Renato Giusto riporta alla luce la “Historia di Savona”, il libro del 1697 che rivendica la grandezza della città
C’è un volume antico che merita di essere riscoperto, soprattutto da chi oggi guarda a Savona con sufficienza o, peggio, con invidia. Si tratta della “Historia di Savona”, scritto nel 1697 dal prelato savonese Agostino Maria de Monti, un’opera che, con precisione e grande competenza, raccoglie le vicende della città e celebra i suoi figli più illustri.
De Monti non si limita a raccontare episodi storici: compone un vero catalogo delle eccellenze savonesi, da Sisto IV a Giulio II, da Cristoforo Colombo al poeta Gabriello Chiabrera, fino a molti altri personaggi che hanno segnato la cultura e la politica dell’epoca.

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Ma c’è un passaggio che ancora oggi colpisce: l’autore afferma con decisione che la patria di Cristoforo Colombo è Savona, senza ombra di dubbio. Una dichiarazione che, se da un lato esalta i savonesi, dall’altro non manca di alimentare quella storica rivalità con Genova, pronta a rivendicare ogni merito e a guardare con sospetto le affermazioni dei “vicini di casa”.
Il volume è ancora più prezioso perché apparteneva alla collezione di Santo Varni, celebre scultore genovese dell’Ottocento, e solo di recente è stato ritrovato da Renato Giusto, medico savonese, collezionista e amante dell’arte. Un dettaglio che restituisce a questo libro un’aura particolare: non soltanto memoria storica, ma anche tassello di un percorso collezionistico che intreccia cultura, arte e identità cittadina.

Il medico savonese Renato Giusto, collezionista e amante dell’arte.
Una curiosità che diventa orgoglio
Il ritrovamento di questo volume, rimasto a lungo nascosto, è una piccola vittoria per la memoria savonese. La sua storia – da Varni a Giusto – ci ricorda che i libri, proprio come i grandi navigatori, sanno sempre ritrovare la strada di casa.
E Savona, ancora una volta, può rivendicare il ruolo di protagonista nella storia, tra papi, poeti e marinai… nonostante le inevitabili gelosie dei cugini genovesi.
Il manoscritto non è solo un’opera che racconta le glorie cittadine: è anche un piccolo tesoro che ha attraversato i secoli e che oggi riaffiora grazie alla passione di Renato Giusto. La sua scoperta restituisce a Savona un frammento prezioso della propria memoria storica, riaffermando che la cultura – proprio come i grandi navigatori – trova sempre la strada per tornare a casa.
T.S.
Complimenti! Interessantissimo. Per leggerlo?