Scaricarsi di responsabilità [Il Flessibile]
Lo pensiamo tutti, qualche volta ce lo diciamo timidamente, perlopiù però tacciamo miseramente perché è comodo e così facendo non si va ad urtare la sensibilità di questa o quella persona.
Ora qui lo scrivo e sottoscrivo: più inseriamo regole, leggine, prescrizioni, istruzioni e via discorrendo, più corriamo il rischio di infrangerle e non rispettarle.
È una legge (a proposito!) fisica: più buche trovo in mezzo alla strada più alta è la probabilità di finirci dentro.
Quando siamo convinti che un dettame in aggiunta ci semplificherà l’esistenza stiamo prendendo un gigantesco abbaglio; sarà proprio quel dettame che avrà bisogno di altre decine di declinazioni, tante quante saranno le situazioni simili ma non identiche contemplate dal dettame originario.
Erano i primi anni Duemila.
La Protezione Civile si dota di un nuovo sistema di allertamento per ciò che concerne il maltempo: allerta gialla, arancione e rossa secondo l’entità del rischio paventato dalle previsioni meteorologiche.
Da allora in poi facciamo i conti con un cascame di interpretazioni da parte delle differenti Amministrazioni.

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L’eccesso di zelo
Questo è l’atteggiamento dell’Amministrazione sicura di sé, che ha un piano urbanistico territoriale ineccepibile e un controllo totale della zona di competenza.
Il cauto ottimismo
In questo frangente l’Amministrazione sottolinea la giusta preoccupazione ma anche l’equivalente tranquillità per il proprio territorio.
La massima preoccupazione
Atteggiamento tipico dell’Amministrazione che ha contezza delle magagne non risolte oppure mal risolte o ancora irrisolvibili.
Avere il controllo completo su ogni azione che esercitiamo o che qualcuno esercita vicino a noi è una sindrome del nostro tempo, una malattia sociale che ci porterà vicino alla distruzione.
Il meteo è solamente la punta di un iceberg; le nuvole sono una delle poche forme di libertà rimaste, hanno forma propria e mutevole, direzione propria e mutevole, velocità e altezza proprie e mutevoli.
E noi lì, come idioti presunti onnipotenti a cliccare su icone vuote per capire se pioverà o splenderà il sole.
Apriamo le finestre, semmai.
