano le barche sono state sfrattate (chiedere ai vecchi pescatori cacciati) e la spiaggia si è progressivamente allargata. Ovviamente in modo inconsapevole! Diremmo quasi a sua insaputa. Ma Pallone non è di scuola Scajola, ha un altro colore, un colore che a Savona da sempre conta parecchio.
Se la memoria storica a volte non basta a raccontare le cose, voglio documentarla con delle fotografie. Quattro foto in tutto (vedi in fondo all’articolo). 
La prima tratta da una cartolina degli anni ’80; la seconda del 1995, la terza del 1999 ed infine quella di oggi dopo che “i bagnini hanno restituito l’arenile inconsapevolmente sottratto”.
Tuttavia voglio aggiungere un ulteriore documento: un esposto alla Capitaneria di Porto che presentai nel 1999 proprio per denunciare il fenomeno di “corrosione orizzontale” delle spiagge….leggi… L’esposto venne inviato anche a tutti gli organi di stampa. L’unico risultato che ottenni allora fu la derisione da parte di Pallone unita anche a qualche velata minaccia. Del resto all’epoca lavoravo e vivevo in provincia di Novara ed il colore politico di Pallone è stato sempre molto influente a Savona. 
Un altro particolare sottolinea maggiormente quest’ultimo aspetto: l’ex assessore Lirosi, che all’epoca viveva in via Cimarosa, da me contattato per il problema, si spese in convinte rassicurazioni per un suo incisivo intervento… Abbiamo visto i risultati. Chiaramente mi sono rassegnato ma oggi, leggere che il comitato di via Cimarosa si inchina e ringrazia sentitamente Pallone, eroe del giorno, proprio non la digerisco.  Cornuti e mazziati, va bene… Ma anche presi per il c…o, no! Ma la direttiva Bolkestein incombe…
 
MARCO BELTRAMI
 

 


oggi

 

RISPONDONO LE TITOLARI DEI BAGNI BAGNARCI

Buongiorno da Alessandra e Chiara Pallone, le vere titolari dei bagni Bagnarci. Dopo le scuse pubbliche ai giornali dei giorni scorsi, ci scusiamo nuovamente per l’episodio accaduto. Sicuramente se avessimo vigilato meglio sull’operato del nostro personale di spiaggia, avremmo evitato una spiacevole figuraccia con la comunità della quale facciamo parte. L’attività dei Bagnarci risale al 1991. Non eravamo ben visti dagli abitanti della zona; il nostro è solo un ricordo, ma prima dei Bagnarci qui era “terra di nessuno”. I barboni si erano impossessati dei locali, i tossici venivano a bucarsi e per terra, tra le pietre, era un tappeto di siringhe; le signore che esercitavano l’antico “mestiere” prestavano i loro favori alla luce del giorno. Ora i “vicini di casa”, gli abitanti di via Cimarosa, sono i nostri clienti più affiatati. Abitano a 10 metri e vengono a spiaggia qui da noi, chi coi figli, chi solo, chi a prendere un caffè perché magari è anziano e di sole non ne ha più voglia. A qualcuno però evidentemente diamo ancora fastidio.

Dopo venticinque anni di esposti e articoli sui giornali al fine di segnalare non si sa quale violazione, dopo aver scomodato più volte la Capitaneria di Porto e altri enti al fine di verificarne la veridicità, non è una combinazione se come ammette il signor Beltrami non siano mai stati rilevati gli estremi per sanzionarci. Venticinque anni fa, durante le serate di musica ai Bagnarci, si rispondeva al telefono e dall’altra parte una voce diceva:”….si stava meglio quando c’erano i barboni”. Rileggiamo le sue parole e sentiamo quella voce.

La voce di chi non accetta una città che si migliora, che cresce. Visto che a suo dire lei racconta la vera storia della spiaggia di via Cimarosa, immaginiamo che sia a conoscenza del fatto che prima di un vero stabilimento balneare, due individui della via i cui nomi, cognomi e soprannomi sono noti a tutti i fornacini D.O.C, affittavano illegalmente ombrelloni; era un vero commercio! Ma certamente lei ne è a conoscenza. Noi per fare la stessa attività paghiamo le tasse. Che dire dopo venticinque anni? che fortunatamente la stragrande maggioranza dei savonesi la pensa diversamente. Che negli anni abbiamo conosciuto anche quieti vicini che ci ostacolavano e in loro abbiamo trovato degli alleati, persone buone, dotate di buon senso. Che a lei dobbiamo avere dato veramente tanto fastidio, i suoi venticinque anni di rancore si leggono tutti nelle sue righe.

Non ha però avuto il dubbio di entrare all’interno dello stabilimento quando doveva fare la diretta radiofonica in occasione dei fuochi artificiali di luglio. E noi educatamente l’abbiamo sempre accolta con un saluto ben sapendo chi lei fosse. Riguardo a tutto ciò che scrive su nostro padre, il baby pensionato, le potrei ricordare che una buona percentuale dei suoi coetanei sono baby pensionati, giusto o sbagliato che sia glie lo ha permesso lo stato, indipendentemente dal colore politico. Gialli, rossi, neri o verdi ci piace pensare ad una Savona non più legata ai colori politici, ma al buon senso. A cose da fare o da non fare, indipendentemente dal “colore” di chi le propone. Fa parte della crescita. Cresca signor Beltrami, cresca con il resto della città!

Alessandra e Chiara Pallone

 

LA PRECISAZIONE DI FLAVIO BELTRAMI

Due piccoli particolari.  

1) Io ci ho sempre messo la faccia, mai fatto nulla di anonimo. Mai che mai telefonate.
 2) Le foto parlano da sole. Il resto è storia

 

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