Tragicommedia di Noli

Tragicommedia di Noli
Le domande senza risposta

Tragicommedia di Noli
Le domande senza risposta

Noli – Martedì 20 Marzo 2012 mezza pagina del quotidiano “La Stampa” è occupata dalla notizia che, da tempo, si vociferava come l’unica soluzione possibile per risolvere il problema del civico 18, quello per capirci spaccato all’interno, INAGIBILE dal 14/12/2009.

Lo stesso che, alla fine di Aprile, dall’amministratore del condominio, con lettera raccomandata al Comune, senza mai ricevere risposta…!!!???  veniva indicato in continuo peggioramento.

Ma di questo fatto e delle conseguenze, a mio avviso devastanti, ne scriverò come al solito, ponendomi altre elementari, solite domande: chi è deputato a proteggere il territorio, l’economia della comunità? 

Ecco i titoli di testa a firma di  Augusto Rembado: “Dopo lo smottamento dovuto al cantiere per i box interrati”  “Ricostruire da zero Via Belvedere”  “Secondo i tecnici costa meno demolire i palazzi pericolanti che non puntellarli”.

Il corrispondente ricorda che l’intervento è di privati, ma frutto di un accordo di programma che vede coinvolti anche enti pubblici, Regione e Comune in testa.  Ha dimenticato che anche la Provincia ha avuto il suo ruolo, così come le Sovrintendenze.

 Precisa e ricorda che otto soggetti, degli undici inizialmente indagati, hanno avuto la richiesta di rinvio a giudizio. Per dovere di cronaca ricordo e preciso che gli unici  tre personaggi pubblici coinvolti inizialmente dalla Procura, cioè Sindaco, Vice Sindaco e Responsabile Tecnico Comunale settore Urbanistica, venivano stralciati dall’istruttoria con definitiva richiesta di archiviazione (vedi a fondo pagina) del 3 Gennaio 2012 al G.I.P (giudice delle indagini preliminari) e disposta in data 17/01/2012.

Perché tutti i personaggi pubblici della Regione Liguria, mai indagati; coloro che hanno rilasciato in maniera vincolante (come da Trucioli  del 4/3/2012 ) il progetto a costruire concordato con Provincia e su proposta del Comune di Noli attraverso una Variante, vengono esclusi da qualsiasi responsabilità?   Ripropone il cronista: “Sono otto gli i soggetti per i quali è stato richiesto il rinvio a giudizio per le vicende ( rischio di controlli per dissesto idrogeologico)”?

 E’ auspicabile che chi ha subito danni materiali e subisce tutt’oggi anche quelli finanziari per spese legali, possa usufruire dell’aiuto di scelte politiche-urbanistiche adeguate oltre che premianti per un reale ed equo risarcimento.

Questo a seguito di ritardi, se ci sono stati (a mio avviso tutti ancora da dimostrare) che hanno contribuito a peggiorare giorno per giorno il pericolo di crollo.

E che dire delle ordinanze sindacali emanate immediatamente dopo la definitiva evacuazione delle abitazioni collinari?  Ordinanze dove chi ha ricevuto danno è stato ritenuto colpevole come chi l’ha creato, a suo tempo da me definito in modo deleterio “tutti contro tutti”.

Chiudere una penosa quanto negativa parentesi urbanistica iniziata dal 2002 è un dovere morale e sociale  che il Comune, quindi la comunità tutta, deve verso chi ha sofferto, e continua a soffrire di tutti i disagi conseguenti. 

Altrettanto doveroso però è non dimenticare tutti i protagonisti che ci hanno portato a vivere, convivere questa indecente situazione. A cominciare da chi ha immesso sul mercato un prodotto da me, a suo tempo, definito “incauta vendita“, poi dal soggetto che ha….”incautamente acquistato” (mai sentito di imprenditori così poco accorti), ed infine per chi non ha ottemperato al motto “Noli che cambia“.

  L’ormai famoso libro denuncia  “Il partito del cemento” in quel di Noli , tra Via IV Novembre, Via Belvedere e “Liguria17” può essere comparato ad una commedia brillante.

NOLI…NOLI : “Noli me tangere?”.  L’esperienza di vita (marinara)  mi ha insegnato che c’e differenza di responsabilità tra chi traccia la rotta… e chi, su ordine di chi l’ha tracciata, porta la nave sugli scogli.   La tragicommedia delle domande pertinenti non è di certo finita.

Carlo Gambetta

 

25 marzo 2012

LEGGI L’INEDITA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE



 

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