Terzo canale – Avventura a Montecarlo

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Un film musicale anglo-italiano del 1970, diretto da Giulio Paradisi, attori protagonisti sono i componenti del gruppo musicale anglo-italiano The Trip guidato dal tastierista di grande talento, savonese, Joe Vescovi.

Terzo canale – Avventura a Montecarlo
Un film musicale anglo-italiano del 1970, diretto da Giulio Paradisi, attori protagonisti sono i componenti del gruppo musicale anglo-italiano The Trip guidato dal tastierista di grande talento, savonese, Joe Vescovi.  

   

Il film ha uno spessore artistico di tutto rispetto, sia nell’andatura formale-visiva che contenutistica, entrambe appaiono  ben selezionate nella ricerca compositiva e nella tecnica letteraria volute per il film, aspetti questi da non sottovalutare se si vuole fare una analisi obiettiva più profonda dell’opera di Giulio Paradisi, ex aiuto regista di Fellini.

   Il film suscita  inoltre, per il suo genere sperimentale musicale-satirico indubbiamente originale, un alto interesse critico.

La sceneggiatura racchiude una storia divertente, autoironica, satirica, a tratti appassionante, che funziona bene anche sul piano della scorrevolezza narrativa. Il film lungo la messa in pratica del testo-copione trova poi un fertile allungamento della composizione letteraria. Quest’ultima infatti si arricchisce proprio tramite l’invenzione fotografica sul campo, che appare  animata da idee di buon spessore visivo ed equilibrio cromatico, di aspetti in grado di aggiungere complessivamente alle scene maggior potenza poetica-musicale.


The trip, il savonese Jo Vescovi è l’ultimo a destra

Protagonisti del film sono il complesso musicale dei The Trip (Il viaggio), 1967, un gruppo che è stato tra i principali  sostenitori e protagonisti  del rock progressivo, il cui nome indica una rielaborazione musicale più moderna del rock. A partire degli anni sessanta in poi, la musica rock si è infatti diffusa in una varietà di stili diversi: è riuscita a comporsi con il blues dando origine al blues rock ed al southern rock di origini statunitensi, poi ha trovato felici combinazioni con il jazz, per creare poi la fusion e il rock progressivo, quest’ultimo appare con caratteristiche di maggior laboriosità e varietà compositiva, melodica, e stilistica rispetto ai precedenti.

Il gruppo a quattro dei The Trip coordinato dall’ingegnoso Joe Vescovi, porta avanti una combinazione musicale molto seducente, debitoria per certi aspetti al beat, al rock e al blues, combinazioni a cui alcuni critici daranno il nome di “musica impressionistica” forse perché le immagini sonore in un certo senso si possono paragonare a quelle dei simboli poetici e delle impressioni pittoriche. Il gruppo sostenne un esame al Piper Club di Roma, la prova impressionò il produttore Alberigo Crocetta, grazie al quale scaturì poi un contratto per la RCA.


 Le scene finali del film furono girate durante il periodo del 1° Festival Pop di Caracalla. Secondo dichiarazioni rilasciate da alcuni componenti dei The Trip, il film avrebbe dovuto essere il primo di una serie di dieci, ma mancò un accordo economico tra i produttori e il complesso.

Biagio Giordano

 

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