Suggerimenti turistici di luoghi artistici: Timgad

Suggerimenti turistici di luoghi artistici
Algeria
Aures (Vestigia della città di Timgad)

SUGGERIMENTI TURISTICI DI LUOGHI ARTISTICI
Algeria
Aures (Vestigia della città di Timgad)

 Le interessanti rovine archeologiche di Timgad si trovano  a sud di Costantina a una distanza di oltre 100 km, precisamente sul bassopiano del monte del Aures e a 35 chilometri da Batna.

Esse testimoniano di un interessante periodo di storia romana bizantina-cristiana, svoltasi insolitamente nell’Africa settentrionale.

Inizialmente Timgad corrispondeva all’antica Thamugas che fu  una colonia  romana fondata per scopi strategici militari. La romanità è  provata anche dal fatto che la città è disposta  a scacchiera e con geometrie quindi ortogonali che erano molte diffuse nell’architettura romana. Essa serviva da base,  con cinte murarie non fortificate, contro i berberi del Massiccio dell’Aures. In origine essa venne abitata da veterani dell’esercito romano distintisi a suo tempo per valore nelle battaglie, ad essi furono assegnate, come alto riconoscimento, delle terre.

La città venne fondata da Traiano intorno al 100 d. C.. E’  anche nota per essere diventata in seguito un centro cristiano della dottrina del  donatismo, che traeva origine da un  movimento religioso cristiano, scismatico, probabilmente sorto in Africa intorno al 311; quella dottrina di fede fu opera del vescovo di Numidia Donato di Case Nere (nato nel 270 circa), meglio noto come “il Grande” forse per il suo carisma, la generosità, e la notevole cultura teologica.

Rispetto alle città romane d’Europa e alle altre città dell’africa settentrionale, Timgad dopo le invasioni dei Vandali, l’occupazione bizantina (V secolo) e la conquista araba, venne lasciata a se stessa, il progressivo disinteresse per questa regione fu probabilmente determinato da questioni geoambientali: come la inarrestabile, progressiva desertificazione di quella parte di territorio. La città poi venne stranamente distrutta ed incendiata, e scomparve nella sabbia  soggiacendo irrimediabilmente alle sovrastanti leggi del deserto.

Quando, nella modernità, fu scoperta dagli archeologi, Timgad venne  sopranominata la “Pompei dell’africa settentrionale”, per via delle sue rovine che erano tutte ben conservate.

 Biagio Giordano

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