SOGNO UN’ALLEANZA M5S – GIORGIA MELONI

SOGNO UN’ALLEANZA

M5S – GIORGIA MELONI

SOGNO UN’ALLEANZA M5S – GIORGIA MELONI   

È questo il titolo dell’ultimo articolo apparso su… Rapporto Aureo … In effetti, porta allo scoperto il dilemma che è frullato nella mia mente negli ultimi tempi: se dovessi scegliere, preferirei affiancare il M5S o Giorgia Meloni? Su temi cruciali come “le pensioni d’oro, l’oro (quello vero) degli italiani, la proprietà giuridica dell’euro, Fratelli d’Italia ha svolto e sta svolgendo un’opera meritoria che non si deve ignorare (…) soprattutto alla luce della battaglia splendida condotta in parlamento da persone vere come Giorgia Meloni.”

 Giorgia  Meloni, Fratelli d’Italia

Considerazioni che valgono ovviamente anche per i pentastellati, che Maurizio Blondet –citato nell’articolo- promuove come “migliori dei loro capi, che pretendono di guidarli dal web”. Per inciso, trovo ingenerosi i suoi giudizi nei confronti di Grillo “il Belinone” e Casaleggio “l’utopirla”, con ciò mettendosi allo stesso livello per cui critica Grillo per il suo oggettivo auto-gol quando ha incautamente scatenato la peggior feccia della rete chiedendo “cosa fareste con la Boldrini in auto?”. Accade a molti di peccare di ingratitudine verso chi, dopo aver fruito della sua spinta iniziale, lo ritengono superfluo, attribuendo a se stessi ogni merito dell’eventuale successo. Gli esempi sono numerosi, sia nel campo dello spettacolo, quando l’artista ripudia colui che l’ha lanciato: per restare in Liguria, pensiamo al duo genovese Gianpiero Menzione/Sabrina Salerno; o, in quello politico, ai divorzi da Berlusconi di Fini, Alfano e, buon ultimo, Casini, prima eterno ribelle e oggi pentito figliol prodigo pur di non perdere la comoda poltrona parlamentare.

L’articolo cita poi doverosamente una guerriera di lunga data contro l’asservimento dell’Italia all’Europa dei tecnocrati e dei banchieri: l’antropologa Ida Magli, che ha da poco pubblicato un libro, …“Difendere l’Italia…,ultimo della serie dedicata “a combattere per capovolgere la situazione di angosciosa agonia nella quale ci troviamo, per il ripristino dell’identità del popolo e della nazione italiana”.


Ida Magli, Antropologa e saggista

Riporto un breve florilegio da questa sua ultima fatica, che merita davvero di esser letta da quanti hanno a cuore il destino del nostro Paese: “Bisogna tentare a tutti i costi di reagire all’omicidio-suicidio che, per la prima volta nella storia, viene compiuto non da nemici su un popolo vinto, ma dai suoi stessi capi. La vigliaccheria è incomparabilmente più disgustosa quando si configura come l’accettazione, anzi la collaborazione, da parte di coloro che comandano, del tradimento verso i propri sudditi. (…) Non è una congiura di pochi contro un capo, di un figlio contro il padre; sono i padri, i capi, che hanno congiurato per giungere all’assassinio dei figli, dei nipoti”. “È in atto la Terza Guerra Mondiale, segreta, silenziosa, paralizzante come il gas nervino, ed è già penetrata ovunque, senza essere stata dichiarata da nessuno, perché i nemici sono i nostri stessi governanti, o meglio coloro di cui non conosciamo il nome, ma che, nascosti dietro i governanti, li dirigono.”  “Dobbiamo inventare un modo per sgominare gli assassini dell’Europa, che l’uccidono privandola di tutto ciò che possiede di meglio, a cominciare dall’indipendenza e dalla sovranità. Togliere a un popolo la sovranità della moneta significa infatti togliergli tutta la sovranità.” Se “faraoni, monarchi, dittatori, imperatori hanno tutti fabbricato la propria moneta, imprimendovi il proprio nome e immagine”, gli odierni “Rothschild, Rockefeller e le monarchie europee, il cui esclusivo interesse è l’accumulo di denaro e il dominio sul mondo attraverso il denaro (…) hanno imposto a centinaia di milioni di cittadini europei di adoperare una moneta nuova, creata dal nulla e che vuole ingannare coloro che l’adoperano, non riportando la ‘faccia’ e il nome dei suoi proprietari, che non vogliono far sapere ai popoli che l’adoperano di chi sono sudditi.”


Giulia Sarti (M5S)

Forse anche Ida Magli sarebbe nel mio stesso imbarazzo, se dovesse scegliere tra M5S e Fratelli d’Italia. Comune auspicio sarebbe che confluissero in un unico soggetto politico; anche perché il peccato originale di Fratelli d’Italia, con una legge elettorale che costringe i piccoli partiti a entrare in coalizione con uno maggiore, è la sua storia di provenienza, e potrebbe trovarsi obbligato, nonostante la sua progressiva emancipazione, a coalizzarsi con Forza Italia, perdendo in parte la sua nuova identità.

 

Marco Giacinto Pellifroni                                       9 febbraio 2014

 

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