Ucraina: gli antefatti della guerra

Durante gli ultimi anni di vita, la mia cara mamma era stata assistita da una badante russa con passaporto ucraino, la quale mi sottolineava di essere fieramente russa, sebbene residente in Ucraina e che la sua lingua era russa.

In un periodo più o meno analogo, cioè circa 20 anni fa, attendendo ad un gazebo dell’allora Lega Nord, eravamo stati visitati da ragazze russe, le quali avevano apprezzato il ns partito perché “amico di Putin”.

Salvini e PUtin

Naturalmente questi episodi non fanno testo, come non fanno testo neanche le varie interviste che sentiamo spesso attraverso i media, che sono di tendenze quasi sempre opposte a quelle sopracitate.

Ciò che invece non può essere smentita è la testimonianza della storia, sulla quale si possono avere differenti opinioni ma sui fatti, credo, che non vi possano essere interpretazioni e la storia ci dice che crollato il regime sovietico, attraverso un apparentemente regolare referendum, era stata proclamata l’indipendenza dell’Ucraina il 24 Agosto 1991.

Tale indipendenza creava ipso facto due problemi:  quello della Crimea, territorio appartenente alla grande Russia degli Zar da secoli, abitato da una stragrande maggioranza di cittadini russi, ed una minima minoranza di cittadini ucraini, probabilmente immigrati durante i secoli per ragioni di lavoro, per via della grande base militare russa  nel porto di Sebastopoli, e a dire il vero anche da minoranze di cittadini di origine ligure per via della colonizzazione del territorio da parte della Repubblica di Genova a partire dalla metà del 1200.

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Il territorio infatti era stato donato all’Ucraina  nel 1954 dal Presidente dell’allora Unione Sovietica Nikita Kruscev per celebrare i 300 anni di amicizia fra i popoli comunisti russi e ucraino, senza alcun referendum e/o consultazione degli abitanti della penisola della Crimea.

In pratica nel 1954 è successo un po’ come se l’Unione Europea cedesse la Val D’Aosta alla Francia, per celebrare l’amicizia dell’Unione Europea con la Francia senza interpellare i valdaostani ( vi è da dire che per fortuna al momento  l’Unione Europea non è ancora comunista, come lo era l’Unione Sovietica di Krusciev……perlomeno al momento!)

Il 13 Marzo 2014 dopo un referendum al quale aderisce apparentemente oltre il 90% della popolazione, la Crimea, in base al principio dell’autodeterminazione dei popoli, come  peraltro era avvenuto nel 2008 con il Kosovo, dichiara la propria indipendenza, per poi aderire alla Federazione russa.

Il secondo problema era quello dell’accordo stabilito, al momento della dissoluzione dell’allora Unione Sovietica, fra l’allora Presidente degli Stati Uniti Bush, e l’allora Segretario generale del Partito Comunista sovietico Gorbacev sulla neutralità dell’Ucraina, rispetto alle due superpotenze militari Usa/ Nato e Federazione Russa. (peraltro questi accordi portavano anche parallelamente alla riunificazione della Germania)

Bush e Gorbacev

Questi due problemi, di non poco conto, erano  in parte emersi  negli anni, specialmente per il fatto che l’Ucraina è un grande Paese con una popolazione differente fra la parte occidentale e la parte orientale, con abitanti  aventi mentalità e culture diverse; gli abitanti la parte occidentale più attratti dall’Unione europea  “ricca e opulente” e soprattutto “generosa” e quelli abitanti la parte orientale più frugali e più rispettosi delle modeste tradizioni e  degli antichi valori, radicati da secoli di amministrazioni russe.

I vari Governi, succedutosi in Ucraina dal 1991, sono stati alquanto indecisi da che parte stare durante gli anni, tuttavia la propensione verso la Federazione russa ha sempre prevalso, visto anche i vari accordi economici fra i due Paesi, specialmente in termini di energia, facilitati dalle pipelines russe passanti per l’Ucraina, per portare il gas nell’Europa, oltre al fatto che in Crimea vi fosse la storica base navale russa con accesso al Mediterraneo.

Questo contesto non certamente stabile, visto i presupposti appena citati, ha creato negli anni un terreno fertile per l’agire di personaggi come George Soros, Hunter Biden ( figlio dell’ex Presidente Usa) e vari altri personaggi come Robert Kagan (think tank) , la moglie Victoria Nuland  e la stessa CIA , con i loro  vari interessi, a mio avviso, non essendo tali personaggi “ pii benefattori dell’umanità”, alquanto differenti dagli interessi del popolo ucraino.

Victoria Nuland e a destra la Nuland con Kerry il segretario di Stato di Obama

Giusto per fare alcuni esempi,  il Dipartimento di Stato Usa  prima ha negato, poi ha ammesso  di aver finanziato 60 laboratori biologici segreti sui confini della Russia, laboratori che trattavano l’inquietante campo degli agenti patogeni a scopi militare, Hunter Biden era nel CDA della Società energetica Burisma, mentre George Soros fiutava affari facilmente con fini non bucolici nelle vaste aree agricole del Paese e così la stessa onnipresente Victoria Nuland del Foreign Service  Usa, famosa per aver detto in audio la celebre frase “Fuck the UE”

Alla fine i variegati interessi occidentali riescono con un vero colpo di Stato a destituire il  filorusso Presidente Viktor Janukovyc e dopo mesi di guerra civile ed assassinii vari, perpetrati anche da bande dichiaratamente naziste, che non sto ad elencare, da attore comico Zelensky diventa Presidente il 20 Maggio 2019 con l’appoggio totale dei “benefattori dell’umanità” e la prima cosa che fa è di mettere in Costituzione il progetto di adesione della Ucraina sia alla UE che alla Nato, in barba agli accordi geopolitici, stipulati vent’anni prima, in occasione della caduta del regime comunista dell’Unione Sovietica.

Dopo questa breve introduzione, propedeutica agli avvenimenti dei giorni nostri, come già peraltro più ampiamente avevo scritto in passato, prossimamente passerò a descrivere l’epilogo e a commentare i relativi comportamenti assurdi ed incomprensibili di un’Unione Europea della quale sempre meno europei di buon senso, a mio parere, comprendono le politiche.

CONTINUA

Di Silvio Rossi leggi anche:

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Silvio Rossi (libero Pensatore)

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