Qualcuno dovrà pur dirglielo…

Qualcuno dovrà pur dirglielo
a quelli di Via Stalingrado

Qualcuno dovrà pur dirglielo
a quelli di Via Stalingrado

 Premetto che sono solo un curioso di Storia, un piccolo appassionato da diporto. Però quando ho sentito dire da un sindaco della nostra Valle (quello di Cairo Montenotte, Lambertini, tanto per non fare nomi) che Stalingrado è un nome vetusto, lontano dalla nostra storia (patria), e dunque si potrebbe valutare di cambiarlo, mi sono sentito addosso un piccolo sfrigolio da disagio.

Questa mania di cambiare i nomi alle cose, imparentata direttamente con il vizio di rinnovare il calendario, fa parte di consuetudini che credevo estinte. E invece ci ricaschiamo un po’ tutti. Che poi chissà che nome sarebbe uscito fuori al posto di Stalingrado? Dico dello stesso livello, mica un eroe locale! Per poter prendere il posto di una delle più grandi e terribili battaglie della Seconda Guerra Mondiale ci vorrebbe qualcosa di noto e influente da aver cambiato le nostre vite. Che so: Paolo Rossi? Troppo vetusto. Mara Maionchi? Beh, quasi quasi…

 

Lo sfrigolio si è tosto cambiato in imbarazzo profondo quando ho visto che si è messo ai voti (con un sondaggio pubblico) il gradimento del vecchio nome: volete voi mantenere il nome di una città sovietica (dove tra l’altro mangiavano bambini tutte le mattine) nella vostra bella città? Il giudizio al popolo. Io, premetto anche qui, non mi sento democratico. Cioè, vorrei fare un esame di storia e geografia ai potenziali elettori, prima di affidar loro una matita copiativa (anche per le elezioni politiche o amministrative..). Te pensa se vorrei che la toponomastica di un luogo fosse designata dalle preferenze del popolo, oggi. Nah! Meglio tirare i dadi: se vien fuori via Peter Pan o via Tre per tre nove (vedi “Totò il buono”) sarebbe senz’altro meglio di quello che potrebbe uscire da un’urna telematica.


In ogni caso mi sovviene ora che il nome Montenotte, appioppato a Cairo con decreto del Vittorio (secondo) l’9 aprile 1863 rimandava alla nota battaglia che il francesone, con i suoi accoliti, vennero a combattere l’11 e il 12 aprile 1796. Bisognerebbe avvisare che anche Montenotte è nome assai vetusto, anacronistico, lontano dalla nostra Storia. Qui Bonaparte lasciò solo morti e miseria. Forse però le battaglie ci riguardano sempre, fanno sempre parte della storia dell’umanità. Qualcuno dovrà pur dirglielo.

    ALESSANDRO MARENCO

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