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Venga dunque fatto il possibile per liberare Ilaria Salis. Ma fra le possibilità quella di una sua candidatura è indecente, otre ad essere diseducativa nei confronti dei nostri giovani, già così provati e portati alla violenza e ad una eventuale emulazione. Non si può premiare chi ha fatto azioni illegali. E di questo abbiamo contezza, dato che la maestra è stata segnalata all’autorità giudiziaria in 29 altre occasioni e subito quattro condanne.
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Abbiamo seguito per mesi la vicenda di una giovane donna rinchiusa nel carcere ungherese. L’abbiamo vista in catene e ceppi ai piedi. L’abbiamo vista sorridente con fare quasi di sfida e molto provocatoria. Era presentata dal padre come una persona smunta, emaciata e dimagritissima. Ma in tribunale non appariva come un esserino così maltrattato. Certo, in galera non si sta bene. Ma chi sa e conosce bene le nostre carceri, dove ogni tanto qualcuno si suicida, sostiene che non sono certamente acoglienti.
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Comunque tutti, o quasi, ci siamo detti che i ceppi ai piedi sono roba medievale.
Alcuni hanno sperato che potesse avere gli arresti domiciliari in attesa del giudizio che in democrazia è essenziale.
Alcuni l’avrebbero voluta addirittura libera.
Tutto ciò premesso, ci siamo sorbiti il piagnisteo del padre, più che della sbruffoncella. Ma , si sa, i figli so ‘piezze’e core. E probabilmente, almeno si suppone, qualunque genitore avrebbe fatto di tutto per riportarla a casa. La diplomazia ha fatto quel che ha potuto, ma non ha ottenuto ciò che veniva richiesto. Arresti a casa in Ungheria o addirittura in Italia.
Naturalmente si è scatenato l’inferno. Meloni amica di Orban non ha fatto abbastanza. Qualcuno ha ipotizzato perfino un attacco bellico dell’ Italia per liberare la signora Salis dalle catene e dalle manette che, per altro, anche da noi sono state usate. Basti citare il caso Carra. Scomparso il 3 febbraio dello scorso anno a 79 anni.
La sua foto in manette, che normalmente vengono almeno coperte, sconvolse l’Italia tutta.
Dunque. ancora una volta, Ilaria Salis è entrata così in aula. Dopo tredici anni di detenzione, per la seconda udienza del processo in cui è accusata di aver aggredito tre militanti di estrema destra. Manette ai polsi, ceppi e catene alle caviglie e una catena tirata da un agente come un guinzaglio, come nell’udienza del 29 gennaio. Legali e amici della ragazza sono stati anche minacciati da alcuni estremisti di destra: L’avvocato Eugenio Losco ha raccontato di essere stato ripreso, insieme ai compagni, con i telefonini, mentre il traduttore parlava di minacce. Del gruppo di una quindicina di persone italiane minacciate faceva parte anche Zerocalcare, oltre a esponenti di Giuristi democratici.
“Io mi auguro che la signora Salis possa essere assolta, ho visto che oggi è stata portata in aula ancora in manette e catene ma pare che poi gliele hanno tolte. Non è un bel modo, non mi pare ci sia pericolo di fuga. Detto questo eviterei di politicizzare il caso se no si rischia lo scontro”. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Sky Tg24 mentre è in corso a Budapest l’udienza per la cittadina italiana. “A me preoccupa la cittadina Salis – dice Tajani – non mi interessa se poi vogliono candidarla ma se si deve trasformare il processo in scontro politico lo scontro politico non favorisce la signora Salis”.
https://www.open.online/2024/04/19/ilaria-salis-candidata-avs-elezioni-europee/
Ecco, questa la posizione del ministro.
Ma. guardandoci intorno e ascoltando i pareri di tanti italiani, non saprei dire se la maggioranza, notiamo un grande disaffezione e una posizione decisamente contraria alla candidatura prevista.
Alleanza Verdi e Sinistra in accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare Ilaria nelle proprie liste alle prossime elezioni europee. Sembra ufficiale. Prima smentita , poi ufficializzata una candidatura da capolista del Nord Ovest . Anche il Pd,ha tentato di proporla nelle proprie liste, ma il tentativo è sfumato.
Naturalmente babbo Salis sostiene che non è fuga da processo ma tutela dei suoi diritti.
Considerando gli italiani una manica di idioti.
Ribadisco che è comprensibile la posizione di Salis, ma non ci prenda in giro.
«Ilaria assume questa decisione non come via di fuga dal processo ma per poterlo affrontare nella piena tutela dei suoi diritti. La strada politica decisa è la più coerente con il suo trascorso politico», così Roberto Salis ha commentato “ringrazia quindi sentitamente la Direzione di Alleanza Verdi e Sinistra ed in particolare Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni per la fiducia accordatagli».
Alcuni giuristi ritrngono che la candidatura non sarà rosa e fiori e il rischio per Ilaria è non essere eletta. Questo il rovescio della medaglia.
Nel caso di elezione a Strasburgo rischia subito di finere sul tavolo della presidenza del prossimo Parlamento europeo, mentre «non garantisce la fine della detenzione», spiegano fonti che a Bruxelles hanno familiarità con la gestione delle pratiche dell’immunità da parte del Pe. Mentre beneficerebbe immediatamente dell’immunità e, se detenuto in uno Stato membro, dovrebbe inviare all’Eurocamera una richiesta di revoca dell’immunità.
Gabriele Marchesi. https://www.ansa.it/
Il rischio, dunque, è che si apra un contenzioso tra il Parlamento europeo e l’Ungheria. C’è poi un altro aspetto da tenere in considerazione. Il diritto di un eletto a recarsi alla Plenaria a Strasburgo, secondo alcune fonti parlamentari, potrebbe permetterle di recarsi in Francia già alla prima riunione della nuova assemblea.
Va comunque considerato anche il diverso trattamento rispetto a Gabriele Marchesi.
Infatti Salis padre ha contattato il 29 marzo il capo dello Stato , al quale ha sottolineato il diverso trattamento di sua figlia rispetto a quello riservato a Gabriele Marchesi. Entrambi imputati in attesa di giudizio e accusati degli stessi reati a cui vengono applicate misure opposte. Infatti Marchesi è riuscito a fuggire ed è ai domiciliari a Milano e tornato libero, mentre Salis era in carcere a Budapest e nello stesso carcere è tornata. Due cittadini italiani giudicati da due tribunali di due stati diversi con una disparità evidente, sulla quale Salis spera che Mattarella possa intervenire, dato che il Governo non può fare di più.
Naturalmente il capo dello Stato ha assicurato che farà quanto è nelle sue possibilità, che non sono ampie sul piano operativo e passano attraverso il governo, che a sua volta ha già fatto il possibile. Un bel circolo vizioso.
Venga dunque fatto il possibile per liberare Ilaria Salis. Ma fra le possibilità quella di una sua candidatura è indecente, otre ad essere diseducativa nei confronti dei nostri giovani, già così provati e portati alla violenza e ad una eventuale emulazione. Non si può premiare chi ha fatto azioni illegali. E di questo abbiamo contezza, dato che la maestra è stata segnalata all’autorità giudiziaria in 29 altre occasioni e subito quattro condanne.
Carla Ceretelli