Turismo e qualità della vita

Se il turismo in Riviera ignora la qualità della vita
La Regione, la movida, l’assessore batte un colpo

Se il turismo in Riviera ignora la qualità della vita
La Regione, la movida, l’assessore batte un colpo
Vittorio Coletti

Se la Riviera turistica non accende la movida il turismo non riprenda quota. Non si torna ad investire in alberghi, una settantina  gia annunciati negli anni da Il Secolo XIX e La Stampa, in provincia di Savona e quasi tutti di lusso.

Ma ecco il solito bastian contrario. L’imperiese, insegnante universitario, Vittorio Coletti, ha scritto un articolo su… Repubblica…(edizione Liguria), il 26 giugno scorso, assai tranciante. E quasi interamente condivisibile, con le solite eccezioni che forse sono la maggioranza, visto come stanno andando le cose.

Ecco un passaggio significativo: “…L’assessorato regionale, oltre a promuovere il turismo, dovrebbe anche tutelare la qualità e proteggere tutti i cittadini dai suoi peggiori effetti collaterali. Non risultano iniziative in proposito. Ma Berlangieri farebbe bene ad avviarne, se non vuole che i turisti, una volta arrivati, girino i tacchi e vadano altrove, dove ci sono meno miasmi, rumore e orrori a guastare il gusto della vacanza. Uno del mestiere come lui (forse al bravo Coletti manca qualche informazione al proposito ndr) dovrebbe  mettere il controllo di qualità ambientale tra i vantati progetti di eccellenza. Gli operatori solidi e di valore queste cose, infatti, le sanno da tempo, e non ci sono rumori, né odori sgradevoli, né immondizie in uscita dai locali più seri…Anche perché per qualche locale che chiude, sono molti di più quelli che o aprono o cambiano proprietà….Il turnover cresce e la qualità scende. Il turismo è la principale impresa regionale. Ma sembra miope. Si disinteressa della qualità della vita. Vive del momento, senza neppure accorgersi che è già passato. L’assessore regionale batta un colpo, se c’è”.

Eppure lo scrittore Coletti ignora, ad esempio, che tra i maggiori esperti della materia (turismo e qualità della vita) la Provincia più turistica della Regione, ovvero Savona, ha il suo presidente ed assessore al turismo, Angelo Vaccarezza. Profondo conoscitore e comunicatore della materia (e non solo), come hanno illustrato sapienti ed illuminate pagine di cronaca savonese non molti anni fa. E con firme illustri. 

Per il resto che vogliamo fare della movida, del divertimento, dei giovani che affollano per molti mesi gli ultimi alberghi del ponente ligure? Vogliamo rinunciare a questo mondo che rappresenta ormai il futuro dell’industria vacanziera savonese, imperiese? Il rimedio garantito per allungare la stagione di lavoro?Il ritorno degli stranieri d’Oltralpe.

Il turista intelligente  che Coletti descrive ha tante altre alternative. C’è chi ha proposto (Marco Melgrati) i tranquilli paesini dell’entroterra. E gli alberghi dove sono? Perché continuano a chiudere anche dove  si respira aria salubre? Ci sono ragioni sconosciute? Sarà una congiura comunista. Ambientalista.

Intanto la Regione Liguria la sua ricetta “salva movida” l’ha varata….Leggi l’articolo de Il Secolo XIX del 30 giugno. Più chiaro ed illuminante di così!

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