Sconfitti che non mollano
Il tramonto di un sogno europeo tra illusioni e vendette nell’ombra
Emma Bonino e Riccardo Magi, una coppia di ferro con il paraocchi, combattono per salvare un partito allo sbando, mentre il convitato di pietra Benedetto Della Vedova forse trama la sua vendetta. L’agente esterno Renzi, illusione per una stagione, lascia un’eredità di disillusione.
Un’Alleanza con il Diavolo
Il 10 giugno 2024, Emma Bonino e Riccardo Magi, leader di +Europa, sembravano una coppia di ferro con il paraocchi, decisi a salvare il loro partituncolo a tutti i costi. In un’alleanza che molti hanno definito un patto con il diavolo, hanno tentato di fondere le loro forze con Matteo Renzi per dare vita agli Stati Uniti d’Europa. Tuttavia, come la nave di Teseo narrata da Plutarco, che pur sostituendo tutte le sue parti rimaneva apparentemente la stessa, anche il loro progetto politico, pur modificato nella sostanza, si è rivelato fallimentare. La domanda che sorge spontanea è se la nave, una volta completamente sostituita, fosse ancora la stessa nave di Teseo. Così ci si può chiedere se il partito di Bonino e Magi, profondamente mutato nella sostanza, fosse ancora lo stesso o solo una pallida imitazione di ciò che era stato.
La Sconfitta di un Sogno
La notte del 10 giugno 2024, il sogno europeo di Matteo Renzi e Emma Bonino si è infranto inesorabilmente. La lista degli Stati Uniti d’Europa non è riuscita a superare la soglia del 4% nelle elezioni europee, fermandosi a un misero 3,6%. Renzi, l’ex premier che dieci anni prima aveva raggiunto il 40% come segretario del PD, si trovava ora con meno di un decimo di quella percentuale tra le mani. Con un commento su “X”, Renzi ha cercato di mascherare l’amarezza con parole di sportività, ma il fallimento era evidente: “Niente, è andata male, ma la politica è una grande scuola di vita anche quando non si vince. E dunque non riesco a essere triste cari amici, perché sono molto convinto che fosse giusto fare questa proposta, in questo momento: al mondo impazzito di oggi servono gli Stati Uniti d’Europa ed è stato bello affermare le ragioni di un sogno controcorrente. Resta il miglior progetto, continueremo a lottare”.
La Guerra Fratricida
La mattina seguente, dal quartier generale di +Europa, regnava il silenzio. Anche Emma Bonino, come Renzi, aveva un unico colpevole in mente per quella sconfitta: Carlo Calenda. Quando Bonino aveva concepito la lista Stati Uniti d’Europa, lo aveva immaginato come un’alleanza naturale con Renzi e Calenda, entrambi convinti europeisti. Tuttavia, la rottura del Terzo Polo ha distrutto quelle speranze. Renzi ha riassunto la situazione con amarezza: “Sul risultato di questo voto pesa l’assurda rottura del Terzo Polo. Potevamo avere sette parlamentari europei riformisti, insieme. E invece sono zero, che follia”. Un risultato politico che sarebbe stato diverso se Calenda avesse ceduto, ma le sue risposte agli appelli di Renzi, Magi e Della Vedova sono state solo di ostilità.
L’Assemblea di +Europa
Il 21 luglio 2024, nonostante la disfatta, Emma Bonino è stata acclamata presidente di +Europa. L’assemblea nazionale, riunitasi a Roma, ha confermato la leader radicale alla guida del partito. Riccardo Magi è stato incaricato di “facilitare il coordinamento delle opposizioni” e proseguire l’attività di opposizione al governo Meloni. Nella mozione approvata si leggeva la determinazione di unire le forze liberali, democratiche, progressiste ed europeiste per creare un’alternativa all’attuale maggioranza. Un progetto ambizioso, ma reso vano dai recenti risultati elettorali e dai sondaggi che vedevano +Europa all’1,8%.
Il Sogno Infranto
La Bonino, con il suo inseparabile turbante, somigliava sempre più a una fattucchiera orientale, mentre il suo figlioccio Magi, con la sua faccia da eterno ragazzino, sembrava destinato a un futuro incerto. Il sondaggio SWG del 23 luglio 2024 per il TgLa7, che attestava +Europa all’1,8%, era un ulteriore colpo al già fragile morale del partito. Come il complesso di Edipo teorizzato da Freud, Magi sembrava inconsciamente competere con Renzi, il suo padre politico, per l’affetto e il sostegno di Bonino, la madre simbolica del partito. Una competizione destinata a lasciare tutti insoddisfatti e privi di reali prospettive politiche.
La Vendetta nell’Ombra
E mentre Bonino e Magi cercavano disperatamente di mantenere in vita un progetto ormai agonizzante, Benedetto Della Vedova, il convitato di pietra, osservava nell’ombra, forse pronto a vendicarsi. Della Vedova, che aveva tentato invano di far crescere gli Stati Uniti d’Europa, non ha mai perdonato né Bonino né Magi per aver trascurato le sue visioni e proposte. Il suo risentimento cresceva, alimentato dalla convinzione che solo una sua leadership avrebbe potuto salvare il partito. Una vendetta che, se realizzata, avrebbe potuto portare a nuovi e imprevedibili sviluppi.
Il Futuro di +Europa
Il futuro di +Europa rimane incerto. Con un consenso in calo e una leadership divisa, il partito si trova a un bivio. Le speranze di unire le opposizioni per contrastare il governo Meloni sono appese a un filo sottile, mentre i protagonisti di questa tragedia politica si sforzano di mantenere una parvenza di unità. Bonino e Magi, sconfitti ma non arresi, continuano a lottare per un sogno che sembra sempre più lontano, mentre Della Vedova trama nell’ombra, pronto a sfruttare ogni debolezza per realizzare la sua vendetta.
La nave di Teseo, trasformata ma sempre uguale, è una metafora perfetta per descrivere il destino di +Europa: un’entità che, pur cambiando nella sostanza, cerca disperatamente di mantenere la sua forma originaria. Ma la domanda rimane: sarà ancora la stessa nave, o solo una pallida imitazione di ciò che era?