Progetto Entroterra: prima serata ad Arnasco

Progetto Entroterra

Grande successo la prima proiezione del documentario su Arnasco

Progetto Entroterra

Grande successo la prima proiezione del documentario su Arnasco 

Quattro sindaci, quattro paesi, quattro documentari: sono le componenti di un’operazione comunicativa, che si propone di riportare l’attenzione sulle cosiddette ‘aree interne’ della Provincia di Savona.

Arnasco (con Onzo e Vendone), Bormida, Calizzano e Sassello: sono questi i 4 comuni i protagonisti del progetto Entroterra, realizzato con il sostegno della Fondazione Agostino De Mari e con il supporto della Provincia di Savona. Il progetto si compone di 4 diversi documentari che raccontano territori e persone, fondati soprattutto sulle storie di chi vive questi luoghi ogni giorno e ne conosce ogni dettaglio. Un’idea nata da Mimmo Lombezzi e realizzata insieme a Mario Molinari a partire da una consapevolezza: la Liguria, regione più anziana del mondo, è terra ricca di storie da raccontare anche lontane dal suo celebre mare. Basta inerpicarsi sulle sue montagne per scoprire un universo forte e fragile allo stesso tempo, fatto di storie incredibili e tradizioni secolari.

È questo il punto di partenza del progetto Entroterra, che vuole valorizzare i territori della Provincia di Savona. Con il progetto “Entroterra” si vuole dar voce ai residenti delle aree interne, realizzando, attraverso i loro racconti, quattro video ritratti di quattro paesi – Calizzano, Bormida, Sassello e la bassa Val d’Arroscia (la comunità formata dai tre “borghi dell’olio e del vino” Arnasco, Onzo, Vendone. Questi prodotti multimediali diventano così degli strumenti al servizio dei comuni, che potranno utilizzarli come strumenti di promozione, rivolti a diversi target: la comunità – grazie alle proiezioni in piazza i documentari diventeranno un’occasione di animazione sociale.

La visione di questi documentari sarà un’occasione di scambio verbale e umano con chi vive nelle aree interne e l’opportunità di conoscere le buone pratiche che un tempo proteggevano l’ambiente e la natura evitando frane e alluvioni inoltre i documentari possono diventare un supporto didattico duttile e integrabile con altri strumenti formativi

Ogni documentario, della durata di circa mezz’ora, racconta un paese, dando voce a chi lo ha scelto per viverci, per produrre o semplicemente o per un legame affettivo, trasformando i suoi abitanti – per usare un’espressione della direttrice di Fondazione De Mari, Anna Cossetta, in “Griot”, in narratori.

Ogni ritratto, per limiti di tempo, è necessariamente parziale, ma potrebbe essere l’inizio di un percorso narrativo (autogestito) che, nel corso del tempo aggiunga altri episodi (e altri personaggi) al racconto collettivo di ogni borgo.

Le foto si riferiscono alla serata  del 22 luglio ad Arnasco

Calendario delle  prossime proiezioni:

Dopo Arnasco 

Giovedì 29 agosto / Bormida – Piazza della Chiesa

Domenica 5 settembre / Sassello

Ad Agosto  a Calizzano

Mimmo Lombezzi

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.