Tu vuo fa l’americano

Chi non ricorda il grande successo di Renato Carosone.
Oggi come ieri nella canzone abbiamo un personaggio che si sente più americano che Italiano.
Chi è secondo voi?
Avete indovinato? Ne sono certo è Matteo Salvini.
Dopo l’innamoramento per Putin (ricordate la maglietta raffigurante Putin indossata e fotografata nella piazza rossa), ora si prostra ai piedi del suo nuovo eroe Donald Trump. Dimenticando che i dazi daranno un colpo mortale all’economia del Paese soprattutto al Nord.
Nel 2023 l’Italia è stata il primo paese dell’Unione europea per esportazioni negli Stati Uniti nei settori di produzione tipici delle PMI – vino e produzione alimentare, moda, arredamento, prodotti in metallo, gioielleria e occhialeria con 7,2 miliardi di euro di esportazioni, davanti a Germania, dove l’Italia ha registrato esportazioni per 13,6 miliardi di euro, e Francia con 8,2 miliardi di export nel 2023.
A livello generale il tessuto imprenditoriale si concentra per quasi la metà nell’Italia settentrionale (48,4%), nello specifico per il 27,5% nel Nord-Ovest e per il 20,9% nel Nord-Est. Il 30,5% delle impresse è localizzato nella circoscrizione Sud e Isole, mentre il restante 20,1% si trova nel Centro Italia.
A livello regionale la Lombardia è prima con un peso sul quadro complessivo del 16,7%, completano le prime dieci posizioni: Lazio (9,4%), Veneto (8,8%), Campania (8,4%), Emilia-Romagna (8,3%), Piemonte (7,8%), Toscana (7,2%), Sicilia (6,7%), Puglia (6,1%) e Marche (2,9%).Per cui quanto dichiarato da Salvini sui dazi(che ricordo è ministro e vice premier) è un toppata clamorosa.

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Essere dalla parte dei dazi, come Salvini, può piacere solo chi vive la politica come esperienza sadomaso. Gli imprenditori del nord lo rincorreranno presto per le valli padane”.
Ma si sa lui non è un politico al massimo è un influencer che per guadagnare la scena si cimenta su ogni argomento a portata di mano.
La mattina ha parlato di turismo, un’ora dopo di sport, con il ministro Abodi, e su certi architetti che meriterebbero “una commissione d’inchiesta” e lo scomparso Bruno Pizzul.
Oggi è più che mai importante avere una politica, seria preparata, che sappia ciò che dice, le sparate, fatele al bar sport davanti a un aperitivo.
Il mondo sta cambiando, non sarà mai più come prima.
La politica sta danzando sull’orlo del burrone.
Priorità alla legge per l’aumento del numero di assessori, poi, eventualmente, il via libera all’introduzione dei sottosegretari regionali. Queste le linee guida che il presidente di Regione Liguria, Marco Bucci, ha esposto durante la prima discussione dell’aula sulla modifica allo statuto regionale che consentirebbe l’introduzione dei sottosegretari.
Ecco a vai un chiaro esempio di come, questi personaggi non hanno capito che il tempo delle smargiassate, delle poltrone facili,di spendere soldi dei cittadini per accontentare i partiti è finito!
“Una democrazia è veramente matura e solida quando chi sbaglia paga. E invece, se andiamo a vedere chi ha pagato per i propri errori, ci accorgiamo che in Italia i colpevoli quasi mai vengono davvero mandati a casa. O magari escono dalla porta per poi rientrare dalla finestra, riciclati con qualche stratagemma dell’ultima ora”
“Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto… chi ha dato, ha dato, ha dato”: più che il ritornello di una vecchia canzone napoletana, dovrebbe essere il leitmotiv di un nuovo inno nazionale.

 

Roberto Paolino

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