“Manifesto per la cannabis libera”
Il cannabidiolo (Cbd), sostanza ricavata dalla cannabis ha grandi potenzialità terapeutiche
Matteo Mantero ha depositato la proposta
del “Manifesto per la cannabis libera” |
Il cannabidiolo (Cbd), sostanza ricavata dalla cannabis ha grandi potenzialità terapeutiche Matteo Mantero ha depositato la proposta
Negli ultimi anni anche in Italia è cresciuto l’interesse per il cannabidiolo (Cbd), una molecola derivata dalla canapa che a differenza del Thc non ha proprietà psicoattive e secondo molti scienziati potrebbe avere importanti effetti curativi. In Italia sono stati aperti centinaia di negozi che vendono cannabis light e oli a basso contenuto di Thc e con livelli più alti di Cbd. Ma oggi la diffusione di prodotti che contengono Cbd non è regolata chiaramente. Nel 2016 il parlamento aveva legalizzato la coltivazione di questa pianta, con un livello di Thc, che non può superare lo 0,2 per cento, con un margine di tolleranza fino allo 0,6 per cento. Ma quest’anno la Corte di Cassazione ha stabilito che la legge del 2016 si deve applicare solo a prodotti della canapa come i tessuti e la carta, e non a foglie, inflorescenze, olio e resina di cannabis che rimangono illegali, a meno che “siano in concreto privi di efficacia drogante” L’incertezza legislativa non ha impedito ai i negozi che vendono questi prodotti di restare aperti ma ha complicato lo studio della comunità scientifica sugli effetti curativi del Cbd. Molti ricercatori chiedono che l’Italia segua l’esempio dell’Organizzazione mondiale della sanità, che all’inizio del 2019 ha riconosciuto le qualità terapeutiche della cannabis. Tra qualche mese, finalmente, le cose potrebbero cambiare e non solo dal lato propedeutico A settembre di quest’anno il Senatore del M5S, Matteo Mantero, ha depositato la proposta del “Manifesto per la cannabis libera”. Il senatore su FB ha scritto: La proposta è frutto del lavoro di 230 tra gruppi e associazioni ed è stato sottoscritto da oltre 36mila persone. Affronta il tema dell’autoproduzione, della liberalizzazione del mercato e dell’uso terapeutico. Quello della legalizzazione non è un tema marginale, a beneficio esclusivo dei 6 milioni di persone che in Italia usano cannabis; è una questione prioritaria di salute pubblica, di risparmio di oltre 800 milioni di euro spesi inefficacemente per la proibizione che possono essere destinati diversamente e soprattutto di contrasto alla criminalità organizzata a cui toglieremmo un business di quasi 4 miliardi di euro e un’enorme platea di clienti che oggi sono costretti a rivolgersi al mercato illegale. Legalizzare la cannabis è una questione di buonsenso e una priorità per il paese e quello di oggi è un altro importante passo su questo percorso difficile che abbiamo il dovere portare a termine. Sono onorato di aver potuto svolgere, spero bene, il mio ruolo di portavoce, grazie a tutti quelli che hanno contribuito al testo e ai 36mila cittadini che ci hanno creduto. Speriamo sia la volta buona. L’intervista al senatore Mantero
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