Un Leghista, della prima ora, deluso……

Ho aderito alla Lega Nord nei primi anni della nascita del movimento in Liguria, introdotto dal mio amico Fiffi Astengo già nel 1991.

La mia tessera risale al 1992 ed è stata firmata dal mitico fondatore Bruno Ravera, il quale non era un letterato ma agli ideali federalisti e alla Lega Nord non ha mai anteposto i propri interessi personali, oltre a essere stato un sincero amico di Savona.

Ho sempre sostenuto il movimento nel limite del mio tempo libero, ho giurato a Pontida, ho presenziato al Gazebo di Spotorno in occasione del referendum sulla Padania, ero presente svariate volte a Pontida ed ero sul Po a Paesana, in occasione della festa dell’ampolla e pure presente al grande raduno di Venezia.

Ho accettato di candidarmi alle ultime elezioni amministrative con la speranza, se eletto, di poter contribuire a migliorare la mia città, distrutta dal mal governo delle sinistre, che l’hanno portata da essere la seconda città d’Italia per ricchezza pro capite a città povera, vecchia e assistita, come già sommariamente esposto nei miei articoli precedenti.

Pensavo che la mia esperienza imprenditoriale nel settore nautico e dello shipping potesse essere utile alla causa savonese. Pur consapevole che i disastri strutturali creati precedentemente non avrebbero potuto essere eliminati, confidavo tuttavia che sarebbe stato possibile fare ancora qualcosa anche se non molto, visto cosa ci hanno lasciato le amministrazioni di sinistra degli ultimi vent’anni, sono ancora convinto, da fanatico ottimista quale sono , che fra le macerie possa ancora nascere un fiore.

Ben presto tuttavia, nel vedere che nel mio partito gli interessi di parte prevalevano sull’interesse dei cittadini, ho capito che le mie speranze si scontravano con la dura realtà, proprio come era accaduto con i partiti che precedentemente avevano governato e causato il declino della mia città:

 Il declino di una città non lo decidono gli Dei dell’Olimpo ma chi male l’amministra!

Da una parte vi era il segretario provinciale, poi addirittura nominato commissario, non savonese, al quale della città capoluogo non importava nulla, tutto intento a costruirsi un consenso personale (suo e per i suoi amici) nella riviera di ponente, pur incassando lo stipendio di Assessore a Savona, (al Gazebo di Venerdì forse lo stesso Rixi si riferiva a lui…) per diventare senatore, obbiettivo peraltro sbandierato ufficialmente e poi conseguito.

Gazebo in Piazza del Popolo (foto Savonanews) Rixi: “Di gente che ci utilizza come autobus non ne abbiamo bisogno”

Dall’altra parte, un coordinatore/commissario regionale il cui unico interesse era la sua cara Genova (“io sono prima di tutto genovese!”). Il risultato è stato che Savona non ha avuto nessun aiuto politico dai dirigenti della Lega, partito che aveva vinto le elezioni e che era pure quello più di peso nel governo della Regione .

Quando noi leghisti della prima ora (intendo quando il Partito era al 3% dei consensi) abbiamo capito che le richieste di un supporto politico per migliorare la città infastidivano i nostri interlocutori – perché intenti a perseguire altri obbiettivi – per correttezza nei confronti di chi ci ha votato, ce ne siamo andati.

Con grande dispiacere abbiamo lasciato il partito dei nostri ideali federalisti come io personalmente ho illustrato in uno degli ultimi interventi da Consigliere Lega Nord in Consiglio, e che tuttavi  manteniamo intatti. (LEGGI)

Il rispetto nei confronti di chi ci aveva dato il voto ha avuto il sopravvento; insieme a Giancarlo Bertolazzi e Alda Dall’Aglio abbiamo così formato un nuovo gruppo consigliare con il nome Gruppo Savona Capoluogo, giusto per sottolineare che Savona è la città Capoluogo della provincia più estesa della Liguria e merita considerazione anziché emarginazione o essere solo strumento per accrescere il proprio consenso personale.

Siamo stati i primi a dare l’allarme ma evidentemente il nostro allarme non è stato recepito al vertice federale per cui dopo di noi vi è stata la fuga generale specialmente degli elementi più significativi del Partito e dell’amministrazione.  (il presidente del Consiglio, due Assessori e un altro Consigliere, in aggiunta a noi tre)

Poiché avevamo partecipato alle elezioni con l’intenzione di mettere a disposizione le esperienze nei nostri rispettivi campi professionali, ma all’interno della Lega eravamo rimasti inascoltati, ci siamo subito attivati nell’interesse di Savona e, con mozioni importanti, abbiamo proposto progetti di grande spessore che, se realizzati, cambierebbero in meglio il volto e la vita della città e porrebbe in parte rimedi ai danni creati nel passato.

Eccoli, molto in breve:

1 – Tunnel sottomarino di collegamento (ultimo miglio) tra le autostrade e il porto, per eliminare totalmente il traffico pesante dalle strade cittadine. (finanziato dal PNRR)

2 – Nuovo collegamento dalle uscite autostradali attraverso lo sdoppiamento di Corso Svizzera diretto su Via Stalingrado

3 – Illuminazione della città con telecamere inserite nei corpi illuminanti. Visto i contenziosi creatisi per il difetto di assegnazione, valutare se possibile ricominciare tutto da capo, eventualmente incaricare Consip,come fatto dal Sindaco Bucci a Genova.

4 – Bretella autostradale Feglino- Carcare con autoporto a Mallare in zona Ronchi, per diminuire il traffico autostradale che preme sul casello savonese.

Questi interventi potrebbero venire realizzati solo se supportati dalla politica e per questo motivo noi  del Gruppo Consigliare uscente Savona Capoluogo abbiamo accettato di ricandidarci per poter portare avanti questi progetti nelle sedi politiche più opportune, insieme alla proposta inderogabile  di riqualificazione completa del Waterfront di Levante, sullo stile Genova.

La nostra adesione alla lista civica Toti per Savona vuole attrarre anche  i voti dei leghisti delusi dal modo in cui è stato gestito il partito nella nostra provincia in questi ultimi 5 anni, oltre a tutti quei cittadini che non accettano di vedere la città ferma e non reattiva, al contrario di tutte le altre località della Liguria.

I nostri progetti, che, se realizzati, migliorerebbero la vita dei cittadini e porterebbero ricchezza e posti di lavoro alla città, possono essere fattibili solo se perseguiti da savonesi cha hanno a cuore la proria città!

Oggi come oggi, l’unica speranza per una Savona migliore ce la può dare il nostro Governatore Giovanni Toti, come già accaduto in passato con il caso bitume, per cui noi ci siamo resi disponibili a candidarci nella lista Civica Toti per Savona, con l’unico fine di perorare la causa di Savona.

Chiediamo pertanto il supporto dei savonesi specialmente quei savonesi dagli ideali federalisti, come noi leghisti della prima ora,  che hanno a cuore il bene della propria città.

    SILVIO ROSSI  (Consigliere uscente del Gruppo Savona Capoluogo)

Un drinK col Senatore Giuseppe Leoni (cofondatore della Lega Nord assieme a Bossi)

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