Vi conosco, razzisti. (liberamente ispirato a Jannacci e Viola)

Vi conosco, razzisti.
 (liberamente ispirato a Jannacci e Viola)

Vi conosco, razzisti.
(liberamente ispirato a Jannacci e Viola)

Siete quelli delle questioni di principio

Del rispetto prima di tutto

Di qualunque cosa prima di tutto.

Siete quelli che dite di non essere razzisti

Quelli che parcheggiano solo cinque minuti

Che non buttano cartacce

Che s’arrabbiano quando vedono

Uno che butta pezzi di carta (biodegradabile)

Su un nastro spesso e infinito di idrocarburi pesanti

(indistruttibili) che si chiama asfalto.

E poi comunque lasciano il televisore nel bosco.

Che loro non sporcano le strade

Finché sono a piedi.

E gettano le cartacce dai finestrini.

Siete quelli che “poveri animali”

Quelli che non ucciderei mai una bestia

Che non vogliono sapere e non vogliono vedere

E camminano sereni fra i bachi frigo del supermercato.

Siete quelli dei Sacri Confini

Delle Sacre Usanze

Delle pietanze

Delle Opportune Precauzioni Stagionali

Quelli che ogni promessa è debito

E ogni debito va onorato.

Quelli che l’Onore Prima di Tutto.

Quelli che: “Serve la fattura?”

Quelli che: “Prima gl’italiani, l’Italia agli italiani, la Francia ai francesi e così via”.

Quelli che: male non fare, paura non avere.

Gli stessi che: “Anche Mussolini, non è che abbia fatto tutte cose cattive”

Che: se mi danno il potere per un mese a me, ci penso io.

Quelli che la qultura è la prima cosa. Che se non ciè la qultura e la buona educazione e il rispetto degli anziani allora è tutta una rovina.

Che tutte quelle donnine per strada allora è meglio chiuderle nelle case, e farGLI pagare le tasse. Quelli che dalle donnine non ci vanno, al massimo con gli amici, per fare un po’ di ridere.

Gli stessi che non si chiedono mai cosa cavolo ci sia da ridere con quelle donne.

Quelli che un bicchiere di vino buono non può far male

Che l’unico affetto sincero te lo può dare solo un cane.

Che gli animali sono meglio dell’uomo

Che l’uomo è il peggiore degli animali.

Che meglio essere vegetariani o vegani, e mangiare i pomodori raccolti a 3 euro al giorno.

Che non sanno se dio esiste, ma alla messa di mezzanotte bisogna andarci.

Quelli che sono abbastanza credenti, però ai barconi bisognerebbe sparargli nelle acque internazionali.

Quelli che l’invasione è alle porte. Stringiamci a coorte, ma senza retorica. Per il Bene della Nazione.

Quelli che non hanno mai letto, studiato o che non si ricordano la storia.

Quelli che l’hanno letta, studiata, ma non vogliono ricordarsela.

Che non sono razzisti, ma capiscono chi lo diventa.

Quelli che negli anni Settanta dicevano cose orribili dei calabresi, poi hanno detto le stesse cose dei polacchi, poi degli albanesi, poi dei marocchini, poi dei rumeni.

Sempre le stesse cose.

Quelli che la giustizia è quando beccano gli altri.

Quelli che sono sempre stati onesti.

Che credono nella famiglia tradizionale, dove il padre beve e picchia la madre e il figlio si droga; e non queste famiglie incasinate dove sono un mucchio e si vogliono bene e non sai più chi è il padre e chi è la madre, che questi culattoni non fanno altro che portare malattie.

Che lo studio è la prima cosa. Che comunque è una questione di principio. Il mio principio.

Quelli che le malattie sono studiate a tavolino per vendere farmaci, e si curano con le erbe e l’omeopatia prodotte da una multinazionale.

Quelli che mangiano solo prodotti a chilometri zero, poi vanno in ferie a Cuba, e se non c’è la pizza che ferie sono?

Quelli che una bella villa, un capannone, uno svincolo e un lampione: questa è civiltà! Altro che orto!

Quelli che fanno ottocento chilometri al giorno in bici, vestiti ed equipaggiati, ma in palestra ci vanno col suv.

Quelli che gli italiani sono simpatici più dei tedeschi; i liguri son più scaltri dei veneti; quelli di Savona sono più alti di quelli di Genova, quelli di Villapiana son più bravi di quelli delle Fornaci, quelli di Via Torino sono meglio di quelli di via Milano, quelli del mio palazzo son tutte teste di cazzo, salvo io, che sono meglio di tutti.

Quelli che il motorino lo metto sul marciapiede, se no dove lo metto?

Quelli che non si comprano il motorino e vivono uguale.

Quelli che pregano la Madonna che si porti via tutti gli stranieri.

Quelli che si stupiscono se gli dici che il papa è un straniero, e che lo è stato due volte.

E che anche la Madonna, non è proprio nativa della provincia di Mantova, per dire…

Quelli che la chiesa cattolica conosce la retta via, e fa parte delle nostre secolari e consolidate tradizioni occidentali, se non fosse che, primi fra gli altri, è stata codificata da un turco e un algerino (Paolo e Agostino).

Quelli che non ci arrivano, non ci arrivano lo stesso.

Quelli che io con te non ci parlo.

Quelli che io non parlo, al massimo sparo.

Quelli che vogliono fare chiarezza con la polvere da sparo.

Quelli che gli sembra una cosa sempre più inutile quella di scrivere o di provare a ragionare.

Quelli lì.

ALESSANDRO MARENCO

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