Scrivilo sui muri…

Scrivilo sui muri…

 

Scrivilo sui muri…

di Paolo Bongiovanni

 Questa settimana sarò al vetriolo, e citerò qualcuno senza fare nomi direttamente, ma so che si riconoscerà orgogliosamente in questo, e citerò sempre qualcun’altro sempre non direttamente, che sarà forse un pò meno orgoglioso ma orgoglione, visto che quello che fa non è da pubblicizzare con orgoglio, e ciò è il minimo che gli spetti.

Parliamo ancora di muri, questa volta in città, ancora una volta soprattutto mentali, o preferirei “De-mentali”, di parte e faziosi, molto schifosi siano essi “neri o rossi”, ermetici o schierati, erma-politici e “De-costruttivi” ma soprattutto distruttivi, volti ad offendere, a intimidire o peggio, denigrare qualcuno che fa qualcosa di utile per la società e la comunità savonese.

Che lo spray sia con voi e col nostro spirito, dice qualcuno che lo spirito ilarico ed ironico ha, e le scritte si invertono come un gioco spostando lettere e vocali qui e là, anagrammando per modificare le frasi e si diffonde il verbo, con l’applicazione che rende giustizia ad una scritta.

Un’altra iniziativa interessante che sarà proposta, è quella delle scritte sparse sui muri o altro, (quelle piccole e non i murales veri e propri), saranno filmate e raccolte attraverso un documento che sarà a disposizione delle scuole savonesi, per una campagna contro il bullismo discriminatorio ed intimidatorio, usanza pessima che sta prendendo la mano (oltre a cyberbullismo) tra i tanti giovani in città.

Che in questa città si debba costruire e non distruggere, oramai è appurato e se la colpa è di questo o quell’altro amministratore poco importa oramai, dopo mesi. Molti ce li siamo finalmente tolti dai piedi e ci auguriamo sollecitamente che, anche nel futuro non si intrufolino mai più nella politica e che possano mai più mettere mano alla “saccoccia”.

Però anche con questa faziosità partitica anni ‘70 cari militanti, scusate ma ce lo avete zampettato, soprattutto i tanti cari idioti dalla tastiera facile colorati di rosso, verde, giallo o nero che siate, andate al diavolo! Ce lo avete zampettato cari finti writers della sera che pasticciate i muri, i cancelli e le opere pubbliche o private, che poi manco le finite a bonificare voi se vi prendessero, perchè viene fatto tutto a spese pubbliche, dalla già salassata cassa comunale.

Ce lo avete zampettato con la polemica politica legata al passato e a cose inattuabili, qui bisogna fare, basta parole e bandiere.


 

Un’altra canzone di Vasco il più social degli artisti italiani, (mi piace Vasco e allora?) dice:

Scrivilo sui muri…

Voglio vivere come se, tutto il mondo fosse … Fuori

Il mondo è fuori anzi, anche i Matia Bazar danno il loro contributo: C’è tutto un mondo attorno…

Ed è proprio così, il mondo è là fuori, attorno a noi e cambia, nonostante noi e le nostre idiozie. Viviamo una volta sola e cerchiamo di viverla dignitosamente, facendola vivere anche nella migliore maniera possibile a chi ci sta attorno.

 Insomma se, qualcosa dovrebbe nascere e lo propongo qui direttamente dalle pagine stropicciate ed internettiane di un magazine cittadino di attualità, è un movimento trasversale del FARE e del PROPORRE.

Ci sono molte associazioni che fanno ogni giorno e sono sotto gli occhi di tutti, senza urlare o decantare ai quattro venti la propria genuinità e bontà.

C’era un progetto della vecchia amministrazione, che per vari motivi è stato messo in soffitta, per eventuali costi di attuazione ed anche per il cambio di amministrazione. Perchè non proporlo ufficialmente anche a questa amministrazione?

Sto parlando proprio di muri e di scritte, di writers savonesi, quelli seri e non quelli con il passamontagna che vivono nell’ombra perchè non sanno far altro che scarabocchiare scritte in grigio topo morto, che come idioti non usano nemmeno i colori adeguati per le proprie scritte di protesta (Il rosso rivoluzionario, costa troppo?), sapete assai voi di cosa è la protesta e cosa sono gli anni 70 e 80.

 Voi che vi limitate a pasticciare muri con scritte “politi-cazzare” e non avete nemmeno il coraggio di firmarvi con un tag.

Ora veniamo alla proposta:

Mi rifaccio ad una delle tante discussioni sui social, che spero sia prolifica e diventi una cosa seria, in città abbiamo decine di muri, grigi e spenti soprattutto in periferia, muri con manifesti pubblicitari abusivi e tante scritte brutte e vergognose.

Abbiamo decine di bravi artisti, che possono liberamente esprimersi e con argomentazioni attuali e inerenti alla città, possono dare un messaggio ai giovani che sono il futuro.

Mancano i soldi?

Per cosa le vernici e l’attrezzatura???

 Gli artisti dovrebbero essere già contenti di avere finalmente spazio senza incappare nelle noie legali, per cui mi auguro la loro collaborazione. Bene mettiamoci in associazione e autogestione, creiamo una raccolta fondi tra writers, autori, scrittori, poeti, artisti, creativi, attivisti impegnati socialmente. Il tutto senza faziosità, partiti, movimenti (intestinali) e bandiere.

Aiutatemi a diffondere ciò con l’amministrazione comunale, che si individuino se non ci sono già, le aree dove poter eventualmente creare le opere.

Mi aspetto che mi contattiate, e attendo collaboratori, ma so già di averne un pò e allora lavoriamoci!!! Ci sentiremo presto, su questo argomento, comunque… Grazie a tutti

 

Paolo Bongiovanni

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