TPL, cominciano le scuole: anno nuovo, soliti problemi!!!!

TPL, cominciano le scuole:
anno nuovo, soliti problemi!!!!

 TPL, cominciano le scuole:
anno nuovo, soliti problemi!!!!

Da una settimana è cominciata la scuola per gli istituti savonesi e si ritorna a combattere con i soliti, vecchi problemi del servizio di trasporti pubblici.

Per chi, come me, è costretto a servirsi del bus è costretto, nelle ore coincidenti l’entrata e l’uscita da scuola degli studenti, a salire e scendere da pullman sovraffollati.

All’uscita gli autobus della TPL, e mi riferisco alla tratta che percorre il levante savonese (le Albissole, Celle, Varazze) si presentano talmente saturi che tanti studenti (ed è capitato spesso anche a me) devono rinunciare a salirvi. Talvolta il conducente non riesce neppure ad aprire le porte che alla fermata della Torretta sono sigillate dalle schiene delle persone.


 Il disservizio del trasporto pubblico, soprattutto in orario scolastico, si ripropone ogni anno in un mancato incontro fra la domanda e l’offerta. Quei ragazzi e quei lavoratori che non usano auto private o scooter e vogliono fruire del trasporto pubblico, come accade nelle civili città di tutto il mondo, a Savona lo fanno a dispetto dell’azienda TPL.

Insomma siamo alle solite: pochi bus in orari strategici e non si dica che è colpa degli orari provvisori perché ogni anno, ad orario scolastico definito, la situazione non cambia.

Spesso accade che di primo mattino il bus, corsa bis di Varazze, non raccolga le persone alla fermata di Albissola pur avendone la possibilità, creando discriminazione a coloro che con abbonamento alla mano si vedono lasciati a piedi.

La stessa cosa accade alla Torretta dove, spesso, conducenti poco educati liquidano le persone come fossero usurpatori di chissà quale privilegio.

Mentre i Comuni interessati nulla fanno perché si riveda il servizio di trasporto pubblico che nell’orario scolastico vede solo bus sovraffollati dove, quando va bene, sono garantiti solo posti in piedi e condizioni di viaggio al limite della tolleranza umana.

I Comuni che avrebbero il diritto e il dovere, non fanno ricognizioni per comunicare a TPL le disfunzioni alfine di riorganizzare le corse in modo che studenti e lavoratori non attendano invano i bus o viaggino in condizioni disumane.

Io insegnante e habitué della linea Savona –Albissola, mi trovo spesso a prendere l’autobus all’uscita da scuola con i ragazzi e mi trovo giornalmente ad affrontare una situazione drammatica: un vero e proprio assalto alla diligenza!

  

  E’ possibile che nel 2015, mentre altre città, riescono a organizzare il trasporto pubblico, rispondendo non solo al flusso di studenti, ma anche quello turistico che in alcune realtà fa impallidire quello savonese, a Savona non si riescano ad avere i mezzi per trasportare il flusso di studenti e lavoratori che pagano il titolo di viaggio in anticipo?

Il disservizio inoltre si riversa anche sulle condizioni in cui si è costretti a viaggiare, in pullman che ricordano quelli di Bombay con la sola differenza che a costo di romperti un braccio, le porte, l’autista le chiude.

Tpl Linea srl società controllata da ACTS S.p.A. a capitale interamente pubblico.

Tpl Linea srl, però, è una società controllata da ACTS S.p.A., società a capitale interamente pubblico degli enti territoriali della provincia di Savona, che detengono il 88%, infatti gli azionisti di TPL Linea sono principalmente enti pubblici: tutti i Comuni della Provincia di Savona e la Provincia stessa e questo ci fa reclamare a gran voce un cambiamento di rotta nella qualità di un servizio che quindi non paghiamo solo con abbonamenti e biglietti ma anche con soldi pubblici erogati.

TPL Linea sulla pagina web parla di una società di trasporto pubblico gestita da un gruppo di persone competenti, appassionate, che lavorano ogni giorno anche al miglioramento della qualità della vita del cittadino, ma forse le vicende che hanno collocato nomi sulle poltrone dirigenziali hanno risposto maggiormente a equilibri politici che non a reale esperienza nel settore trasporti.

Forse l’aggiornamento in quelle che dovrebbero essere dinamiche di qualità e non solo di risparmi dettati dal risanamento di cattive gestioni di altri incompetenti, che hanno portato a fusioni e ristrutturazione di personale, dovrebbe essere alla base di aziende pubbliche come questa. Ma, a Savona, capita spesso che questo non accada.

Così se Claudio Strinati, esponente PD, lo si trova Presidente della TPL linea, troviamo Ettore Molino, esponente del centro-destra, presidente Acts, entrambi avvocati.  Nel consiglio di Amministrazione inoltre è facile registrare curriculum che poco hanno a che fare con competenze di settore, mentre molto hanno a che fare con incarichi politici.

Così vengono diffuse carte della Mobilità, magari scopiazzate qua e là che contengono aspetti che potrebbero far sorridere se non fossero inquietanti per la falsità delle affermazioni.


La Carta della Mobilità che è, infatti, il documento che regola i rapporti tra TPL che offre servizi di pubblico trasporto e i cittadini che ne fruiscono, descrive le modalità con cui l’azienda ne garantisce la qualità e invoglia a segnalare il mancato rispetto di quanto dichiarato perché oltre ad essere un diritto dei clienti, è uno stimolo al miglioramento di TPL e del suo operato.

 La Carta viene definita ‘un patto’ coi cittadini in cui vengono riconosciuti i diritti dei clienti come il rispetto dei  doveri.

Se al punto 5.1 dedicato all’ascolto e monitoraggio delle esigenze di viaggio laTPL dichiara di promuovere periodiche indagini di soddisfazione del cliente (viaggio da 30 anni e non ho mai visto nessuno chiedere informazioni sui  bus) dove  ascolta i suoi clienti che valutano il servizio offerto e la qualità percepita per  studiare nuove soluzioni, verrebbe da indicare un modo molto più efficace per registrare in  concreto e in modo immediato se i passeggeri di TPL linea viaggiano in sicurezza a tutte le ore del giorno, accedono in modo  semplice e tempestivo al servizio, viaggiano in un ambiente confortevole e soprattutto si vedono premiati della scelta di utilizzo del trasporto pubblico: i presidenti, i membri dei consigli di amministrazione r magari anche i Sindaci potrebbero, almeno una volta, utilizzare i bus degli orari più problematici per vedere con i loro occhi l’efficienza del  servizio. >Sarebbe anche gradito, ogni tanto per i cittadini, vedere che politici e amministratori della cosa pubblica, utilizzino come tutti i servizi essenziali che si sono candidati a gestire per loro.

ANTONIA BRIUGLIA

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